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Posts Tagged ‘petrolizzazione abruzzo

E dopo il petrolio…un po' di nucleare

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Riceviamo da Fabrizia Arduini

Il 18 aprile a San Vito, gli abruzzesi sono stati GRANDI!!
Vi ringrazio veramente di cuore per la massiccia partecipazione nonostante il maltempo.

Qui potete avere foto e dati della manifestazione:
http://blog.libero.it/emergenzambiente/8714365.html
http://www.facebook.com/pages/Emergenza-Ambiente-Abruzzo/101625863213110?ref=ts

Ecco altri importanti appuntamenti per la salvaguardia della nostra terra:

Conferenza a Chieti sul nucleare
organizzata da Greenpeace RNA ASF
info mail: angy73sa@libero.it
http://www.facebook.com/group.php?gid=59166060839&ref=ts

Campagna nazionale LIBERA FIUMI
organizzata dal WWF
info mail: a.desanctis@wwf.it
http://www.wwf.it/client/render_oasi.aspx?content=0&root=5463

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Written by vastesi

aprile 21, 2010 at 4:30 PM

Martedi 13 conferenza stampa sulla manifestazione del 18 Aprile

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Riceviamo da Arci Vasto

Martedi’  13 aprile ore 18.00  presso circolo culturale arci “Petros” corso plebiscito, 77 (di fronte teatro rossetti) conferenza stampa di presentazione della manifestazione  popolare contro il petrolio del 18 aprile a san vito marina, con informazioni sulla situazione che riguarda anche strettamente il mare davanti a vasto.
 
Emergenza ambiente abruzzo – Arci Vasto

SÌ ALL’ABRUZZO DELLE ENERGIE RINNOVABILI, NO AL PETROLIO

Appuntamento a San Vito Marina (CH) il 18 Aprile 2010

Domenica 18 aprile a San Vito Marina (CH) EmergenzaAmbienteAbruzzo, la rete di associazioni e comitati della regione che si batte per la tutela della natura e l’ambiente, promuove una manifestazione per un Abruzzo sostenibile, libero dal petrolio.

Questo è un momento storico in cui l’Abruzzo ha tutte le carte in regola per puntare su una politica energetica basata sull’efficienza e sull’impiego di fonti rinnovabili. In cui può dare origine ad un nuovo e “sano” indotto economico e quindi occupazionale, come già altri Paesi hanno dimostrato, sviluppando le energie alternative e contribuendo all’abbattimento dei gas ad effetto serra.

Paradossalmente, invece, questo è anche un momento storico in cui l’Abruzzo rischia fortemente la deriva petrolifera: la confusione legislativa che sussiste in seguito all’impugnazione, da parte del Governo nazionale, anche della seconda legge regionale anti-pozzi ed il proliferare delle richieste di ulteriori concessioni per estrazioni petrolifere a mare, mette a serio rischio il futuro della nostra regione.

Proprio in questi giorni è in discussione l’installazione di due piattaforme petrolifere (Ombrina mare ed Elsa 2) con annesso “centro oli” galleggiante pochi km a largo della costa dei trabocchi, zona con grandissime potenzialità turistiche.

L’Abruzzo è interessato per circa il 50% da attività di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi. Lo sfruttamento del petrolio avrà inevitabili effetti sull’ambiente e sulla salute di tutti gli abruzzesi e li esporrà a rischi di disastri. Nessuna royalty ai Comuni interessati (e fondamentali nell’ambito di una svolta decisiva, sia strategica sia culturale) potrà compensare i danni all’agricoltura, al turismo ed all’immagine dell’Abruzzo “Regione Verde d’Europa”.

Emerge in maniera chiara che si continua a sottovalutare il problema. La Regione sembra non aver compreso che il disegno di far diventare l’Abruzzo un distretto petrolifero, come indicato nel Piano triennale per lo sviluppo presentato nel 2008 dal Ministero per lo Sviluppo Economico, sta andando avanti.

Non è stato mai costituito quel tavolo tecnico/politico sulla deriva petrolifera che le associazioni chiedono ormai da anni ed è emblematico che fino ad oggi il Governatore Chiodi si sia rifiutato di ricevere i rappresentanti di quei comitati ed associazioni che per primi hanno evidenziato il problema della petrolizzazione dell’Abruzzo.

Per questo la rete “EmergenzAmbienteAbruzzo” propone la manifestazione “Sì all’Abruzzo delle energie rinnovabili, no al petrolio”, come invito per una politica energetica e per uno sviluppo economico ecosostenibili. Un momento di riflessione sulle risorse solari, eoliche e mini-idriche che il nostro territorio è pronto a dare.

Il ritrovo è presso il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di San Vito-Lanciano alle 15 di domenica 18 aprile 2010. Per l’occasione verrà organizzato un treno speciale della Sangritana con partenza da Pineto ore13.55 arrivo a San Vito alle ore14.45, ritorno ore 20.00, ferma in tutte le stazioni. Dal piazzale partirà una passeggiata lungo il tratto che va dall’imbocco sud della galleria “Moro” all’imbocco nord della galleria denominata “Trabocco I“ (circa 4 km di lunghezza, da coprire in base alle presenze). Contemporaneamente, i sub dei centri Diving terranno prove di immersione in mare.

Alle 17 si ritorna nel piazzale dell’ex stazione di San Vito per un dibattito da parte di Maria Rita D’Orsogna, docente e ricercatrice presso la California State University at Northridge; Massimo Scalia, docente presso l’Università La Sapienza di Roma; e Andrea Ledda, andrologo responsabile del centro di ricerche in andrologia BIOS di Roma. Dopo gli interventi, verso le 18.30, ci sarà un’esibizione di gruppi musicali locali. Il termine della manifestazione è previsto per le 22. Durante la giornata saranno presenti stand espositivi sulle energie rinnovabili, stand informativi delle associazioni ambientaliste sull’efficienza e il risparmio energetico, stand di prodotti ecologici e equosolidali e si organizzeranno attività di educazione ambientale per bimbi e ragazzi. Dal 14 al 18 aprile, inoltre, presso la sala polivalente del Comune di San Vito in località Marina sarà allestita una mostra di arte postale dedicata interamente al tema della petrolizzazione.

Gli obiettivi ratificati dal Parlamento Europeo implicano per l’Italia una accelerazione delle politiche energetiche sostenibili, perché entro il 2020 occorre ridurre le emissioni di CO2 del 5,6% rispetto al 1990 (in continuità con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, anche se le emissioni sono cresciute del 9%) e per le rinnovabili è stato stabilito di soddisfare il 17% dei consumi finali di energia (rispetto al 5,2% del 2005).

Questa sfida, vista dentro l’attuale dibattito politico italiano e regionale sui temi energetici, è già realtà in molti Comuni che hanno capito come valorizzare le proprie risorse attraverso il mix di impianti più adatto. E la centralità dei territori, nella sfida che l’Italia ha di fronte per realizzare gli obiettivi al 2020, è ineludibile.

In questa fase diventa fondamentale definire la cornice delle regole, le strategie e le politiche più adatte per spingere uno scenario che può produrre effetti straordinari non solo in termini di riduzione dei consumi e delle importazioni di fonti fossili, ma anche in termini di innovazione e creazione di posti di lavoro.

Referenti:

Angelo Di Matteo, Legambiente Abruzzo, cell 347/8489363
Dante Caserta, WWF Abruzzo, cell 335/8155085

Written by vastesi

aprile 11, 2010 at 3:07 PM

Domenica 18 aprile grande manifestazione a San Vito

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Grande attesa per la manifestazione di protesta che si terrà domenica 18 Aprile alle ore 15.00 a San Vito Chietino contro la petrolizzazione dell’Abruzzo. La manifestazione percorrerà il vecchio tracciato ferroviario per terminare presso la vecchia Stazione di San Vito, dove vi sarà un intervento di Maria Rita D’Orsogna con altri esperti in materia, vi sarà anche dell’animazione musicale e artistica, organizzata da Emergenza Ambiente Abruzzo, Wwf, Legambiente, Nuovo Senso Civico e centinaia di altri soggetti.
A questo proposito l’ARCI di Vasto convoca presso la propria sede un incontro per organizzare al meglio la partecipazione della società civile vastese all’evento. L’incontro è convocato alle ore 18.00 di venerdì, presso la sede dell’Arci, a Vasto, in Corso Plebiscito 77 di fronte al Teatro Rossetti.

http://www.pagineabruzzo.it/notizie/news/Chieti/27052/Domenica_18_aprile_grande_manifestazione_contro_la_petrolizzazione_dell_abruzzo.html

Il Programma della Manifestazione:

» Scarica il volantino

Written by vastesi

aprile 6, 2010 at 4:35 PM

Forti preoccupazioni sul processo di petrolizzazione della regione

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Riceviamo e pubblichiamo.

Forti preoccupazioni sul processo di petrolizzazione della regione.

La politica locale reagisca compatta

Leggo dai diversi mezzi di comunicazione sull’avanzamento del processo di petrolizzazione dell’Abruzzo. La notizia riporta fonti della capitaneria di porto: “indagini geofisiche marine per il progetto di perforazione di un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi in mare per mezzo di una piattaforma con gambe (jack up) sul sito ELSA 2,di fronte la nota riserva regionale Ripari di Giobbe, per conto della VEGA OIL S.p.A. ” (Ord. 08/2010 della Capitaneria di Porto di Ortona)

Voglio unirmi alle voci di tutte le associazione ed i cittadini che hanno già espresso pubblicamente il loro sconcerto. E’ un fatto grave tanto più perchè non c’è una valutazione di impatto ambientale. Non dico nulla di nuovo, lo so, ma quello che mi interessa è mettere in risalto il silenzio di tutte le forze politiche presenti sul territorio. Non c’è più tempo per parlare, adesso ci vogliono i fatti, gli atti legali, la presenza dei sindaci nelle manifetazione. Adesso la politica locale deve mostrarsi compatta.

Gli effetti di questa scelta saranno devastanti per tutto il litorale e creeranno un logorante ed inesorabile effetto domino su tutte le attività produttive. Petrolio –> danni ambiente –> danni salute –> NO TURISMO —> NO ALBERGHI –> NO VINO –> NO PESCA –> NO VENDITE IMMOBILIARI ecc. ecc. ecc. I tumori e le affezioni delle vie respiratorie aumenteranno drasticamente.

Perderemo tutte le risorse economiche che stanno reggendo alla crisi quali prodotti enogastronomici, agricoltura, pesca, turismo, artigianato….

Se qualcuno etichetta queste righe come lo sproloquio di uno dei tanti ambientalisti sbaglia. Il problema è serio e merita un forte impegno da parte di tutti.

Mi rivolgo al sindaco Lapenna e alla sua giunta come anche all’opposizione, ai suoi leader: Tagliente e gli eventuali futuri candidati sindaco Desiati e Sonnino. Scusate se ho osato fare dei nomi di persone ma il tentativo è quello di cercare e trovare dei referenti politici per questo problema riguardante tutto il territorio ed anche e sopratutto il Vastese.

La proposta è quella di costituire una sorta di commissione bipartisan che parta da Vasto e coinvolga tutti i comuni e gli enti abruzzesi che insistono sulla costa per cominciare ad attuare sin da domani delle azioni politiche contro tutti coloro che cercano di speculare sulla nostra Terra.

Singole azioni sono lodevoli ma non bastano, c’è bisogno di coordianamento tra enti, cittadini ed associazioni

Ortona non è lontana ed esimersi dall’agire oggi, vuole dire rendersi partecipi del disastro. .

Sperando nella reazione di TUTTI

Alessandro Gentile

Written by vastesi

marzo 12, 2010 at 9:58 am

Petrolio, un serio problema.

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Riceviamo e pubblichiamo.

Egregio Direttore,
Le invio questa lettera indirizzata a tutti coloro che fino ad oggi hanno ritenuto di poter classificare i problemi ambientali come obbligati compromessi da stipulare con lo sviluppo.
Queste persone si sbagliano. L’Abruzzo ha bisogno di lungimiranza ed il petrolio è una risorsa esauribile che non solo non produrrà benessere nell’immediato ma genererà enormi problemi nel lungo termine.
Mi piacerebbe parlare dei rischi sanitari collegati alle estrazioni petrolifere e alle attività di raffinazione ad essa collegata ma, in tutta onestà, non credo che questo possa interessare governi regionali e nazionali.

Sono stati tanti i professionisti ed i cittadini che, (studi alla mano), hanno denunciato pubblicamente come le estrazioni petrolifere genereranno acido soflidrico e quindi aumento del cancro del colon e di aborti spontanei.
Tuttavia, nonostante le diverse osservazioni, nessun referente politico è riuscito, ad oggi, a scongiurare definitivamente il pericolo petrolio. Per tale motivo, nell’intento di spingere all’azione i nostri rappresentanti regionali e nazionali, cercherò di porre il problema nel modo più distaccato e cinico possibile.

Studi olandesi evidenziano come le città che ospitano attività petrolifere hanno una spesa sanitaria di 5 volte più alta delle città non petrolifere.

I cittadini della costa teatina sono 104.638 esclusa la città di Lanciano (36.569 abitanti)che comunque risentirà pesantemente dell’inquinamento atmosferico. Tra le patologie procurate dall’inquinamento di aria e acque marine ci saranno anche le malattie respiratorie croniche. Queste abitualmente colpiscono soprattutto anziani e bambini, determinando un cospicuo aumento dei tassi di ospedalizzazione.

In quest’ottica l’affare petrolio non solo è deleterio per la nostra regione ma per tutto il sistema sanitario nazionale.

Terminando, faccio notare come già da tempo alcune imprese petrolifere cercano su Chieti un figura professionale per Well Testing, Workover & Completions Specialist. Riporto di seguito le parole di parte dell’annuncio: “Invia il CV Il ruolo riporta al Responsabile di Area Pozzo e si interfaccia principalmente con l’area Giacimenti. Inoltre intrattiene rapporti con i diversi referenti aziendali, “clienti” dei progetti, quali: Esplorazione, Operazioni Italia e Branch estero.”
Di seguito anche il link del validissimo motore di ricerca lavoro experteer:
http://www.experteer.it/account/signup_now/job/483717
Insomma, guadagneremo un posto di lavoro e ne perderemo a centinai, tutto in cambio di malattie.

A questo punto mi chiedo:

– Perchè le multinazionali del petrolio cercano già da tempo un manager per attività di trivellamento proprio su Chieti?
– Perchè il presidente Chiodi si ostina a negare il problema?
– Perchè la Regione non preme sul governo nazionale?

Aspettando risposte.
Saluti,
Alessandro Gentile

Written by vastesi

gennaio 28, 2010 at 9:38 am

Botta e risposta con Gianni Chiodi

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Riceviamo da Nuovo Senso Civico

Il presidente della Regione Gianni Chiodi, seppure stressato ci ha risposto; ci auguriamo sia il primo passo per un incontro e un’auspicata intervista chiarificatrice per lui, per noi e soprattutto per gli abruzzesi.

PRESIDENTE, MA DA CHE PARTE STA?

Gentilissimo Presidente,
ancora una volta trincerato nelle sue posizioni, forse perché stressato, rifiuta il dialogo senza avere identificato bene i suoi interlocutori.
Le sue parole purtroppo dimostrano che lei o non è bene informato sull’argomento “Abruzzo-Petrolio” oppure che la strategia di comunicazione della sua Giunta, come sembra confermata dalla Legge Perizoma, ha lo scopo di annacquare il problema nel tempo, confermando così quanto scrisse la Petroceltic ai suoi azionisti, nel 2007, mentre si accingeva ad acquisire diritti di prospezione sul mare abruzzese per 2500 Kmq!

…TERMINI FISCALI FAVOREVOLI, BASSE SPESE D’INGRESSO NEL TERRITORIO, BASSI RISCHI POLITICI, INFRASTRUTTURA BEN SVILUPPATA, ALTI PREZZI DELLA BENZINA, COMPETIZIONE LIMITATA.

COSTI PER LICENZE INSIGNIFICANTI, PROGRAMMI DI LAVORO A DISCREZIONE [DELL’ESTRATTORE], REGIME MOLTO SEMPLICE, RENIDMENTI ALTI PER PETROLIO E GAS…

Con la mai abbandonata speranza di un incontro e di una intervista video che chiarisca una volta per tutti a noi abruzzesi la situazione reale la salutiamo cordialmente, pronti a ricrederci una volta realmente convinti dai fatti.

http://nuovosensocivico.blogspot.com/2010/01/presidente-ma-da-che-parte-sta.html

Written by vastesi

gennaio 17, 2010 at 12:10 PM

Vite sospese

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Riceviamo da Nuovo Senso Civico:

Abbiamo risposto con una lettera aperta, che gradiremmo fosse diffusa, agli auguri di fine anno del presidente Gianni Chiodi, ritenendoci chiamati in causa da una citazione del suo discorso riferita all’attività di divulgazione civica attuata dal nostro blog.

Gentilissimo Presidente Gianni Chiodi,
innanzitutto la ringrazio anche se con un certo ritardo per gli auguri che lei, nel suo discorso di fine anno, ha fatto a tutti gli abruzzesi ed invito i nostri lettori che volessero ascoltarlo di andare su: http://www.abruzzolive.tv/politica.html

Personalmente dopo avere ascoltato più volte e con molta attenzione il suo algido discorso ho avuto la sensazione che le vite di noi poveri cittadini abruzzesi, di fatto relegati al ruolo di sudditi, siano sospese come quelle dei due libanesi nella fotografia, sopravvissuti a se stessi dopo decenni di guerra.


Beirut “Vite Sospese”- Fotografia di Riccardo Rinetti. Per gentile concessione dell’Autore

Qui in Abruzzo negli ultimi quaranta anni non abbiamo avuto la guerra ma abbiamo anche noi un territorio devastato dalla mala politica mentre le coscienze di molti cittadini sono annichilite dal clientelismo e dal servilismo al potere, come quelle dei libanesi dal fragore delle bombe e dalle stragi.

Nel suo discorso lei parla dell’Abruzzo che vorrebbe e per il quale lei e la sua Giunta si sta impegnando: ossia un Abruzzo forte con un ruolo preciso e identificabile.
Ma non spiega come praticamente si esprimerà questo ruolo.

Noi temiamo che lei quando usa i termini preciso e identificabile si riferisca alla costruzione di inceneritori e discariche per legalizzare lo smaltimento in Abruzzo di rifiuti pericolosi provenienti da tutta l’Europa (come in realtà già criminalmente avviene) e alle attività di piccole e sconosciute compagnie petrolifere che hanno trovato in Abruzzo il territorio adatto per le loro scorrerie, come cita, in una ormai tristemente famosa relazione agli azionisti, l’irlandese Petroceltic.

Lei fa giustamente riferimento al terremoto de l’Aquila e dell’immagine positiva che l’Italia è riuscita a conquistarsi per l’efficienza con cui ha gestito e gestisce questo dramma.
E’ vero, anche io ho potuto constatare questo e l’ho documentato più volte con un pizzico di orgoglio, anche quel giorno a Villa Sant’Angelo in cui lo speaker della camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi, accompagnata dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, disse di essere fiera di avere in Abruzzo le sue radici; quel giorno a Villa Sant’Angelo c’era anche lei, ma tra il pubblico!

Lei sa benissimo che il terremoto è per la sua Giunta una grande opportunità per adombrare le manovre che mirano a spartire il potere politico derivante dalla ricostruzione secondo schemi ormai tristemente consolidati, esattamente come avviene ormai da decenni per la sanità.

Io credo che in questa ottica vada interpretato il fatto che lei si sia fatto accompagnare in alcune delle sue rare uscite pubbliche dall’ex ministro Remo Gaspari; un vecchio politico abruzzese capace ed abile mi dicono, ma anche un vero maestro di un modo di fare politica desueto e censurabile, che forse era accettabile solo per la povertà e l’ignoranza dell’epoca in cui ha operato ma che sicuramente non è più accettabile al giorno d’oggi.
Forse è per questo motivo, o per altri che ignoro, che quando mostro agli abruzzesi il video girato a Cupello in cui l’ex ministro Gaspari, accompagnato e presentato da lei, dice che per crescere l’Abruzzo deve farla finita con le raccomandazioni ed il clientelismo e deve chiudere gli ospedali inutili gli spettatori scoppiano in una fragorosa risata.

Poi lei dice, cito le sue testuali parole:
Non è vero che la classe politica abruzzese sia dedita a curare gli interessi personali più di quelli della comunità che amministra come purtroppo si legge sempre più spesso nei blog e si sente nei bar.
Questo passo mi ha gratificato perché vuol dire che lei, o chi per lei, dedica un po del suo tempo a leggere sulla rete quello che dei semplici cittadini – di tutte le estrazioni politiche – dicono e pensano sulla gestione abruzzese della cosa pubblica.
Si capisce anche che l’accenno al bar ha un mal celato significato offensivo, probabilmente lei è un frequentatore di bar e sa cosa significa.

Infatti se ben ricordo l’ultima volta che l’ho vista di persona era l’estate scorsa e lei era in un bar di Giulianova, molto stizzito perché noi di Nuovo Senso Civico insieme al Comitato Difesa Beni Comuni, dall’altra parte della piazza facevamo quello che avrebbe dovuto e dovrebbe fare la sua Giunta: informare i cittadini sui pericoli insiti nel degrado ambientale, sanitario ed economico a cui vanno incontro i territori antropizzati quando, per mala gestione politica, vengono svenduti sottobanco alle industrie petrolchimiche.

Lei in quell’occasione non ha avuto il coraggio di intervenire e dire la sua, si è limitato a dire a coloro che le facevano capannello che l’avevamo stufata e che dovevamo farla finita.
Io quel giorno, al bar di Giulianova, ero tra coloro che facevano capannello intorno a lei.
Mi ero infatti avvicinato con il proposito di presentarmi e invitarla a prendere la parola – perché tutti noi di NSC abbiamo un altissimo concetto della Istituzione che lei rappresenta – ma quando ho visto sul suo volto quell’espressione di stizza e acredine ho capito che il mio invito sarebbe stato preso come una provocazione.

I fatti mi hanno dimostrato che feci bene, perché per lei non sembra concepibile un momento di confronto con la gente comune, come purtroppo confermano i fatti che in questi giorni stanno coinvolgendo la sua Giunta e che purtroppo dimostrano che quello che scrivono sempre più spesso i blog sia meno del vero.
Infatti lei rappresenta un modo di fare politica così lontano dalla gente che anche i cittadini più attenti e colti hanno difficoltà a capire come si stia operando in questo momento per spartirsi il grande potere che si cela dietro la Sanità.

Gentilissimo Presidente non si passa alla storia attraverso algidi proclami e con il sostegno a DdL e Leggi risibili che mostrano chiaramente da che parte batte il suo interesse di amministratore pubblico, come per esempio la ormai famosa Legge Perizoma in materia petrolifera.

Se lei vuole fare qualche cosa di veramente utile per l’Abruzzo ascolti anche coloro che l’hanno votata e non si faccia incantare da quelle lobbies che, per meri scopi economici e personali, identificano il progresso nello sfruttamento banditesco della sanità pubblica, nella cementificazione, nello smaltimento dei rifiuti e nella costruzione di raffinerie.

Con la dovuta stima
Antonello Tiracchia
(Abruzzese per Scelta)


http://nuovosensocivico.blogspot.com/2010/01/vite-sospese.html

Written by vastesi

gennaio 8, 2010 at 12:10 PM

Ancora trivellazioni a Punta Aderci?

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Raccogliamo l’invito rivolto a tutti gli abruzzesi da Emergenza Ambiente Abruzzo a far fronte comune per scongiurare la deriva petrolifera nella regione. Le trivellazioni off shore a pochissimi chilometri dalla costa sono ancora un rischio molto concreto.

COMUNICATO EMERGENZA AMBIENTE ABRUZZO

Mentre si continua a discutere delle molte ombre legate al proposto disegno di legge regionale varato dalla giunta Chiodi, procede imperterrita l’avanzata dei petrolieri.

Il progetto legge proposto dalla giunta regionale non pone alcun divieto alle opere petrolifere nel mare, non protegge molta parte della costa abruzzese – che e’ anche la zona di maggior interesse petrolifero – e soprattutto non si pronuncia sull’estrazione di gas o di idrocarburi nel suo complesso.

La legge riguarda infatti gli “oli combustibili” che sono solo un derivato industriale dell’estrazione e del raffinamento di idrocarburi. Gli oli combustibili non si estraggono, si producono.

Nel frattempo la ditta irlandese Petroceltic ha appena presentato due nuovi progetti per trivellare altrettanti pozzi petroliferi nel mare fra Vasto e Casalbordino, a 5 km dalla Riserva Naturale di Punta Aderci e a meno di un chilometro da una zona di ripopolamento ittico finanziata dalla comunita’ europea.
Sono le concessioni denominate d495 BR-EL e d492 BR-EL.



                  La piattaforma a pochissimi km dalla costa di Punta Aderci, fotografata ad Aprile 2007

La stessa Petroceltic aveva gia’ avanzato la richiesta di trivellare il mare a 6.5km da Ortona, in collaborazione con la ditta canadese Vega Oil. In quella occasione la rete di Emergenza Ambiente Abruzzo ha inviato oltre 20 osservazioni al ministero, offrendo il proprio supporto tecnico anche alla Provincia di Chieti.

Emergenza Ambiente Abruzzo e’ un gruppo che raccoglie oltre sessanta associazioni civili, culturali e ambientali.
In questa occasione rivolgiamo un appello a tutti i cittadini e le associazioni d’Abruzzo che volessero partecipare alla stesura di documenti da inviare al ministero a contattarci all’indirizzo emergenzambiente@libero.it.

Vogliamo mandare un segnale forte e chiaro al Ministero dell’Ambiente per dire che la popolazione abruzzese e’ compatta ed unita contro tutti i progetti petroliferi, nel nostro mare e nella nostra terra.

In particolar modo si incoraggiano a scrivere al Ministero gli operatori turistici e i ristoratori della zona, le associazioni ricreative, culturali o sportive, scuole, biologi, amanti del mare, accademici, scrittori, ingegneri e amministratori locali.
Tutti sono bene accetti.

Il processo per far sentire democraticamente la propria voce al Ministero e’ semplice, occorre solo la buona volonta’. EAA sara’ di supporto nel fornire materiale di spunto e gli indirizzi ministeriali appropriati a cui inviare le proprie osservazioni o pareri.

» Osservazioni di Maria Rita D’Orsogna

» Osservazioni Arci Vasto

» Osservazioni Cogecstre

Written by vastesi

dicembre 4, 2009 at 2:04 PM

Il futuro dell'Abruzzo

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Venerdì 31 Luglio alle 20.30 a Frisa, nel teatro all’aperto di Villa Caccianini si terrà un incontro aperto al pubblico dal titolo “Il futuro dell’Abruzzo” con la proiezione del nuovo documentario del regista Antonello Tiracchia “Viaggio nei Paesi dell’Ormai“.
Seguirà una relazione tecnico scientifica sulla petrolizzazione dell’Abruzzo a cura del movimento Nuovo Senso Civico.

Saranno presenti tra gli altri i Sindaci dell’Unione dei Comuni, rappresentanti delle Cantine e delle Associazioni di categoria.

Al termine dell’incontro ci sarà una degustazione di prodotti tipici abruzzesi.

Per saperne di più:

http://www.nuovosensocivico.blogspot.com

Per informazioni: 337 664 008 – 329 0604 187

Written by vastesi

luglio 30, 2009 at 4:27 PM

Continua l'avanzata delle compagnie petrolifere

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CONTINUA L’AVANZATA DELLE COMPAGNIE PETROLIFERE MENTRE CHIODI FINGE DRAMMATICAMENTE DI NON CAPIRE

Quello che stiamo attraversando è senz’altro uno dei periodi più nefasti per la nostra Regione. Infatti, passo dopo passo l’Abruzzo si avvia tristemente a trasformarsi in distretto petrolifero.

Il disegno di legge 1195, approvato definitivamente al Senato il 9 luglio scorso e prossimo alla pubblicazione, spiana la strada alle compagnie petrolifere che potranno ora contare su procedimenti autorizzativi spediti e senza ostacoli.

Tutto questo, unito ad una legislazione fiscale di assoluto favore per le compagnie petrolifere, al pressoché inesistente livello di controlli ambientali ed alla modestissima entità delle compensazioni ambientali, fa sì che l’Abruzzo sia oggi la futura Terra Promessa dei petrolieri.

Artefice di tutto questo è la cattiva politica, quella che non si cura degli interessi e dei diritti dei cittadini, e che ha firmato una delega in bianco ai Signori dell’oro nero.

Nel corso di un incontro svoltosi mercoledì scorso a Cupello, in merito alla concreta prospettiva di un Abruzzo petrolizzato, un Chiodi molto imbarazzato pare abbia detto: “Tra 10 anni vedrete che non sarà successo niente. Questa è una prospettiva falsa. Non capisco perché vi siete fissati”.

Evidentemente il nostro Presidente non era stato informato che giusto 48 ore prima la VEGA OIL, già titolare di un permesso di ricerca in terraferma (Civitaquana–area 399,99 kmq.) e di un permesso di ricerca in mare in un’area di 76 kmq. posta nel tratto di mare compreso tra Francavilla ed Ortona, aveva fatto pubblicare un avviso di richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale relativo ad nuova campagna di ricerca da attuarsi mediante un nuovo pozzo esplorativo visibile ed a pochi chilometri dalla costa. Il Presidente Chiodi inoltre non sa che i piani di sviluppo in Abruzzo di Mog e Petroceltic si stano concretizzando grazie al rilascio di alcune importanti concessioni e non è al corrente di tutta una serie di prese di posizioni ufficiali di Assomineraria (Vedi articolo allegato) circa l’insufficiente sfruttamento delle risorse presenti nel sottosuolo nazionale.

Registriamo un silenzio trasversale rispetto alla domanda da noi posta circa l’effettivo impiego delle compensazioni ambientali versate negli anni a Stato e Regione dalle compagnie petrolifere. Rospo Mare genera royalties dal 1982 eppure TUTTI fingono di non sentire o di non sapere.

Silenzio anche rispetto alla nostra proposta di finalizzare l’impiego di queste risorse alla realizzazione di un sistema di controllo ambientale in continuo che sia in grado di dirci, in modo immediato e trasparente, quali sono gli impatti generati dalle attività della filiera del petrolio nella nostra regione; di un sistema di monitoraggio la cui gestione non può essere affidata né al Ministero dell’Ambiente –di cui un’emanazione diretta, l’ICRAM, ha curato studi di impatto ambientale commissionati dall’ENI- né alla Regione Abruzzo, passata alla storia per ben 16 provvedimenti amministrativi a favore del petrolchimico di Ortona.

Bensì ad un organismo paritetico “terzo”, presieduto da personalità del mondo della medicina autorevole e slegata da rapporti professionali con amministrazioni statali e regionali, ed in cui devono essere presenti, con funzione di controllo e garanzia, anche i Comitati e le associazioni di cittadini.

COMITATO NATURA VERDE – Nino di Bucchianico

IMPRONTE – Enrico Gagliano

Written by vastesi

luglio 29, 2009 at 11:34 am

Pubblicato su Ambiente, Politica

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