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Scoperto il primo tesoro degli Oski
di Adriano Bologna
Sono riuscito ad avere una informazione ,quasi per caso,ma di segreto industriale assoluto. Ma siccome riguarda la mia valle,la valle degli Oski,la nobile valle del Sinello mi affretto a portarla a conoscenza di tutti icittadini.
Negli anni sessanta venne trivellata in una zona dimaniale,nei pressi del letto del Sinello.Venne scoperto un immenso pozzo di CH4 velocemente richiuso ,circondato e in tutti gli anni strettamente vigilato.Circa sei mesi addietro il pozzo è stato riaperto da una multinazionale americana ed effettuata una trivellazione molto più profonda.È stato scoperto,melma petrolifera di primo grado, in quantità immense ,nel sottosuolo della terra dei pastori Oski.Il tutto è stato nel modo più veloce di nuovo richiuso e previsto con una immensa lastra di cemento armato.La mia domanda:a chi ha venduto lo Stato la valle degli Oski? Chi potrà sfruttarne l`immenso tesoro del suo sottosuolo? Perchè i cittadini non ottengono nessuna informazione? Come sarà trasformata ,quando io non ci sarò più la mia valle? Che vantaggi ne trarranno i nostri figli? Che ne sarà della natura e del verde e della fauna del nostro nobile rio? A queste domande aspetto risposta.
Il grande capo
di Adriano Bologna
All’indomani, come onorato ospite Agron seguì il capo dei Mesopotami, arrivati dopo ore di ripidi sentieri a cavallo, sulla montagna di Cassino, potè sedere all’assemblea dei vecchi, della stamma dei Mesopotami che lo accolsero con grande rispetto, visto che in molti conoscevano le sue nobili origini e le sue doti di grande guerriero. Un componente la stamma per salutarlo, disse a lui: “Agron, io una volta cavalcai fino alla nobile terra degli Oski, io ho visto le dolci rive del fiume sinello e i soavi pendii di montenero e montesorbo, dove l’erba nasce quattro volte abbondante per la gioia dei vostri pastori, io vidi la collinetta sulla quale nascerà l’ancor più nobile borgo di Carpineto e la collinetta di Policorvo, quella di Casalanguida e quella della Montagnola, le terre dei vostri pastori, se i tuoi Dei te lo permettono, usa il tuo arco contro i Lucani e fa in modo che i nostri figli potranno crescere qui nella generosa terra del Sannio, in cambio ti guiderò nelle strette gole al di sopra delle sorgenti del Trigno, dove la bestia allatta i suoi cuccioli predestinati alla malvagità. I tuoi Dei che ti hanno, con la morte di tuo figlio, riservato tanto dolore, hanno debito nei tuoi confronti e sono sicuro che le frecce del tuo arco sono adesso ancora più precise e veloci, se tu ci aiuti a sconfiggere i Lucani, tornerai nella terra del sole, nella terra dove giace il tesoro dei tuoi avi, nella terra del fiume dei fiumi, nella terra del Sinello, con la pelle della bestia appesa alla sella del tuo cavallo”.
Agron rispose: “Con gli Etruschi, che vivono a nord del nostro stato, abbiamo un trattato di non aggressione, ma con i Lucani che a sud del mio stato sono anche per noi una minaccia, sono disposto a combattere, il mio tempo però stringe, ed io ho cinque soli che nascono di tempo, quindi nel giro di cinque giorni dovremo attaccare i Lucani, se faremo presto sono disposto a mettere il mio arco al servizio della stamma dei Mesopotani.”
Da Histonium a Boianum
di Adriano Bologna
Gli Oski provenienti da S.Lorenzo allora (Magon) e Carpineto, allora (uat-uat) fondarono Boianum (Vitella) in lingua Oska. Quando gli Oski 1500 anni avanti Cristo ,si stabilirono nella primordiale terra promessa, la valle del sinello, trovarono una popolazione originale, senza cultura, secoli prima venuta dall’oriente. Questa popolazione a primavera, sacrificava il primogenito agli dei, cercando di accaparrarsi il benvolere di questi, nei problemi di sopravvivenza. Questo selvaggio modo di concepire la vita, venne subito stroncato dagli Oski, che introdussero il sacrificio agli dei del (uitello)-Vitello. (Lu Utell) -vitello -viene pronunciato in dialetto Carpinetano ancora esattamente come 3500 anni addietro in lingua Oska. Gli Oski, a primavera, usavano seguire le api per scoprire dove fossero terreni proliferi. In una remota primavera, come da usanze Oske ,mandarono a seguire le api da una giovane coppia Oska ,che portarono con se un vitello. Nell’attuale posto dove sorge oggi Boiano si fermarono le api, il vitello trovò pascolo in abbondanza, così la coppia si stabilì sul posto e nacque Vitella, poi Boianum. Il tutto non è una favola, bensì (vedi mappa di bronzo portata alla luce nei pressi, Telese Terme).
Tratturi Oski
di Adriano Bologna
Colle Casale e la pietra volante.
Abbiamo rinvenuta a colle Casale i resti, purtroppo, della pietra volante, così veniva chiamata dai vecchi abitanti della zona. Il masso una enorme pietra a forma di disco, era stato piazzato dai pastori Oski nella gola di passaggio tra il colle Pistillo e colle Casale. Essa serviva come piatto per i sacrifici al Dio Esus.
La scorsa settimana abbiamo di nuovo, la maggior parte a piedi, ripercorso il tratturo che in età intorno ai trecento avanti Cristo, portava dalla zona di San Lorenzo a Carpineto fino a Telese Terme dove ogni anno a primavera c’era una immensa fiera di bestiame. A Telese Terme ci sono le famose Terme degli Oski, gli Oski ormai diventati Sanniti, erano degli esperti commercianti di bestiame.
Questa professione è stata trasmessa nei secoli fino ai nostri tempi a Carpineto, peccato che essa stia morendo. Il tratturo saliva fino a Schiavi D’Abruzzo per poi scendere fino a Trivento, per poi proseguire fino a Sepino e poi fino a Telese. Abbiamo scoperto i posti dove si faceva riposare il gregge e dove si riposava a volte per giorni se le condizioni atmosferiche non erano buone. Abbiamo inoltre scoperto che con la settima grande pietra degli Oski di Carpineto che non riuscivamo a trovare, venne ai tempi scolpita in modo artistico la pietra girevole, praticamente, il grande vaso della vecchia fontana che sovrastava la fontana stessa.
Dall’inizio degli anni novanta, la professione del commercio di bestiame sta morendo, professione tramandata per 2500 anni. La burocrazia Italiana, costretta attraverso la pressione dei partiti ad impiegare sempre più Veterinari disoccupati, figli di impiegati statali, che da generazioni stanno dall’altra parte del lavoro produttivo, costretta a creare sempre più regole intrecciate, che esigono sempre più metodologie dannose, ma danno posti di lavoro a pseudo veterinarie, che da me personalmente constatato, non sanno distinguere una scrofa da un verro. Il costo della dannosa burocrazia viene pagato da tutti i cittadini italiani e la professione del commerciante, la più antica delle professioni, scompare.
Ringrazio i colleghi di Solopaga (BN)
I nemici di Roma
di Adriano Bologna
Come se il Destino Della Storia fosse stato già scritto secoli prima,2000 anni orsono i Romani trovarono i più acerrimi combattenti,nessuno ne ha mai parlato (Qualche accenno Tacitus e Cassius Dius) nei discendenti dei pastori Oski, i nostri padri i Sanniti, i Marsi, I Piceni nella penisola Italica, come pure, nella Magna Germania, furono sempre i discendenti Oski a non sottomettersi mai ai Romani. Vedi, GOOGLE Poi www.externsteine.de e vedrai la Terra aspra e forte dei nostri avi, la terra dove gli Oski per millenni sfruttarono l’unica miniera d’Oro esistente nell allora Europa. In Italia i figli del Primo Stato organizzato nella Staria dell’umanità,lo Stato Osko (con quattro Repubbliche, Histonium, Uat-Uat, Anxanum, Hortonum). Nella Germania Magna i figli degli Oski divennero i Chatten, i Cherusker, I Marsen, essi così come i Sanniti non si sottomisero mai ai Romani…
Sempre più vicini al tesoro dei nostri Avi Oski
di Adriano Bologna
Carpineto Sinello, dopo Histonium è sicuramente il paese più antico del vecchio Stato Osko. Una altra notizia sorprendente ma per me tragica, è che una multinazionale americana, sta comprando tutti i terreni di piana montorio e non sono riuscito a capire a quale scopo. Carpineto era nell anno del Signore, 1300, circondato e protetto da bellissime mura. Le mura partivano dal “braul” per scendere verso la cantina del Duca per poi proseguire nell attuale via Provinciale, a San Martino risalivano fino all allora Torrione. A San Martino, vi era una bellissima chiesetta Chiamata, San Martino fuori le mura.
Rientro proprio adesso, da Carpineto, dove per quattro giorni, abbiamo effettuato scavi nella zona di piana montorio. Una altissima risonanza magnetica, ci indica, a cinque metri di profondità, sostanza metallica. Abbiamo iniziato gli scavi, su un terreno intestato a Marchionno Alfonso, purtroppo abbiamo dovuto interrompere, impediti dal proprietario che sostiene, aver firmato un contratto con una ditta americana, intenzionata a comprare il terreno.
Non sappiamo se con la prossima escursione riusciremo a continuare, per raggiungere la profondità indicataci dall elcometro. Ma perchè Federico II fece costruire e proteggere Carpineto con mura alte tre metri e con 1 metro di spessore. Chi minacciava, il vecchio borgo Osko? Oppure non voleva essere visto da occhi indiscreti,quando a Carpineto cercava il tesoro dei nostri Avi? FedericoII fece costruire la prima parte del vecchio castello, la parte chiamata torrione, siccome usava circondarsi,fino a 100 persone,duca ,conti,ed un numero elevato di belle donne,la domanda che nasce spontanea, visto che cercava, quello che cerchiamo noi oggi, riuscì FedericoII a trovare il tesoro degli Oski? Nella piana montorio abbiamo prelevato campioni della pietra bianca, nei pressi della vecchia fontana Oska, ed abbiamo scoperto, confrontandola con una antichissima cava di pietre nella valle del Trigno, che esse derivano dalla cava stessa. Quindi i pastori Oski di piana montorio si spingevano fino al Trigno, per prelevare immensi sassi di pietra bianca, per costruire il Tempio al Dio Esus sul colle pistillo e su piana montorio.
Cerco di immaginare la caravana Oska intenta a trasportare con i loro primitivi carri, i pesanti immensi sassi bianchi come la neve. Siamo stati, in una bellissima giornata, dalle 5 del mattino a piana montorio, mai prima in vita mia avevo respirato aria magica come in quel posto, mai prima in vita mia, avevo sentito varietà di uccelli cantare come nelle esotiche foreste di oltremare. Gli americani che vogliono comperare piana montorio, perchè lo fanno, cosa sanno di questo posto? Oppure vogliono riempirlo di pali per la produzione di energia elettrica sfruttando la divina, leggera brina di questo posto. Penso che se ciò accadrà sarò costretto a trasformarmi in un violento, perchè andrei anche da solo a combattere chiunque, voglia sacrilegiare quel posto che appartiene ai nostri Avi.
Storia Oska
di Adriano Bologna
L´ultimo ululato della lupa bianca.
Quando i giovani guerrieri Chatten tornarono da Pallano dove avevano sterminato il branco di lupe, il valoroso guerriero figlio del capo Osko morto, morso alla gola dalla lupa bianca, era stato caricato, avvolto nelle pelli, sul suo cavallo e quasi arrivati, presso la capanna del capo, furono presi da grande timore, nessuno voleva essere il primo a dare notizia tanto triste.
Giunti presso la collina della fonte del fico, il cavallo bianco su cui era legato il giovane chatten senza vita, incominciò a battere gli zoccoli sul viottolo che li riportava a casa, temendo per quello che sarebbe successo alla presenza del grande capo.
Arrivati sulla pianura del colle pistillo, a circa trecento piedi dalla capanna del grande capo, questi uscito avanti la sua abitazione e visto il cavallo bianco di suo figlio senza cavaliere, immaginando il peggio, lanciò un urlo di dolore che si senti fino alla capitale Histonium. I giorni che seguirono furono giorni di lutto per lo stato Osko.
Il settimo giorno il giovane guerriero chatten venne sepolto in un posto, sulle falde del colle pistillo, da dove era possibile vedere il mare e la grande montagna della maiella. Al funerale del figlio del capo venne tutta la stamma, persino i componenti da boianum e beneventum come da anxanum ed ortonum.
All`indomani del funerale, il capo che per tutta la notte non aveva dormito, disse al suo suddito di sellare il suo cavallo, di andare nella capanna delle armi, portargli la spada di suo nonno, la più pesante, quella costruita con la fusione dell oro puro e del ferro. Poi ancora di portargli l`arco, quello più duro da stendere con le frecce dalle punte di oro puro, l’oro dei suoi avi l’oro delle miniere di prinzbach.
Salì sul suo cavallo, ma prima di spronarlo alla corsa, disse alla sua donna di prendersi cura della capanna, lui non sarebbe tornato, se non con appeso alla sella del suo cavallo la pelle della lupe bianca.
Il capo cavalcò di gran fretta attraversando il sinello in piena, verso la montagna di pallano, sul vecchio sentiero che da S. Lorenzo portava a Pallano attraverso la valle dei padri, da dove si erano perse l´ultima volta le tracce della lupa… (continua)
Le nostre origini
di Adriano Bologna
Il territorio della repubblica di Histonium intorno al 1000 avanti Cristo, era molto popolato.
Abitato da pastori Oski nella parte che va verso l`interno, da pescatori Oski sulla costa, che avevano imparato l`arte di stare in mare. Al contrario di adesso che il nostro borgo (Carpineto) a volte sembra disabitato, ad ogni angolo c’era molta vita, i giovani e le giovane Oske organizzavano durante tutto l’arco dell’anno feste in onore del Dio Esus e del Dio della fertilità Boninos. Sulle pendici di Montenero, Colle Casale, di Carpineto, Montesorbo, Montagnola, Policorvo, a S. Lorenzo, dappertutto sorgevano case-capanne abitate da pastori. La pastorizia era in quel tempo, l’unica occupazione. Mentre i giovani Oski si allenavano nell’esercizio delle armi, le giovani donne erano responsabili della casa capanna e del gregge che possedevano. Quando avvenivano matrimoni, la donna sposata non apparteneva ad un solo uomo, così come per noi oggi sembra naturale pensare, bensì sessualmente rimaneva per tutta la vita libera e poteva avere figli con tutti i componenti la propria stamma. Il tasso di mortalità era molto alto, inoltre i continui combattimenti con altre stamme costavano la vita di molti giovani. Era vietato solo avere rapporti con componenti altre stamme. Se questo avveniva o si fuggiva definitivamente con altra stamma o si veniva uccisa attraverso lanci di sassi. Al contrario gli uomini potevano portare nella propria stamma una donna anche presa con violenza da altra stamma. Il guerriero Osko, ed è a mio avviso meraviglioso, in quel periodo si preoccupava solo di essere valido e gagliardo nell`uso delle armi e nell’arte dell amore. Un guerriero Osko era come un piccolo Dio, tutto ciò che lo circondava era al suo servizio, tutte le donne del suo villaggio erano a lui sottomesse, spettava solo a lui decidere in un determinato momento, quale donna amare. La donna veniva rispettata ed apprezzata, ma aveva nei confronti dell uomo una posizione inferiore. Un guerriero quando tornava da una battaglia, se non aveva ferite veniva allontanato dalla stamma. A Bramsche, una città Tedesca, per una settimana si fa una festa e si ricreano le stesse situazioni, io ho osservato da vicino questi comportamenti ed ho scoperto che tutti i partecipanti, si sentivano molto a proprio agio…
Il vecchio pastore
di Adriano Bologna
La certezza storica è ufficiale, il territorio di Carpineto era esattamente al centro della Repubblica di Histonium retta da due Censori. La scorsa settimana, tornati alla luce, la statua del Dio Esus e la fontana sacra al Dio Beninos, la fontana dell’Osko, la fontana della fertilità a piana Montorio (vicino Carpineto)….
Era l’anno 1100 avanti Cristo, a piana Montorio in una sera d’inverno, i camini dei pagliai, le case della stamma dei Chatten del popolo degli Oski, fumavano. Montenero, maestoso, offriva al villaggio dei guerrieri Chatten, protezione e riparo dal gelido vento dell Est. Il fumo mischiato alla fredda brina del mare di Magon (Histonium) creava una atmosfera che ricordava al vecchio capo Osko la primitiva terra dei Chatten a Nord tra le verdi rive del Lippe e i dolci pendii della Teutoburger Forrest. I bambini Chatten figli dei gloriosi guerrieri, giocavano con le slitte fatte di canna di bambu nella prima neve scesa ad imbianchire i pendii di montenero e montesorbo. Il vecchio capotribù Osko, seduto avanti la propria capanna, scrutava l’orizzonte fumando la sua vecchia pipa, l’odore del papavero bruciato inebriava la sua mente e lo portava lontano nei ricordi, nelle immense praterie della valle dei fiumi, della valle dell’Ems. La notte prima l’ululato delle lupe scese dalla montagna di Pallano, in cerca di cibo, avevano più volte turbato il suo riposo e, di volta in volta, il vecchio capo si era recato sull’uscio della capanna a rincuorare il suo gregge. Da lontano il fiume uat-uat (Sinello) in piena rumoreggiava quasi ad avvisare il vecchio capo che la notte non avrebbe portato bene. La notte che scese fu notte di luna chiara e le ombre create nella fredda atmosfera dell’inverno, facevano presagire nulla di buono. A tarda notte, quando la luna piena fu nascosta da una gelida nube, un branco di lupe, scese dalla montagna di Pallano, spinte dalla fame, attaccarono il gregge addentrandosi, feroci, fin nelle capanne
del villaggio Osko. Il figlio del capo un tenace guerriero…
Lo Stato Osko
di Adriano Bologna
Abgesehen von der Tabula Bantina, die zur Rekonstruktion der echt-oskischen Verfassung nicht zu verwenden ist, finden wir die Zensur bei den Oskern nur in zwei Originalzeugnissen. Zunächst Con. 190, gefunden im Frentaner-Land und wohl zur Gemeinde Histonium gehörig (vergl. Conway zu der Inschrift):
kaal hüsidiis gaav. Kai. Husidis Gav. f.
viibis ühtavis üf. Vibis Uhtavis Uf. f.
kenzsur patt …. censores ….Die Inschrift steht auf einer Bronzeplatte und gehörte natürlich zu einer Dedikation. In der Frentanerstadt wirkte also ein Zensoren-Paar ebenso wie in Rom. Das zweite Zeugnis ist die
Traduzione del testo originario, che descrive la mappa di bronzo, riportata da Federico II alla luce nel 1238 a Vasto (Frentanerstadt): La coniatura 190, ritrovata nella citta Frantana e appartenente al comune di Histonium, su una mappa di bronzo, dimostra che la Repubblica di Histonium era retta, 600 anni avanti Cristo da due Censori. La forma di Stato Repubblicano venne da Roma, ripreso dallo stato Osko di Histonium.