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La nostra Italia
di Adriano Bologna
Ci chiamano la Repubblica delle banane.
In Germania il mio vicino di casa è un consigliere regionale, sono costretto giornalieralmente, ad accettare le sue considerazioni sui politici italiani. Io che sono così orgoglioso delle mie origini ne soffro all’inverosimile.
Il Presidente del Consiglio, citato su tutti i giornali, solo per la sua villa a luci rosse. I politici di sinistra, che nati nel periodo del boom economico in Italia, figli di impiegati statali che non sanno cosa significa essere disoccupati a vita, non hanno la tempra dei vecchi comunisti di cui l’Italia oggi avrebbe tanto bisogno. Il decadentismo culturale della società italiana, che man mano, perde i suoi valori e si immedesima sempre più in una società alla ricerca del solo materialismo senza più anima. La Chiesa che, come un macigno al piede, ormai fallita nelle nuove generazioni, ma determinante in tutta una serie di importanti decisioni politiche, fa della nostra amata Italia un paese allo sfascio, che si allontana sempre più dall’Europa. Il mio vicino di casa si chiede come può un paese da considerarsi ancora povero, con vecchie strutture, mandi dietro la metà delle somme assegnategli dalla comunità Europea. Io non posso dirlo, ma è evidente che se non si pagano le tangenti, i soldi tornano dietro. Io che amo la terra della vecchia Repubblica di Histonium come i miei figli, mi auguro che le nuove amministrazioni votate nei comuni della nostra zona, diano un esempio al resto dell`Italia. Alfieri, un vecchio comunista fatto con l`accetta sebbene avesse solo istruzione fino alla quinta elementare, mi diceva, quando io credevo nel capitalismo e nei direttori di aziende: “Quando i mercati saranno saturi, quando le Banche non sapranno più a chi prestare i soldi, il sistema salterà, allora avremo bisogno di politici che dovranno andare in Parlamento con i pantaloni strappati e l’accetta azzannata dentro la borsa”. Quei tempi purtroppo sono arrivati troppo presto dalla morte di Alfieri. Il problema è che i Bertinotti o i Franceschini andavano o vanno in parlamento indossando vestiti che costano 7000 Euro. Negli anni settanta i Tedeschi dicevano di noi, che eravamo pieni di temperamento, che eravamo un popolo leale, è ancora vero?