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Archive for the ‘Ambiente’ Category

“Primavera in Riserva 2010”: due appuntamenti imperdibili!

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Riceviamo dall’ass. Amici di Punta Aderci

Comunicato stampa del 22/04/2010

“Primavera in Riserva 2010”: due appuntamenti imperdibili!

Il Comune di Vasto, in collaborazione con la COGECSTRE gestore della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, con l’associazione Amici di Punta Aderci e con la preziosa collaborazione delle Giacche Verdi di Vasto, nell’ambito del programma “Primavera in Riserva 2010” ricorda, per i prossimi 24 e 25 Aprile, due eventi imperdibili. Per il 24 Aprile è previsto l’appuntamento “In Bike sulla via Verde della Costa Teatina”, ovvero una tranquilla pedalata sui sentieri della Riserva in Mountain Bike con una guida. Il giorno successivo, domenica 25 Aprile, sarà la volta dell’evento in programma “Erbe di Campo nella Riserva”, una passeggiata con guida alla scoperta delle erbe di campo sui sentieri della Riserva.
Due eventi che permetteranno ai partecipanti di scoprire e riscoprire la Riserva e le sue meravigliose particolarità e i suoi valori naturalistici ed ambientali in un periodo dell’anno che vede il territorio della Riserva di Punta Aderci ricoprirsi di nuovi colori e invaso da nuovi profumi primaverili.
Questi prossimi appuntamenti in programma saranno anche ottimi modi per condividere questa grande risorsa turistico-ambientale per la nostra città, con un occhio sempre attento alla continua difesa di questo nostro importante territorio. La Riserva, una risorsa da valorizzare sempre di più tenendo a cuore il rispetto e la difesa del Bene Comune. Infatti, la valorizzazione, la cura e il senso di appartenenza al nostro territorio è il l’intento comune che ha visto insieme le associazioni vastesi CAI, FAI, Arci e la coop. COGECSTRE la domenica successiva alla pasquetta, per ripulire la bellissima pineta del sito SIC Marina di Vasto (vicino all’Oasi dell’anziano) dai residui della scampagnate; un gesto che vorrebbe essere di esempio a chi si dimostra insensibile, pur scegliendo di trascorrere una giornata all’aria aperta in luoghi naturali. Sarebbe auspicabile prevedere, nei giorni dell’anno in cui, per tradizione, si organizzano scampagnate, maggiori controlli da parte dell’Amministrazione e dei Vigili Urbani per scoraggiare simili comportamenti, ma prima di tutto sperare nel buon senso dei cittadini affinché siano loro stessi sostenitori di attività di vigilanza verso coloro che usano comportamenti irresponsabili e incivili, che danneggiano quanto di più a cuore noi vastesi abbiamo, la nostra bella città.


Prima


Dopo

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E dopo il petrolio…un po' di nucleare

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Riceviamo da Fabrizia Arduini

Il 18 aprile a San Vito, gli abruzzesi sono stati GRANDI!!
Vi ringrazio veramente di cuore per la massiccia partecipazione nonostante il maltempo.

Qui potete avere foto e dati della manifestazione:
http://blog.libero.it/emergenzambiente/8714365.html
http://www.facebook.com/pages/Emergenza-Ambiente-Abruzzo/101625863213110?ref=ts

Ecco altri importanti appuntamenti per la salvaguardia della nostra terra:

Conferenza a Chieti sul nucleare
organizzata da Greenpeace RNA ASF
info mail: angy73sa@libero.it
http://www.facebook.com/group.php?gid=59166060839&ref=ts

Campagna nazionale LIBERA FIUMI
organizzata dal WWF
info mail: a.desanctis@wwf.it
http://www.wwf.it/client/render_oasi.aspx?content=0&root=5463

Written by vastesi

aprile 21, 2010 at 4:30 PM

La diga e l'oro nero

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di Adriano Bologna

Negli anni settanta, l`onorevole Remo Gaspari,aveva già fatto effettuare i piani e fatto fare le prove per la durezza della roccia,per far costruire una diga con la dovuta centrale elettrica,nella zona definita,la FARA ,termine che deriva dalla lingua Oska.Esattamente,nei pressi del punto dove il torrente Ferrato(gli Oski vi lavavano il petriglio della gola del torrione e del primilimmito, perciò questo nome, alla ricerca di metalli)incontra il grande fiume degli Oski il Sinello.Contemporaneamente L´ ENI con una maxi struttura per quell` epoca fece effettuare nello stesso posto ,lo ricordo benissimo, ero, giovincello ,una trivellazione,che durò mesi,si lavorava notte e giorno, di notte la forte illuminazione trasformava Carpineto in un paese lunare.Un giorno all` improvviso scoppiò in paese ,la notizia che il petrolio fosse persino spruzzato.Corremmo tutti sul posto strettamente recintato e notammo delle grosse macchie nere,ci venne detto, trattasi di oli di lubrificazione dei macchinari.Sta di fatto, che il tutto venne richiuso e la struttura smontata in brevissimo tempo.Vivendo all`estero forse ho acquisito un altra mentalità ,ma non ho mai capito,perchè non è stata data mai notizia ,da parte di nessun ente su queste trivellazioni che in caso di sottosuolo roccioso possono essere anche molto pericolose.Sta di fatto che la diga di Remo Gaspari in quel posto, non nacque più e più a sud ci si affrettò a far nascere una zona industriale,che altrimenti oggi non esisterebbe.A questo punto ,mi chiedo, qual`è l`Ente Statale responsabile di simili concessioni,perchè non viene prima informato il cittadino che risiede in zona?Se l`Abruzzo si sta rivelando una piccola Arabia Saudita non vorrei che fra 50 anni dalle nostre
parti ,ci saranno da una parte i beduini con i cammelli e dall` altra quelli in Roll Roys. Per concludere, lo sfruttamento del sottosuolo,può essere un processo di forte sviluppo,ma deve essere a vantaggio di tutti i cittadini e le norme di estrazione ed i processi di distillazione successiva strettamente a norma.

Written by vastesi

aprile 13, 2010 at 5:15 PM

Pubblicato su Ambiente, Open Zone

Scoperto il primo tesoro degli Oski

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di Adriano Bologna

Sono riuscito ad avere una informazione ,quasi per caso,ma di segreto industriale assoluto. Ma siccome riguarda la mia valle,la valle degli Oski,la nobile valle del Sinello mi affretto a portarla a conoscenza di tutti icittadini.
Negli anni sessanta venne trivellata in una zona dimaniale,nei pressi del letto del Sinello.Venne scoperto un immenso pozzo di CH4 velocemente richiuso ,circondato e in tutti gli anni strettamente vigilato.Circa sei mesi addietro il pozzo è stato riaperto da una multinazionale americana ed effettuata una trivellazione molto più profonda.È stato scoperto,melma petrolifera di primo grado, in quantità immense ,nel sottosuolo della terra dei pastori Oski.Il tutto è stato nel modo più veloce di nuovo richiuso e previsto con una immensa lastra di cemento armato.La mia domanda:a chi ha venduto lo Stato la valle degli Oski? Chi potrà sfruttarne l`immenso tesoro del suo sottosuolo? Perchè i cittadini non ottengono nessuna informazione? Come sarà trasformata ,quando io non ci sarò più la mia valle? Che vantaggi ne trarranno i nostri figli? Che ne sarà della natura e del verde e della fauna del nostro nobile rio? A queste domande aspetto risposta.

Written by vastesi

aprile 11, 2010 at 9:31 PM

Pubblicato su Ambiente, Open Zone

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Martedi 13 conferenza stampa sulla manifestazione del 18 Aprile

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Riceviamo da Arci Vasto

Martedi’  13 aprile ore 18.00  presso circolo culturale arci “Petros” corso plebiscito, 77 (di fronte teatro rossetti) conferenza stampa di presentazione della manifestazione  popolare contro il petrolio del 18 aprile a san vito marina, con informazioni sulla situazione che riguarda anche strettamente il mare davanti a vasto.
 
Emergenza ambiente abruzzo – Arci Vasto

SÌ ALL’ABRUZZO DELLE ENERGIE RINNOVABILI, NO AL PETROLIO

Appuntamento a San Vito Marina (CH) il 18 Aprile 2010

Domenica 18 aprile a San Vito Marina (CH) EmergenzaAmbienteAbruzzo, la rete di associazioni e comitati della regione che si batte per la tutela della natura e l’ambiente, promuove una manifestazione per un Abruzzo sostenibile, libero dal petrolio.

Questo è un momento storico in cui l’Abruzzo ha tutte le carte in regola per puntare su una politica energetica basata sull’efficienza e sull’impiego di fonti rinnovabili. In cui può dare origine ad un nuovo e “sano” indotto economico e quindi occupazionale, come già altri Paesi hanno dimostrato, sviluppando le energie alternative e contribuendo all’abbattimento dei gas ad effetto serra.

Paradossalmente, invece, questo è anche un momento storico in cui l’Abruzzo rischia fortemente la deriva petrolifera: la confusione legislativa che sussiste in seguito all’impugnazione, da parte del Governo nazionale, anche della seconda legge regionale anti-pozzi ed il proliferare delle richieste di ulteriori concessioni per estrazioni petrolifere a mare, mette a serio rischio il futuro della nostra regione.

Proprio in questi giorni è in discussione l’installazione di due piattaforme petrolifere (Ombrina mare ed Elsa 2) con annesso “centro oli” galleggiante pochi km a largo della costa dei trabocchi, zona con grandissime potenzialità turistiche.

L’Abruzzo è interessato per circa il 50% da attività di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi. Lo sfruttamento del petrolio avrà inevitabili effetti sull’ambiente e sulla salute di tutti gli abruzzesi e li esporrà a rischi di disastri. Nessuna royalty ai Comuni interessati (e fondamentali nell’ambito di una svolta decisiva, sia strategica sia culturale) potrà compensare i danni all’agricoltura, al turismo ed all’immagine dell’Abruzzo “Regione Verde d’Europa”.

Emerge in maniera chiara che si continua a sottovalutare il problema. La Regione sembra non aver compreso che il disegno di far diventare l’Abruzzo un distretto petrolifero, come indicato nel Piano triennale per lo sviluppo presentato nel 2008 dal Ministero per lo Sviluppo Economico, sta andando avanti.

Non è stato mai costituito quel tavolo tecnico/politico sulla deriva petrolifera che le associazioni chiedono ormai da anni ed è emblematico che fino ad oggi il Governatore Chiodi si sia rifiutato di ricevere i rappresentanti di quei comitati ed associazioni che per primi hanno evidenziato il problema della petrolizzazione dell’Abruzzo.

Per questo la rete “EmergenzAmbienteAbruzzo” propone la manifestazione “Sì all’Abruzzo delle energie rinnovabili, no al petrolio”, come invito per una politica energetica e per uno sviluppo economico ecosostenibili. Un momento di riflessione sulle risorse solari, eoliche e mini-idriche che il nostro territorio è pronto a dare.

Il ritrovo è presso il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di San Vito-Lanciano alle 15 di domenica 18 aprile 2010. Per l’occasione verrà organizzato un treno speciale della Sangritana con partenza da Pineto ore13.55 arrivo a San Vito alle ore14.45, ritorno ore 20.00, ferma in tutte le stazioni. Dal piazzale partirà una passeggiata lungo il tratto che va dall’imbocco sud della galleria “Moro” all’imbocco nord della galleria denominata “Trabocco I“ (circa 4 km di lunghezza, da coprire in base alle presenze). Contemporaneamente, i sub dei centri Diving terranno prove di immersione in mare.

Alle 17 si ritorna nel piazzale dell’ex stazione di San Vito per un dibattito da parte di Maria Rita D’Orsogna, docente e ricercatrice presso la California State University at Northridge; Massimo Scalia, docente presso l’Università La Sapienza di Roma; e Andrea Ledda, andrologo responsabile del centro di ricerche in andrologia BIOS di Roma. Dopo gli interventi, verso le 18.30, ci sarà un’esibizione di gruppi musicali locali. Il termine della manifestazione è previsto per le 22. Durante la giornata saranno presenti stand espositivi sulle energie rinnovabili, stand informativi delle associazioni ambientaliste sull’efficienza e il risparmio energetico, stand di prodotti ecologici e equosolidali e si organizzeranno attività di educazione ambientale per bimbi e ragazzi. Dal 14 al 18 aprile, inoltre, presso la sala polivalente del Comune di San Vito in località Marina sarà allestita una mostra di arte postale dedicata interamente al tema della petrolizzazione.

Gli obiettivi ratificati dal Parlamento Europeo implicano per l’Italia una accelerazione delle politiche energetiche sostenibili, perché entro il 2020 occorre ridurre le emissioni di CO2 del 5,6% rispetto al 1990 (in continuità con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, anche se le emissioni sono cresciute del 9%) e per le rinnovabili è stato stabilito di soddisfare il 17% dei consumi finali di energia (rispetto al 5,2% del 2005).

Questa sfida, vista dentro l’attuale dibattito politico italiano e regionale sui temi energetici, è già realtà in molti Comuni che hanno capito come valorizzare le proprie risorse attraverso il mix di impianti più adatto. E la centralità dei territori, nella sfida che l’Italia ha di fronte per realizzare gli obiettivi al 2020, è ineludibile.

In questa fase diventa fondamentale definire la cornice delle regole, le strategie e le politiche più adatte per spingere uno scenario che può produrre effetti straordinari non solo in termini di riduzione dei consumi e delle importazioni di fonti fossili, ma anche in termini di innovazione e creazione di posti di lavoro.

Referenti:

Angelo Di Matteo, Legambiente Abruzzo, cell 347/8489363
Dante Caserta, WWF Abruzzo, cell 335/8155085

Written by vastesi

aprile 11, 2010 at 3:07 PM

Domenica 18 aprile grande manifestazione a San Vito

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Grande attesa per la manifestazione di protesta che si terrà domenica 18 Aprile alle ore 15.00 a San Vito Chietino contro la petrolizzazione dell’Abruzzo. La manifestazione percorrerà il vecchio tracciato ferroviario per terminare presso la vecchia Stazione di San Vito, dove vi sarà un intervento di Maria Rita D’Orsogna con altri esperti in materia, vi sarà anche dell’animazione musicale e artistica, organizzata da Emergenza Ambiente Abruzzo, Wwf, Legambiente, Nuovo Senso Civico e centinaia di altri soggetti.
A questo proposito l’ARCI di Vasto convoca presso la propria sede un incontro per organizzare al meglio la partecipazione della società civile vastese all’evento. L’incontro è convocato alle ore 18.00 di venerdì, presso la sede dell’Arci, a Vasto, in Corso Plebiscito 77 di fronte al Teatro Rossetti.

http://www.pagineabruzzo.it/notizie/news/Chieti/27052/Domenica_18_aprile_grande_manifestazione_contro_la_petrolizzazione_dell_abruzzo.html

Il Programma della Manifestazione:

» Scarica il volantino

Written by vastesi

aprile 6, 2010 at 4:35 PM

Il consigliere regionale Ruffini presenta la legge sulla ciclabilità

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di presentazione del progetto di legge “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica” predisposto dal consigliere regionale CLAUDIO RUFFINI
 

Alle Associazioni Ciclistiche della Regione Abruzzo
Alle Associazioni Podistiche della Regione Abruzzo
Alle Associazioni Ambientaliste della Regione Abruzzo

Egregio Presidente,

con la presente Le comunico che ho predisposto il progetto di legge regionale “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica” .

Come Lei ben sa la nostra legislazione regionale era carente di un tale provvedimento, che è invece una realtà in molte regioni italiane del centro-nord. La tutela dell’ambiente e l’inquinamento ossessivo dei centri urbani rappresentano da alcuni anni uno dei dibattiti più interessanti a livello regionale. Nonostante in molti si spostano in città in bicicletta, l’eccesso di traffico veicolare privato ha effetti negativi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, condizionando la fruibilità delle nostre città generando una pesante insicurezza stradale che si manifesta spesso con morti e feriti sulle strade, con i conseguenti costi in termini umani e sociali.

Ma a beneficiare della mobilità ciclistica non sono soltanto le grandi città, ma anche quelle realtà minori dove a volte l’associazionismo ciclistico e podistico rappresenta una delle alternative sociali per aggregare i meno giovani. Qui come in città a volte mancano gli spazi adatti alla creazione di circuiti connessi alla mobilità collettiva. Ecco quindi il bisogno di prevedere una seri di “Obiettivi strategici” come la creazione di una rete, interconnessa, protetta e dedicata, di itinerari ciclabili e ciclopedonabili.

Il presente progetto di legge ha lo scopo di promuovere la ciclabilità e la ciclopedonalità in tutti i suoi aspetti, come elemento della mobilità sostenibile urbana ed extra-urbana nella Regione Abruzzo. L’obiettivo è duplice: da un lato consentire, attraverso percorsi sicuri e protetti, un reale utilizzo della ciclabilità come alternativa soprattutto al mezzo privato, dall’altro lato sviluppare in modo compiuto una politica turistica e ambientale fondata sull’uso delle due ruote e sulla riscoperta del nostro paesaggio.

La mobilità urbana, affidata prevalentemente alla motorizzazione privata, è soggetta a una crisi profonda: l’inquinamento dell’aria e gli effetti sulla salute pubblica sono sotto gli occhi di tutti. È necessario quindi pensare anche alle alternative di trasporto se davvero si vuole garantire la mobilità alle nostre città. Una di queste alternative è costituita dalla bicicletta. Ma il progetto di legge mira con forza a sostenere anche la mobilità pedonale attraverso la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e ciclopedonali e la creazione di una rete (interconnessa, protetta e dedicata) di itinerari ciclabili e ciclopedonabili attraverso località di valore ambientale, paesaggistico, culturale e turistico anche con la creazione di una rete di punti di ristoro.

Il sostegno all’attività ciclabile e ciclopedonabile non deve essere pensato solo come ad un mezzo per accontentare gli appassionati di questo sport, ma piuttosto come una componente indispensabile della politica a favore della mobilità sostenibile e ad una riscoperta dei territori in cui viviamo.

Ritengo sia quindi importante che l’Abruzzo si doti di questo strumento legislativo per rilanciare anche l’immagine della Regione “verde d’Europa” ma soprattutto per una migliore fruizione del territorio e per garantire lo sviluppo in sicurezza dell’uso della bicicletta e del pedone sia in ambito urbano che extraurbano.

Cordiali saluti

Il Consigliere Regionale
Claudio Ruffini

L’Aquila, 30 marzo 2010

Written by vastesi

marzo 30, 2010 at 3:01 PM

Il Socialismo obbligato

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di Giancarlo Spadaccini

La frenesia verso il consumo, l’aumento delle popolazioni, la distruzione del pianeta terra, ci indurranno a scelte obbligate dettate non dal raziocinio ma dal bisogno urgente.

Chi vincerà la sfida delle ideologie?

Non ci sarà una fazione politica che primeggerà sull’altra e nemmeno un pensiero positivo su quello negativo. Andremo verso l’avvento del buon senso e dell’uso della ragione, “costretti” dall’istinto di sopravvivenza a compiere scelte, finalmente, non più scellerate. Scelte che, fino a ora, ci hanno condotto verso lo sterminio della specie umana. Questa necessità ci farà diventare improvvisamente “saggi”.

La domanda è: ”continuiamo a correre verso l’estinzione o cambiamo rotta?” Dato che siamo spietati, ma non scemi, cambieremo rotta. Non c’è da inventarsi nulla, nessuna pubblicità, nessun congresso mondiale per la sopravvivenza. Ci fermeremo semplicemente per forza di necessità.

La corsa verso il consumo e l’obiettivo di lavorare meno, hanno scardinato le nostre abitudini millenarie; abbiamo cambiato la nostra velocità di vita nella quale, per arrivare a usare la penna ci abbiamo messo millenni, ma per possedere il computer in casa, pochi decenni. Il lavoro è divenuto alienante, anche se meno faticoso di prima. L’uomo non sa come uscire dalla schiavitù del lavoro e cerca un farmaco miracoloso nel consumo sfrenato. Ma non tutti reggono la corsa e quindi impazzano le azioni a delinquere compiute, oramai, da sempre più persone sia insospettabili sia di quelle che hanno la necessità di delinquere per diritto di sopravvivenza.

Non va sottaciuto che l’aumento della popolazione mondiale, non aiuta la corsa sfrenata. La nostra terra non ce la fa più a nutrirci e noi la stiamo ammazzando con mille attentati: aumento delle temperature medie, desertificazione, costruzioni abitative sempre più invasive e assurdamente cementificate.

Le ideologie non centrano più. I potenti della terra stanno divorando le risorse per soddisfare brama di potere e “status quo”. Non c’è nessuno che può dirsi innocente! I capi politici fanno quasi tenerezza nelle loro assurde maniere tese all’accumulo personale e al mantenimento del potere.

Sì. Stiamo tutti per diventare socialisti!

Saremo obbligati a divenirlo a causa della fine delle risorse terrestri e lo sfruttamento di oggi ci obbligherà a pensare a un modo più equo per mantenere intatte le possibilità di vita dei nostri nipoti, ma anche una pace sociale che non potrà più essere garantita se una parte dell’umanità continuerà a non dividere le risorse.

Ci auguriamo, comunque, che il prossimo socialismo umano sia anche tollerante e garante della libertà di tutti. Quanto tempo ci rimane per questa scelta obbligata non lo sappiamo ancora, ma di certo non è poi così lontana come la conquista di Marte.

“rielaborazione da un articolo di Giorgio Bocca”

Written by vastesi

marzo 29, 2010 at 1:59 PM

Forti preoccupazioni sul processo di petrolizzazione della regione

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Riceviamo e pubblichiamo.

Forti preoccupazioni sul processo di petrolizzazione della regione.

La politica locale reagisca compatta

Leggo dai diversi mezzi di comunicazione sull’avanzamento del processo di petrolizzazione dell’Abruzzo. La notizia riporta fonti della capitaneria di porto: “indagini geofisiche marine per il progetto di perforazione di un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi in mare per mezzo di una piattaforma con gambe (jack up) sul sito ELSA 2,di fronte la nota riserva regionale Ripari di Giobbe, per conto della VEGA OIL S.p.A. ” (Ord. 08/2010 della Capitaneria di Porto di Ortona)

Voglio unirmi alle voci di tutte le associazione ed i cittadini che hanno già espresso pubblicamente il loro sconcerto. E’ un fatto grave tanto più perchè non c’è una valutazione di impatto ambientale. Non dico nulla di nuovo, lo so, ma quello che mi interessa è mettere in risalto il silenzio di tutte le forze politiche presenti sul territorio. Non c’è più tempo per parlare, adesso ci vogliono i fatti, gli atti legali, la presenza dei sindaci nelle manifetazione. Adesso la politica locale deve mostrarsi compatta.

Gli effetti di questa scelta saranno devastanti per tutto il litorale e creeranno un logorante ed inesorabile effetto domino su tutte le attività produttive. Petrolio –> danni ambiente –> danni salute –> NO TURISMO —> NO ALBERGHI –> NO VINO –> NO PESCA –> NO VENDITE IMMOBILIARI ecc. ecc. ecc. I tumori e le affezioni delle vie respiratorie aumenteranno drasticamente.

Perderemo tutte le risorse economiche che stanno reggendo alla crisi quali prodotti enogastronomici, agricoltura, pesca, turismo, artigianato….

Se qualcuno etichetta queste righe come lo sproloquio di uno dei tanti ambientalisti sbaglia. Il problema è serio e merita un forte impegno da parte di tutti.

Mi rivolgo al sindaco Lapenna e alla sua giunta come anche all’opposizione, ai suoi leader: Tagliente e gli eventuali futuri candidati sindaco Desiati e Sonnino. Scusate se ho osato fare dei nomi di persone ma il tentativo è quello di cercare e trovare dei referenti politici per questo problema riguardante tutto il territorio ed anche e sopratutto il Vastese.

La proposta è quella di costituire una sorta di commissione bipartisan che parta da Vasto e coinvolga tutti i comuni e gli enti abruzzesi che insistono sulla costa per cominciare ad attuare sin da domani delle azioni politiche contro tutti coloro che cercano di speculare sulla nostra Terra.

Singole azioni sono lodevoli ma non bastano, c’è bisogno di coordianamento tra enti, cittadini ed associazioni

Ortona non è lontana ed esimersi dall’agire oggi, vuole dire rendersi partecipi del disastro. .

Sperando nella reazione di TUTTI

Alessandro Gentile

Written by vastesi

marzo 12, 2010 at 9:58 am

Avanzano

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Riceviamo e pubblichiamo.

Avanzano

In data 03/03/2010 sono cominciate, nel mare di Ortona, le “indagini geofisiche marine per il progetto di perforazione di un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi in mare per mezzo di una piattaforma con gambe (jack up) sul sito ELSA 2,di fronte la nota riserva regionale Ripari di Giobbe, per conto della VEGA OIL S.p.A. ” (Ord. 08/2010 della Capitaneria di Porto di Ortona). In altre parole stanno studiando i fondali per l’istallazione di una piattaforma petrolifera con le sue tubazioni sottomarine, prima di sapere l’esito della Valutazione di Impatto Ambientale della stessa.

Esegue le ricerche la nave OGS Explora di proprietà dell´Ist. Naz. di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; un ente pubblico che in mancanza di sufficienti contributi statali, invece di fare ricerca, deve accettare commesse da terzi. La rotta della nave può essere seguita sul sito: http://webcc.ogs.trieste.it/explora/

La nave, dopo aver incrociato sulle coordinate del pozzo Elsa 2, si è ora spostata (ben oltre il chilometro quadrato di cui si parla nell’ordinanza).

Visto che la procedura di valutazione dello Studio di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente è ancora in corso e visto che, se il permesso di estrazione non fosse concesso, queste indagini sarebbero una spesa inutile, ci domandiamo il perché del comportamento della società petrolifera. Le possibilità, a nostro parere, sono solo tre: o la ditta non si preoccupa dei suoi azionisti, o ha già ricevuto assicurazioni in merito, o le indagini potranno essere usate anche per altri progetti (ad esempio un rigassificatore).

Senza alcun dubbio, l’andirivieni dell’Explora mostra che il progetto di trasformazione dell’Abruzzo in regione mineraria avanza, ignorando le volontà espresse dai cittadini e da moltissime Amministrazioni e nonostante le affermazioni rassicuranti del governatore Chiodi.

Dobbiamo quindi fare ancora la stessa domanda: quali sono le intenzioni della Regione per opporsi efficacemente e prima che sia troppo tardi a questa radicale trasformazione del suo territorio?

Emergenza Ambiente Abruzzo -rete di associazioni-

info:

Maria Rita D’Orsogna
Docente della CSUN Los Angeles
mobil 001 310 570 5591

Dante Caserta
Consigliere Nazionale WWF
mobil 335 8155085

Angelo Di Matteo
Presidente Legambiente Abruzzo
mobil 347 8489363

Claudio Censoni
Presidente Comitato Abruzzese per la Difesa dei Beni Comuni
mobil 349 1000165

Written by vastesi

marzo 10, 2010 at 9:56 am

Pubblicato su Ambiente, Comunicati

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