Scoperto il primo tesoro degli Oski
di Adriano Bologna
Sono riuscito ad avere una informazione ,quasi per caso,ma di segreto industriale assoluto. Ma siccome riguarda la mia valle,la valle degli Oski,la nobile valle del Sinello mi affretto a portarla a conoscenza di tutti icittadini.
Negli anni sessanta venne trivellata in una zona dimaniale,nei pressi del letto del Sinello.Venne scoperto un immenso pozzo di CH4 velocemente richiuso ,circondato e in tutti gli anni strettamente vigilato.Circa sei mesi addietro il pozzo è stato riaperto da una multinazionale americana ed effettuata una trivellazione molto più profonda.È stato scoperto,melma petrolifera di primo grado, in quantità immense ,nel sottosuolo della terra dei pastori Oski.Il tutto è stato nel modo più veloce di nuovo richiuso e previsto con una immensa lastra di cemento armato.La mia domanda:a chi ha venduto lo Stato la valle degli Oski? Chi potrà sfruttarne l`immenso tesoro del suo sottosuolo? Perchè i cittadini non ottengono nessuna informazione? Come sarà trasformata ,quando io non ci sarò più la mia valle? Che vantaggi ne trarranno i nostri figli? Che ne sarà della natura e del verde e della fauna del nostro nobile rio? A queste domande aspetto risposta.
Salve Adriano,
per caso si riferisce al pozzo che si trova dopo la zona industriale di Gissi e prima del ponte di Monteodorisio?
Saluti
NLC
aprile 11, 2010 at 10:00 PM
Mi riferisco esattamente a quel pozzo,sebbene negli anni sessanta vennero da sotto Carpineto fino al ponte di Monteodorisio,6 trivellazioni effettuate e in tutte venne trovato forte presenza di CH4,gli altri pozzi presto verranno di nuovo trivellati.Ma tutta la zona intorno a Carpineto verrà trivellata perchè molti contadini stanno vendendo terreni ad una multinazionale.
Adriano bologna
aprile 12, 2010 at 7:57 am
@Adriano bologna, E’ sicuro di queste informazioni? Se non ricordo male il pozzo in questione è dell’ENI, se stiamo parlando del pozzo proprio a fianco della strada.
NLC
aprile 12, 2010 at 3:06 PM
NLC è proprio il suo giornale ad aver accolto l’appello dell’arci.
http://www.ilpaesedigissi.it/tag/gissi
Alla domanda dell’Associazione ha poi risposto qualcuno??
Adriano se puoi informarci con più precisione o quantomeno dirci come avere più informazioni ci fai un favore. I nostri polmoni risiedono ancora QUI.
MAC
aprile 12, 2010 at 9:57 PM
Salve MAC,
che io sappia non ci sono state risposte ufficiali in merito. Ci fu uno scambio di commenti sul Blog Libera Associazione Barbarica dove si parlava di adeguamento dei pozzi di stoccaggio del gas.
http://www.associazionebarbarica.org/?p=9823
Saluti
P.S. Chiamare il “mio” sito giornale è un parolone, è semplicemente un blog dove raccolgo/scrivo qualche notizia e “curiosità” che riguardano il paese.
NLC
aprile 13, 2010 at 7:50 am
@MAC, Carissimo Mac,adesso dobbiamo stare molto attenti,perchè stiamo parlando di oro nero.Le mie informazioni le ho avute da un ingegnere specifico del settore,sono assolutamente veritiere,comunque volevo parlare d`altro.Mac, la mia professione è la progettazione di impianti chimici.Processi di distillazione, concentrazioni,filtrazioni,poi la progettazione di reattori in genere.In Germania ci sono nel bel mezzo delle citta (vedi Heilbronn) le centrali nucleari.I tedeschi ne hanno tratto negli ultimi 30 anni vantaggi economici immensi.La tecnologia oggi permette di filtrare in modo assoluto e totale qualsiasi processo chimico-fisico.Con questo ,cosa voglio dire,se i vantaggi per una estrazione fossero per tutti i cittadini e se lo Stato decidesse di far applicare le norme DIN Europee,al limite io sarei persino per lo sfruttamento di tali giacimenti.Ripeto, ma solo dietro strettissima sorveglianza e nel rispetto assoluto delle norme ed a vantaggio di tutti i residenti la repubblica Oska, che va da Vasto a Pallano,dal trigno al sangro.
Adriano bologna
aprile 13, 2010 at 12:06 PM
@Adriano bologna,
Non sono d’accordo ma come ti ho risposto altrove la popolazione non avrà un solo centesimo dalla sfruttamento del sottosuolo.
Inoltre lasciami sottolineare alcune cose del tuo discorso che non condivido.
A mio modo di vedere lo sfruttamento di petrolio è obsoleto.
La mia opinione guarda a diversi economisti e studiosi del settore.
Per quanto riguarda il lavoro il mio è quello di medico e ti posso garantire che anche se ci fossero controlli “svizzeri”
ci sarebbe comunque un ripercussione sulla salute dei cittadini. In letteratura sono presenti diversi lavori che mi danno ragione. L’attività estrattiva in mare inoltre danneggia fauna e flora marina con ripercussioni su salute ed economia (chi comprerà pesce contaminato?).
Ti consiglio la visione di questo video e di questo ottimo sito
http://www.comitatonaturaverde.it/
Se vorrai altrove parleremo di Ambiente. L’esempio tedesco è ottimo per molte cose peggio per altre. Il nucleare ad esempio se non sbaglio è in via di smallentamento.
MAC
aprile 13, 2010 at 9:04 PM
@MAC, spero mi dici il vero quando mi scrivi che eserciti la professione di medico,perchè è per me una professione di assoluto rispetto, si presuppone una persona che , dello stare al servizio del prossimo, ne fa un motivo di vita.Il mio vicino di casa il Dr. Pr.Fricke è un chirurgo di livello mondiale.Opera al mattino a New York e la sera ci scoliamo insieme qualche buona bottiglia di vino rosso della cantina di S.Michele,nelle sere d`estate all` ombra nel mio giardino..Il tutto a parte, non dimenticare ,che tutti i prodotti o tutti gli idrocarburi di mezzo,per arrivare ai prodotti finiti farmaceutici partono dal prodotto grezzo primario della falda petrolifica.Mac a proposito ho realizzato insieme al Dr, Herbrand inizi anni ottanta, Il Carbimazolo ,di colore bianco,prima si riusciva a produrlo solo giallo,attraverso una filtrazione in sabbie speciali,prodotto che regola le funzioni tiroidali.Poi sempre insieme al Dr. Herbrand abbiamo prodotto per la prima volta,in % norma il Propiltiouracile e il metiltiouracile prodotti ormonali che senza i derivati venuti dal petrolio non saremmo mai riusciti a sintetizzare.Cosa voglio dire,il Petrolio non deve essere visto solo come datore di energia inquinante ma è determinante nella nostra vita di tutti i giorni,perchè il 70% di tutti i prodotti derivano da questo bene.Il fatto che in Germania si stia smantellando il nucleare è vero,Il problema che nasce per il nucleare è l`immagazzinamento delle scorie.buonanotte
Adriano bologna
aprile 13, 2010 at 10:15 PM
@Adriano bologna,
Adriano il problema di come ci si possa affrancare completamente dal petrolio è un problema serio che nessuno ha la presunzione di risolvere dall’oggi al domani.
QUello però che dobbiamo fare è cominciare a sostituire il petrolio con altro tipo di energia preferibilmente rinnovabile e non inquinante.
Questa è la strada maestra ed in Germania stanno facendo questo. Per i prodotti farmaceutici è un altro discorso….
Quando finirà il petrolio ci saranno problemi nell’utilizzo di tutti gli strumenti usa e getta, di tutte le sacche contenenti sangue ecc.
I pozzi abruzzesi di certo non verranno usati per questo e produrranno effetti dannosi alla salute. Le generazioni più giovani saranno quelle che risentiranno maggiormente dell’esposizione. L’Abruzzo pagherà costi sociali molto onerosi se non si fermano le concessioni.
MAC
aprile 14, 2010 at 3:40 PM
Insomma il tesoro dei LOSKI…
antonio
aprile 14, 2010 at 7:21 PM