Vastesi.com

Just another WordPress.com weblog

Archive for ottobre 2009

X° Meeting della Coralità Abruzzese in Vaticano

leave a comment »

Coro Polifonico Histonium “B. Lupacchino” dal VastoL’Associazione Regionale Cori d’Abruzzo (A.R.C.A.) ha organizzato, mercoledì 28 ottobre, il “X° Meeting della Coralità Abruzzese“ nella splendida cornice della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Il Meeting è nato per celebrare il Grande Giubileo del 2000 nel Santuario di San Gabriele in Isola del Gran Sasso è diventato un appuntamento annuale per le Corali abruzzesi e si è trasferito, nella sua decima edizione, in Vaticano dove circa 1.400 partecipanti abruzzesi hanno preso parte all’Udienza del Santo Padre in Piazza San Pietro e nel pomeriggio i 600 coristi riuniti hanno animato la Santa Messa nella Basilica con la direzione del M° Walter Marzilli e all’organo il M° Francesco D’Annibale, giovane ed affermato organista vastese.
La Messa solenne è stata celebrata da S.E. Mons. Carlo Ghidelli, presidente della Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise, e da tanti prelati della Santa Sede.
Hanno partecipato le Corali d’Abruzzo associati all’ARCA, tra i cori vastesi segnaliamo la presenza del Coro Polifonico Histonium “B. Lupacchino” dal Vasto, il Coro Polifonico San Paolo, i Cantori del Golfo.

Pubblicità

Written by vastesi

ottobre 30, 2009 at 7:25 PM

L.A.B. torna

with one comment

Comunicato stampa

L.A.B. torna

In questi giorni abbiamo deciso di ritornare a scrivere, mettendo in primo piano la questione giovani-lavoro-emigrazione, ovvero l’ argomento con cui avevamo staccato la spina, tornato di forte attualità in Città dopo l’ articolo di Cristian Lalla su Il Taglio n° 46 del 24 ottobre 2009.

La L.A.B. (“2”) darà molto meno spazio all’ informazione locale (già ben fatta da altri), e molto di più alle riflessioni sulla nostra società che sembra totalmente incapace di progettare il suo futuro, e di conseguenza offrire valide opportunità di lavoro, soprattutto a chi ha studiato…

Pasquale Morone

Written by vastesi

ottobre 29, 2009 at 6:32 PM

Pubblicato su A Vasto, Comunicati

Tagged with ,

Risposta all'articolo apparso su altri siti sul trabocco a Punta Aderci

with 93 comments

Riceviamo da Giancarlo Spadaccini e pubblichiamo.
NDR: Il testo dell’articolo originale è stato scomposto da quello della risposta e riportato in quote.

 

Articolo apparso su Histonium.net a firma Francescopaolo D’Adamo
RIVIVE IL TRABOCCO DI PUNTA D’ERCE: NELLA RISERVA NATURALE L’OPERA DI RECUPERO DI MICHELE FIORE E GIUSEPPE CINQUINA
Finalmente, dopo anni trascorsi tra maltempo, mareggiate e problemi di ogni sorta, torna ad esistere il Trabocco di Punta d’Erce (per me si scrive così). Per l’opera di recupero di questo storico “trabocco”, realizzata dal Signor Michele Fiore e dal Signor Giuseppe Cinquina, è stato ammesso un contributo, da parte della Direzione Territorio Urbanistica, Parchi, Politiche e Gestione dei Bacini Idrici, pari a 13.577,88 Euro. [..]

“Il recupero”… solo agli stolti e a chi non conosce la situazione si può far passare questo “abuso edilizio” commesso all’interno della riserva, come un recupero. Per certo è che la struttura ha un avviso di ripristino della situazione iniziale da parte delle autorità, ma i proprietari stanno cercando di sanarla e se ne fregano. Lo sfruttamento per il bene proprio (quello dei SIGNORI Fiore e Cinquina) a danno del bene comune è come sempre una regola primaria per chi vuole fare affari in barba alle regole.

Il recupero di questo elemento storico, aggiunge al richiamo turistico della riserva naturale, un elemento di curiosità in più. La scelta poi, di realizzare una passerella accessibile anche ai disabili permetterà a gruppi e scolaresche la visita di questo impianto, consentendo visite didattiche guidate.

La scelta è un obbrobrio perché ha privato i cittadini della possibilità di accedere e di vedere lo scoglio di quello che lei chiama erroneamente Punta D’Erce. La passerella è proprio uno degli orrori di quel trabocco e credo anche la parte abusiva che va assolutamente ABBATTUTA. Vorrei far notare che per mettere le decine di pali della passerella i proprietari non hanno avuto scrupolo a rompere gli scogli e colare sui fori un bel po’ di metri cubi di cemento…sempre abusivamente.
Vorreste farci credere che potremo portare i bambini delle scuole sul trabocco a far guida didattica? Lo so che la mamma degli stupidi è sempre incinta ma forse vi state allargando troppo.

Durante queste visite saranno mostrati ai visitatori tutti i gesti e tutte le operazioni atte a far conoscere i metodi e la fatica necessaria, per attivare questo tipo di pesca, che negli anni ha dato da vivere a intere famiglie. Può darsi inoltre, che si potrà dare al visitatore la possibilità di gustare in loco il pescato. Una esperienza da vivere e una idea da incoraggiare.

Che si potrà gustare il pescato è una sacra verità perché questo trabocco diventerà un ristorante di lusso per pochi intimi e dovranno trasportare sulla passerella abusiva per i “disabili” tutto il necessario per cucinare: stoviglie, cibi, bevande, ecc.. alla fine la verità l’avete detta. E’ chiaro che i clienti non potevano arrivare sulla sabbia per salire sul trabocco…e no…si sarebbero sporcate le scarpe.

Ad onor del vero, c’è da dire che qualcuno non ritiene valido, l’intervento umano sul paesaggio, in questo caso la ricostruzione del trabocco, distrutto da una mareggiata negli anni Settanta. Su questo punto di vista però, lascio al visitatore dei luoghi il giudizio.

Francescopaolo D’Adamo

Il trabocco ha il sacrosanto diritto di esistere ma deve essere ricostruito come era in origine. Che la spiaggia ne esca sconfitta e deturpata lo vedono tutti, che non si può più andare sugli scogli senza strisciare sotto la passerella, lo vedono tutti, non occorrono scienziati. Credo che la cosa peggiore, comunque, è constatare che si cerchi di far passare un abuso, un pugno in faccia al bene della gente, un interesse privato che ha dello scandaloso, come un opera meritoria. No cari signori, Vasto avrebbe bisogno della verità un buona volta. E spero che l’ufficio urbanistica del comune o una voce ufficiale, ci faccia sapere se si tratta di un abuso o meno, esca allo scoperto e dica ai vastesi se dovremo abituarci a questo nuovo e aberrante panorama che la passerella del trabocco ci impone.

Written by vastesi

ottobre 26, 2009 at 4:40 PM

Il circolo S. Petrocelli presenta "L'altra città"

leave a comment »

Riceviamo e pubblichiamo

schermata-2009-10-24-a-195750.pngIl circolo “Sante Petrocelli” del partito di Rifondazione Comunista presenta all’attenzione del pubblico e della cittadinanza vastese il proprio foglio informativo dal titolo “L’altra città”, quindicinale nato per dare spazio a notizie generali e del territorio locale con un taglio destinato a porre l’attenzione sui bisogni inerenti la popolazione, cercando di raccogliere le istanze e le esigenze provenienti dalla societa’ civile e sintetizzando il tutto in contributi scritti che valutino possibili soluzioni politiche e che siano di stimolo al dibattito.

Il giornalino consta di 4 pagine su unico foglio ed è in distribuzione gratuita presso esercizi commerciali come bar, edicole e tabaccai. Nel numero di lancio di Ottobre sono trattati importanti argomenti come il processo di petrolizzazione della regione con un breve excursus storico della vicenda, la questione dell’ abbattimento della Asl Lanciano-Vasto e la situazione occupazionale nella provincia di Chieti con un’analisi dei dati Istat.
Si ricorda inoltre che altri articoli sono sempre disponibili on line sul sito www.rifondazionevasto.com, con la possibilità di commentare e discutere degli argomenti proposti, e da cui è possibile scaricare il formato in PDF de “L’altra città” dopo le uscite cartacee.

Circolo Rifondazione Comunista “Sante Petrocelli”
Corso Plebiscito, 50 Vasto

Written by vastesi

ottobre 24, 2009 at 8:03 PM

No all'Abruzzo petrolizzato

with 16 comments

Salve,
copio qui in basso la lettera che ho scritto al Presidente della Regione Gianni Chiodi il 20 Ottobre 2009.
Per conoscenza l’ho mandata anche all’Assessore all’Ambiente Daniela Stati, all’Assessore Mauro Febbo e al Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio.
Mi farebbe piacere se la faceste girare, perché si possa tenere alto il dibattito in merito al Centro Oli e agli impianti petroliferi in Abruzzo.
Grazie.
Ludovica Raimondi

Ill.mo Presidente Gianni Chiodi,

sono Ludovica Raimondi, cittadina abruzzese, nata a Giulianova.
Ho deciso di scriverLe questa mail, perché sono mesi che leggo e mi informo riguardo al Centro Oli e agli impianti petroliferi, che interesseranno la provincia di Chieti e il 50% del territorio abruzzese e che mi coinvolgono come cittadina. A poco tempo dal 31 Dicembre non abbiamo parole di rassicurazione sul futuro dell’Abruzzo né di quello dei suoi cittadini. Non è mia intenzione parlare delle ricerche portate avanti dalla Dottoressa Maria Rita D’Orsogna, che Lei conoscerà dettagliatamente, come neppure delle argomentazioni addotte da coloro che attivamente si adoperano, ormai da qualche tempo a questa parte, per informare educare e sensibilizzare tutti noi sui progetti politico-economici che stanno decidendo sulle nostre vite. Le voglio, invece, scrivere da semplice cittadina, che sta vivendo con ansia questa attesa, questo silenzio politico, avendo seriamente a cuore il futuro di questa terra, quello proprio e dei suoi conterranei.
Abito, come detto sopra, a Giulianova, una località che ha la fortuna di essere bagnata dal mare e abbracciata maternamente dalla montagna. Vivo in collina e ho sempre avuto l’opportunità di affacciarmi alla finestra e di guardare il mare, il porto, le case che ricoprono la pianura di Giulianova Lido: sono cresciuta facendo lunghe e piacevoli passeggiate sulla costa, d’inverno e d’estate, entrando in un mondo emozionale che difficilmente può essere spiegato e descritto a parole. Non ho mai dovuto fare km per raggiungere la spiaggia, per gustare il piacere di un bagno estivo, per respirare l’odore di salsedine e per ascoltare il rumore delle onde. Il mare per me non è una realtà onirica, al contrario è tangibile, visibile e vivibile. Esso mi ha offerto l’occasione di conoscere gente proveniente dal nostro entroterra, piuttosto che da altre parti d’Italia e d’Europa: i turisti affollavano e affollano le nostre spiagge, i nostri ombrelloni, i nostri alberghi incentivando l’economia locale. Tanta gente ama raggiungere i luoghi balneari della costa abruzzese per poter respirare aria pulita, sana, rigenerante. Il mare è il mondo in cui sono cresciuta e che mi porto dentro.
Il porto con le sue imbarcazioni è l’alcova di egregie dignità umane, come quelle dei pescatori, che vivono del proprio lavoro, ossia di ciò che il mare offre. Il mare è tutto per noi e so che non parlo solo come giuliese: la gente di mare che abita lungo la costa abruzzese è numerosa e ciò che ci accomuna tutti è la nostalgia e la contemplazione di questa distesa azzurra che, con i suoi colori sempre diversi, ricchi di sfumature, raggiunge i nostri cuori e le nostre anime. Non posso pensare a un “altro” mare se non a questo che vivo quotidianamente. Non posso immaginare che altri uomini possano “disturbare” una parte del mio mondo. Anticamente gli uomini credevano che la terra fosse intoccabile e che atti di tracotanza verso di essa fossero puniti dagli Dei: il nostro patrimonio letterario e culturale è pregno di storie esemplari a riguardo.
Perché toglierci il piacere di sognare, di immaginare, di vivere ammirando quello che la Natura regala quotidianamente ai comuni mortali? Perché accanirsi contro ciò che da sempre c’è e che per sempre sarà a prescindere dal Nostro esistere? Perché privarci del vanto di essere figli del mare, figli di questa terra? Perché privare la nostra regione della sua vitalità ed essenza?
Non è tollerabile e non è accettabile che esponenti politici, votati dal popolo perché migliorino e garantiscano il bene comune, la salute dei cittadini e la loro sicurezza rimangano indifferenti alla richiesta di tutelare il presente di questa regione e il futuro dei suoi abitanti. Non si può rimanere trincerati nei palazzi governativi, quando un’intera popolazione chiede di poter vivere di agricoltura, di pesca, di aria pura. Non si può tacere di fronte alla domanda di aiuto e di supporto.
Dov’è finito il senso della Bellezza e dell’ Estetica? Dove l’ Amore per l’ambiente che ci circonda? Dove il sentimento di giustizia sociale? Perché la politica non guarda più agli uomini che ogni giorno devono lottare per salvaguardare i posti di lavoro, le piccole proprietà, i guadagni che hanno accumulato con onestà e dignità? Perché sacrificare tutto questo per il guadagno di Altri? Perché cancellare l’Essenza di questo lembo d’ Italia, di terra, per scopi che sono lontani dall’interesse collettivo? Perché non si vuole ascoltare la gente che grida i propri diritti? Perché la politica non è più attenta (se mai lo sia stata) al volere della popolazione? Perché farci credere che da questo progetto se ne ricaveranno posti di lavoro e benefici economici? Perché non si informa il “popolino” dei rischi concreti e reali che scaturiscono da queste politiche economiche?
Ho letto la lettera che la Dott.ssa D’ Orsogna Le ha inviato al tempo della Sua campagna elettorale come anche la Sua risposta: cosa è cambiato da quel giorno ad oggi? Dov’è la sensibilità che accomunava il suo essere Abruzzese a quello della Dottoressa? Perché ha scelto la strada del silenzio? Ecco, vorrei richiamare la sua Abruzzesità, perché Lei dovrebbe sapere cosa rappresenta questa Regione per noi che l’abitiamo e anche per coloro che la ammirano da lontano. Sa che anche quando si vive altrove il cuore è rivolto a questa terra, che regala sempre amore e rigenera gli animi al solo sorgere e tramontare del sole. Sa che abbiamo l’enorme fortuna di vivere dei prodotti che la terra ci regala in ogni stagione, in ogni raccolto, in ogni pesca. Sa che i contadini, i pastori e i pescatori sono le risorse più genuine che possiamo vantare. I nostri ori sono il Vino, il Pane, il Pesce…..Non ce ne servono altri e per di più cancerogeni, nocivi e deleteri.
Mi rammarica vedere che proprio i nativi di questa regione non salvaguardino il “tesoretto” abruzzese, soprattutto in un periodo in cui si rivendicano sentimenti regionalistici e si preme per il federalismo fiscale. Come vivrà l’Abruzzo se e quando ogni regione dovrà provvedere a sé? In cosa si distinguerà l’economia della nostra regione? Oggi produciamo vino, olio, grano, ortaggi. Siamo ricchi di formaggi, di carne e di pesce. Ma domani? Di cosa vivremo noi che oggi abbiamo venti o trent’anni? Quale futuro erediteremo dalla “vecchia guardia”? Che prospettive avremo per noi e per i nostri figli? Si parla di salvaguardare i valori della famiglia e della società civile e poi si permette a grandi società di smantellare le nostre terre e i nostri mari. A che gioco si sta giocando? Quante domande si susseguono nelle mia mente!!! Anche se andassi via per sfuggire la tirannia delle centrali petrolifere o nucleari avrò sempre l’immagine di una realtà, la mia, che mi porto dentro sin dalla nascita, deturpata e logorata. Non lo voglio!!!!
Perché nega a noi cittadini la possibilità di conoscere le nostre sorti: ci farete affondare nelle paludi nere o ci aiuterete a costruire il nostro “domani”, perché un giorno anche i nostri figli possano godere delle bellezze che la Natura offre? Siamo in ginocchio a causa della crisi economica e della mala Sanità: è questo il momento per reagire con una politica atta promuovere il turismo e la sicurezza dei cittadini abruzzesi e di coloro che verranno a conoscere la nostra terra. Abbiamo panorami fantastici, una storia modesta ma importante. Nel periodo in cui ho vissuto a Milano ci sono stati due incontri fulminei che mi rimarranno a lungo nella mente: il primo è stato con una signora che, sentendo che ero abruzzese, mi ha detto: “Signorina cos’è venuta a fare a Milano? Avete un’aria così pulita…perché è venuta a respirare lo smog?”; l’altro ha visto protagonista un ragazzo che mi ha detto di aver visitato l’Abruzzo per caso e che lo aveva trovato davvero bello, ma ha aggiunto: “Peccato che sia poco conosciuto. Dovreste pubblicizzarlo di più dal punto di vista turistico”. Ecco, personalmente sono affezionata a queste due visioni esterne, ma non estranee.
Mi piacerebbe che ogni politico nato in questa bellissima regione la amasse fino al punto di proteggerla “con le unghie e con i denti”, perché credo che ciascuno abbia ricordi, emozioni, sensazioni ed esperienze per cui valga la pena lottare duramente, affinché sia legittimamente difeso questo gioiello. Si dovrà fare tanto per lo sviluppo economico, sociale e culturale, ma se i primi passi verranno guidati da voi che ne avete gli strumenti adatti…beh allora anche noi potremmo muoverci sereni e senza dover opporre continuamente le nostre convinzioni alle vostre per ottenere e condividere il bene comune.
Penso che la politica non debba essere appannaggio solamente di chi è chiamato a governare, ma anche del singolo cittadino, che ha eguali diritti e pari dignità nel partecipare attivamente alle cause che coinvolgono la sua esistenza e quella della comunità di cui fa parte.

Grazie della cortese attenzione,
Distinti saluti
Ludovica Raimondi

Written by vastesi

ottobre 24, 2009 at 12:34 PM

Lady Stylet & Alberto Biondi al Beat Cafè

leave a comment »

LADY STYLET & ALBERTO BIONDI
Electro Drums Sessions

flyer.jpg

SABATO 24 OTTOBRE ore 23.00
BEAT CAFE’
, ingresso gratuito
San Salvo Marina (CH)
, viale Berlinguer 69

Serata dedicata alla musica elettronica e alla dance con il live set curato da Mascia Di Marco aka Lady Stylet coadiuvata dal percussionista / polistumentista Alberto Biondi. Un esperimento inusuale che abbina elettronica e congas, suoni sintetici e ritmi afro all’insegna del divertimento e della ricerca con uno dei più apprezzati jazzisti abruzzesi.

 

Aggiornamenti prossimi concerti:
www.
myspace.com/sideshowsideshow

Per ulteriori informazioni: sideshow@hotmail.it

Written by vastesi

ottobre 21, 2009 at 1:56 PM

Grande raduno degli ex-SIV, fervono i preparativi

leave a comment »

Su segnalazione di Nicola D’Adamo dal blog noivastesi

Stabilimento SIVQuattro anni fa 150 dipendenti di DPO Direzione del Personale ed Organizzazione della ex SIV (Società Italiana Vetro) si sono ritrovati per il simpatico raduno “DPO 20 anni dopo”.Ora, su sollecitazione di molti ex dipendenti non coinvolti la scorsa volta perché lavoravano in altri settori aziendali, lo stesso comitato promotore (Aldo Pellissoni, Umberto Marrami, Maria Pia Scopa, Nicola D’Adamo, Antonio Michetti, Giuseppe Di Fabio), ha deciso di ripetere l’esperienza con l’allargamento a “tutti” i dipendenti ex SIV. E’ un’impresa che potrebbe assumere proporzioni gigantesche, se si pensa alle migliaia di persone assunte dalla Società Italiana Vetro dal 1962 in poi.Per cui la prima cosa da fare è chiedere aiuto ai colleghi per creare una rete di collaboratori (1-2 per ogni reparto) con il compito di raccogliere adesioni nel proprio settore operativo in azienda. Sulla base del numero delle adesioni si stabilirà dove svolgere il raduno e come organizzare la giornata. Per quanto riguarda la data, una prima idea è di svolgere il “Raduno degli ex SIV” sabato 27 febbraio 2010. Il costo sarà solo quello relativo al pranzo in ristorante.Gli ex SIV che vogliono entrare a far parte delle rete di collaboratori sono invitati a contattare Umberto Marrami (tel. 328 7652053) o Nicola D’Adamo (328 9169155).

Per qualsiasi informazione contattare la Segreteria:  Maria Pia Scopa tel. 328 5615969. Nel 2012 ci saranno i festeggiamenti per il 50° di fondazione della SIV. Il raduno del 2010 può rappresentare una sorta di “prove generali” in attesa delle cerimonie che vi saranno nel 2012 per sottolineare l’importante ruolo avuto dalla SIV (Società Italina Vetro) – con i suoi iniziali 3500 dipendenti più altri 1500 addetti dell’indotto – nello sviluppo del Comprensorio del Vastese.

Written by vastesi

ottobre 19, 2009 at 4:08 PM

Pubblicato su A Vasto

Tagged with , ,

Ottobre 2009: a L'Aquila è emergenza umanitaria

leave a comment »

Facciamo appello a tutti coloro che in Italia hanno dimostrato sensibilità a quanto qui è successo e continua ad accadere. A chi ha mantenuta alta l’attenzione sul dramma che ha colpito il nostro territorio e sulla gestione del post sisma. Oggi, il 18 di ottobre, all’Aquila fa freddo. Siamo nella fase più drammatica, la notte già si sfiorano i -5°C ed andiamo incontro all’inverno, un inverno che sappiamo essere spietato.

Le soluzioni abitative, promesse per l’inizio dell’autunno, non ci sono. Circa 6000 persone sono ancora nelle tende.

Meno di 2000 persone sono finora entrate negli alloggi del piano C.A.S.E o nei M.A.P.

La maggior parte degli aquilani sono sfollati altrove in attesa da mesi di rientrare. Ora, con lo smantellamento delle tendopoli altre migliaia di persone sono state allontanate dalla città e mandate spesso in posti lontani e difficilmente raggiungibili.

Noi, definiti “irriducibili”, siamo in realtà persone che (come tutti gli altri) lavorano in città, i nostri figli frequentano le scuole all’Aquila, molti non sono muniti di un mezzo di trasporto, altri possiedono terreni od animali a cui provvedere. Siamo persone che qui vogliono restare anche per partecipare alla ricostruzione della nostra città.

Da oltre sei mesi viviamo in tenda, sopportando grandi sacrifici, ma con questo freddo rischiamo di non poter più sopravvivere.

Se non accettiamo le destinazioni a cui siamo stati condannati (che sempre più spesso sono lontanissime) minacciano di toglierci acqua, luce, servizi.

Oggi, più di ieri, abbiamo bisogno della vostra solidarietà.

Gli enti locali e la Protezione Civile ci hanno abbandonati. Secondo le ultime notizie che ci giungono i moduli abitativi removibili che stiamo richiedendo a gran voce da maggio, forse (ma forse) arriveranno tra 45 giorni.

Oggi invece abbiamo bisogno di roulotte, camper o container abitabili e stufe per poter assicurare una minima sopravvivenza. Visto che le nostre richieste alla Protezione Civile e al Comune non sono prese in minima considerazione chiediamo a tutti i cittadini italiani un ulteriore sforzo di solidarietà.

E abbiamo anche bisogno di non sentirci soli.

Per questo vi chiediamo di organizzare dei presidi nelle piazze delle città italiane per SABATO 24 OTTOBRE portando nel cuore delle vostre città delle tende per esprimere concretamente solidarietà a noi 6000 persone che viviamo ancora nelle tende ad oltre sei mesi dal sisma.

Un altra emergenza è cominciata oggi. Non dettata da catastrofi naturali ma dalla stessa gestione del post sisma, da chi questa gestione l’ha portata avanti sulla testa e sulla pelle delle popolazioni colpite.

Alcuni abitanti delle tendopoli sotto zero

Per donazioni e contatti:
emergenzaottobre2009@gmail.com
3391932618 – 3470343505

Written by vastesi

ottobre 19, 2009 at 2:02 PM

Pubblicato su Attualità

Tagged with ,

"Pretty and nice" al Beat Cafè

leave a comment »

PRETTY & NICE (usa)

VENERDì 16 OTTOBRE ore 22.00

BEAT CAFE’, ingresso gratuito

San Salvo Marina (CH), viale Berlinguer 69

 

Appuntamento imperdibile venerdì 16 ottobre con la prodigiosa vena retro-pop dei Pretty & Nice, una delle nuove band americane pop-rock più interessanti in circolazione.

Terra nobile quella di Boston, Massachussets, con una lunga tradizione musicale ed ecco una nuova realtà provenire proprio da lì: i Pretty & Nice.

Due album all’attivo, il secondo intitolato Get young pubblicato dalla prestigiosa Sub Pop Records, pieni zeppi di intuizioni freschissime, energia incontenibile e citazioni sorprendenti.

Partendo da orecchiabili spunti pop ed aggiungendo arrangiamenti e strutture ritmiche di chiara matrice new wave, i tre musicisti americani suonano una sorta di tributo musicale impazzito dall’energia incontenibile. Senza diventarne la somma il gruppo pesca da formazioni di culto e paragoni nobili (Costello, Devo, XTC) mantenendo un’asciutezza ed economia del suono mirabili.

 

www.prettyandnice.com

www.myspace.com/prettyandnice

—————————————————–

organizzazione e promozione:

www.myspace.com/sideshowsideshow

Per ulteriori informazioni: sideshow@hotmail.it

Written by vastesi

ottobre 14, 2009 at 5:31 PM

Pubblicato su Musica

Tagged with ,

Comunicato stampa su collegamento Vasto alla Marina

leave a comment »

Riceviamo e pubblichiamo

                                    COMUNICATO STAMPA

L’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Vasto, Nicola Del Prete, interviene sulla proposta di piano triennale delle opere pubbliche.

“Ho letto che l’amministrazione comunale, nell’ambito del piano triennale delle opere pubbliche, ha inserito una fantasiosa teleferica per unire Vasto alla Marina. Costo: 7 milioni di euro. O sù di lì. Nulla di nuovo, visto che di funicolare, a Vasto, se ne parla da decenni. Il problema è che questa proposta, irrealizzabile senza i privati per un bilancio comunale come quello nostro, rischia di far passare in secondo piano quella che è la vera priorità che l’amministrazione si era data quando ero assessore: la realizzazione di una strada di collegamento tra via Luigi Cardone, cioè zona Sant’Antonio Abate e Vasto marina. Una proposta spinta da numerosi consiglieri comunali ma ostacolata, in qualche modo, dall’attuale vice Sindaco Sputore. Mi auguro che quel suo veto “nascosto”, non diventi palese così da bloccare l’iter procedurale di questa realizzazione. Il progetto preliminare, predisposto dall’ufficio tecnico dei lavori pubblici, prevede la possibilità di collegare la zona dove insiste il supermercato Leclerc, fiancheggiando le villette di nuova costruzione con l’area retrostante la galleria della ferrovia, ai piedi di Montevecchio. Il costo presuntivo è di 2 milioni di euro. La prima annualità era prevista per il 2009 con un impegno di 1,5 milioni e gli altri 500 mila euro nel 2010. Mi auguro che la volontà dell’amministrazione comunale, ma deve essere dichiarata con la individuazione delle somme da destinare alla realizzazione dell’opera, sia quella di avviare i lavori entro il 2010, anno in cui è slittato l’inizio della sua realizzazione e nel 2011 il completamento del secondo lotto per un importo di altri 500 mila euro. Le altre ipotesi di collegare Vasto alla Marina sono fantasie su cui si può lavorare dopo aver garantito un collegamento “reale” come quello proposto dal sottoscritto quando era assessore, la vera alternativa alla Istonia”.

Vasto, lì 12.10.2009

Written by vastesi

ottobre 12, 2009 at 10:07 am