Archive for settembre 2009
Discariche abusive, il WWF invia un dossier al Sindaco
Dalle Guardie WWF riceviamo e pubblichiamo:
VASTO – La presenza di aree degradate da rifiuti abbandonati non è una novità per le periferie della cittadina vastese che è costretta ad affrontare un altro grave problema causato dal ritrovamento di rifiuti persino nei luoghi precedentemente bonificati. Più volte è stata segnalata, da diverse associazioni, l’elevata concentrazione di rifiuti, in località Zimarino, abbandonati illegalmente e disseminati lungo tutto il tratto della strada di accesso al Consorzio per la Divulgazione e la Sperimentazione delle Tecniche Irrigue (COTIR).
Le Guardie del WWF hanno inviato, nei giorni scorsi, un dossier al Sindaco Lapenna nel quale si segnalano, nel dettaglio, tipologia e natura dei rifiuti (spesso anche pericolosi come lastre di eternit contenenti amianto, materiale canceroso) e ne viene richiesta la rimozione immediata sopratutto per motivi di incolumità pubblica.
Dichiara Claudio Allegrino coordinatore delle Guardie Giurate del WWF:” il problema dell’ abbandono dei rifiuti e della realizzazione di grande e piccole discariche abusive non è purtroppo un problema della sola città di Vasto.
All’amministrazione comunale vastese va dato atto dell’impegno dimostrato con la realizzazione del grande progetto cittadino sulla raccolta differenziata che, tra gli obiettivi, ha anche quello di educare il cittadino a conferire i rifiuti soltanto nelle aree autorizzate.
Le spese per la rimozione dei rifiuti sono esorbitanti e vanno tutte a carico della collettività nel caso in cui gli autori degli abbandoni rimangono, come quasi sempre accade, sconosciuti”.
Preso atto che sugli aspetti educativi e preventivi è già stata avviata una campagna formativa, le Guardie WWF chiedono all’ amministrazione comunale di Vasto un serio e concreto intervento repressivo. La città di Vasto deve formare e rendere operativa un’ unità del Corpo di Polizia Municipale che si occupi in maniera specifica della repressione in materia di abbandono dei rifiuti.
La modalità più efficace per fermare il fenomeno delle discariche abusive è quello della sanzione. Il cittadino scorretto è infatti abituato a commettere illeciti perché nessuno lo ha mai sorpreso ad abbandonare immondizie, anche pericolose.
Il proliferare delle discariche abusive può inoltre essere un motivo valido per sperimentare supporti tecnologici quali telecamere e video-sorveglianza, tecniche sicuramente meno onerose rispetto alla rimozione e smaltimento dei rifiuti abbandonati.
Nel caso specifico di Zimarino, il WWF chiede di impedire concretamente l’accesso alla strada in oggetto, provvedendo in tempi concreti alla chiusura definitiva della stessa ai mezzi motorizzati non autorizzati. L’apposizione di divieti di accesso alla strada del Cotir di contrada Zimarino, installati di recente, non impedisce infatti ai trasgressori di abbandonare rifiuti.
Turismo, Del Prete scrive a Di Giuseppantonio
«Caro Presidente,
in qualità di ex assessore al turismo del Comune di Vasto, certo del tuo impegno assunto con il territorio che amministri per lo sviluppo del turismo, mi permetto di scriverti alcuni appunti che, se vorrai, potranno tornarti utili per completare il Piano Turismo che stai approntando con i tuoi collaboratori.Negli ultimi anni, Vasto, è stata la città che, numeri dell’Aptr alla mano, ha svolto un ruolo di traino per l’economia turistica provinciale e regionale. Le singole attività promozionali dei Comuni sono importanti per garantire un soggiorno piacevole ed articolato ai turisti, ma sono ben altre le azioni da mettere in campo.
Sulla base della positiva esperienza di Vasto, dove da tre anni è attivo un tavolo permanente sul turismo in cui sono rappresentate le diverse associazioni strettamente legate al settore turistico, ti lancio una idea: sarebbe interessante trasferire questa esperienza di Vasto alla Provincia, ampliandola e garantendo agli attori privati la partecipazione ad un livello importante di condivisione delle scelte: da questo organismo potrebbero partire le proposte di marketing di un piano che, per funzionare, deve avere la condivisione e la regia della Regione Abruzzo.
Attorno al tavolo, pubblico e privati, insieme, discutono le strategie di sviluppo, i progetti di concorrenza sul mercato, le promozioni e le azioni di penetrazione sui territori che ci offrono le giuste opportunità di potenziare il “turismo di prossimità”, assai importante per i nostri operatori turistici anche in periodi non strettamente estivi.
Nel condividere la tua necessità di integrazione per la creazione “della via verde della Costa dei Trabocchi, da realizzarsi sulle aree di risulta del vecchio tracciato ferroviario, integrato con un percorso ciclabile e pedonale, come una lunga promenade di decine di chilometri, che darà sicuramente una forte spinta qualitativa all’offerta turistica e contribuirà a centrare il nostro obiettivo”, diventa opportuno responsabilizzare i territori delegando la gestione dei servizi a quegli enti che hanno capacità di sviluppare idee e progetti.
Ti esorto a considerare Vasto, anche sulla scorta dell’esperienza maturata, un luogo dove realizzare la nuova frontiera di un turismo naturalistico d’avanguardia.
Una delle sfide che ti propongo, sapendo che potrai vincerla, è la creazione nella tua provincia, di un servizio efficace di trasporti in funzione turistica. Per visitare la provincia di Chieti che è, come hai detto, “una delle province più belle ed interessanti d’Italia, per il patrimonio naturalistico, per la ricchezza dell’offerta turistica in termini di centri storici, di beni architettonici, artistici e religiosi di assoluto livello”, hai bisogno di due cose: rendere percorribili le strade e collegare meglio il territorio con l’aeroporto di Pescara.
Caro Enrico, scusami se mi sono permesso di suggerirti alcune cose, ma il bene che nutro nei confronti della mia città, Vasto e del territorio della provincia, mi portano a slanci che seppur non richiesti, sono convinto possano aprire un confronto produttivo sullo sviluppo dell’economia più importante per il nostro futuro: il turismo.
Sinceramente grazie,
Nicola Del Prete
Vasto, lì 21.9.09
C'è sempre una prima volta…
A proposito dell’incontro di Di Giuseppantonio sulla petrolizzazione dell’Abruzzo, riceviamo e pubblichiamo.
C’è sempre una prima volta. La seconda, speriamo sia quella del Presidente Gianni Chiodi.
Muovo Senso Civico ha incontrato il Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio.
Con riferimento all’incontro che Nuovo Senso Civico ha avuto insieme ad altri aderenti alla rete Emergenza Ambiente Abruzzo con il presidente della provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio vogliamo specificare quanto segue.
“Da quando si è casualmente scoperto il destino petrolifero della Regione Abruzzo è stata la prima volta che, un autorevole rappresentante delle Istituzioni abruzzesi, ha accolto la richiesta per un incontro con rappresentanti delle numerose Associazioni e Movimenti che si battono per impedire il declassamento della nostra Regione in distretto petrolifero.
Durante la riunione di oltre due ore, svoltasi in un’atmosfera di grande cordialità e collaborazione, il Presidente della Provincia Di Giuseppantonio ha espresso le sue preoccupazioni per il permesso di ricerca al largo delle coste di Ortona richiesto dalla Vega Oil per il pozzo Elsa2 il cui processo di Valutazione di Impatto Ambientale è in fase di conclusione presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare.
Dopo avere ascoltato le ragioni dei convenuti e dei propri collaboratori il Presidente ha deciso di inviare al Ministero le osservazioni atte a fermare l’iter di concessione, creando così un precedente amministrativo e politico molto importante per il futuro non solo della Provincia ma dell’intera Regione Abruzzo.
Identica sensibilità civile ed ambientale non sembra sinora appartenere al Presidente della Regione Gianni Chiodi che definisce talebani e nullafacenti i rappresentati degli oltre 30 mila (al momento!) firmatari della petizione No All’Abruzzo del Petrolio.
Sono mesi che chiediamo un incontro senza ottenere risposta. Vogliamo ricordare come in democrazia le cose si fanno o non si fanno in base ad atti pubblici e proprio per questo motivo non possiamo accettare la sua evasiva presa di posizione sull’argomento petrolio.
Ci farebbe piacere che all’auspicato prossimo incontro con il presidente Gianni Chiodi fosse presente anche l’on. Daniele Toto, di fatto il portavoce politico degli industriali ed imprenditori abruzzesi sostenitori di uno sviluppo sostenibile solo dell’economia di pochi e come tale costituito da pozzi, raffinerie e discariche”.
Antonello Tiracchia
Presidente del Movimento
Nuovo Senso Civico
A proposito del parco eolico di Petacciato
COMUNICATO STAMPA
A proposito del parco eolico di Petacciato… ci viene da fare una domanda a tutti gli amministratori locali che si sono dichiarati contro: perché tale parco eolico dovrebbe pregiudicare il turismo del territorio .. e invece le trivellazioni petrolifere di Rospo Mare nel mare davanti a Vasto e Termoli, San Buono, Treste, Val Sinello (Hydro Drilling SPA) no?
Visto che tali amministratori sono pronti a schierarsi contro il parco eolico, e invece contro le ipotesi petrolifere non proferiscono parola.
Noi invece pensiamo che il parco eolico possa addirittura limitare l’esplorazione petrolifera in mare, perché è chiaro che tutto il mare davanti a noi è interessato da esplorazioni petrolifere, e quindi almeno lì dove sorgeranno le pale non si trivellerà… se non altro per non creare conflitti economici e di competenza tra le diverse compagnie.
FORSE E’ BENE RICORDARE A TUTTI CHE IL VERO PERICOLO PER IL NOSTRO TURISMO E’ IL PETROLIO, BENE FAREBBERO I NOSTRI AMMINISTRATORI DI OGNI LIVELLO AD ATTIVARSI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, IL PETROLIO E’ UNA DERIVA SENZA RITORNO PER I TERRITORI.
Arci vasto
Manifestazione dei precari della scuola
Riceviamo e pubblichiamo.
Lunedì 21 alle ore 17.00 auditorium Polo tecnico Provincia di Chieti in Via Nicolini manifestazione dei precari della scuola (CIP, MICOSAP…..) e delle sigle sindacali con l’ex ministro alla pubblica istruzione ON. BEPPE FIORONI.
emittenti televisive e testate giornalistiche sono caldamente invitate a parteciparedott.ssa Anna Paola Sabatini
(coordinatrice ‘No scuola tagliaprecari’)
Croce Rossa vastese, appuntamenti e iniziative per il nuovo anno sociale
Dopo la pausa estiva, la Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Vasto riprende le sue attività nei diversi settori in cui si articola il suo impegno sociale.
Il 19 settembre, in occasione del Premio Nazionale Histonium della città di Vasto, giunto alla sua XXVI edizione, l’associazione riceverà un importante riconoscimento, l’Histonium d’Oro della Solidarietà, per l’impegno profuso a favore delle popolazioni terremotate. Il Premio sarà consegnato alla Presidente regionale Maria Teresa Letta nel corso della cerimonia di consegne, che avrà luogo presso il Liceo scientifico Mattioli di Vasto alle ore 16,30 del suddetto giorno.
“Questo premio è particolarmente meritato – afferma la Presidente del Comitato vastese, Maria Luisa Del Forno Ciufici – Abbiamo lavorato ininterrottamente, nei mesi che hanno seguito il terribile sisma dell’Aquila, per smistare i tanti prodotti alimentari, di vestiario e per la pulizia inviati in grande quantità dalla popolazione solidale nelle nostre sedi; ma anche per l’assistenza agli sfollati che hanno trovato ospitalità, circa 800, in varie strutture del nostro territorio. Proprio a fine agosto gli ultimi terremotati, ospiti nella nostra città, sono partiti per fare ritorno nella propria zona, e dunque il nostro impegno in questo senso si è concluso. Continueremo tuttavia ad effettuare delle saltuarie raccolte di fondi, ed una è già in programma per la fine dell’anno, in occasione di una cena sociale”
Nei primi giorni di settembre è ripresa anche l’attività del Comitato Femminile, che opera principalmente a favore delle famiglie in difficoltà e degli immigrati del territorio, per i quali viene regolarmente aperto uno sportello per la distribuzione di viveri, vestiario e altri beni di consumo nelle giornate di lunedì (dalle 10 alle 12) e giovedì (dalle 16,30 alle 18,30), presso la sede dell’associazione, in via Aragona 51 a Vasto.
Nel mese di ottobre partiranno i corsi formativi per aspiranti collaboratori CRI. Il corso per Volontari del Soccorso prepara per diverse attività, quali il servizio di trasporto infermi, il pronto soccorso, il primo soccorso, svariate attività socio assistenziali, educazione sanitaria, protezione civile, ed è strutturato in moduli. Una prima parte informativa verte sulle attività istituzionali della Cri, una seconda parte teorico-pratica è costituita dal corso B.E.P.S.(Brevetto Europeo di Primo Soccorso) che fornisce nozioni di anatomia, fisiologia e patologia, rianimazione cardiopolmonare e prevede un tirocinio di alcune ore. Una volta frequentato il corso base è poi possibile specializzarsi con corsi successivi nei vari settori di attività. Per la parte sanitaria le specializzazioni previste sono due: Operatore Trasporto Infermi e Operatore per il Soccorso e l’Emergenza Sanitaria. Le sedi presso cui il corso sarà attivato son: Vasto, Castiglione Messer Marino e San Salvo, quest’ultima di recente costituzione , con 32 iscritti ed un neoispettore, Enzo De Luca.
Il corso per Pionieri, rivolto a ragazzi dai 14 ai 25 anni, dura circa tre mesi e si articola in varie discipline: diritto internazionale umanitario, educazione alla Salute, Protezione civile, supporto alle persone vulnerabili e primo Soccorso. Al termine del corso si sostiene un esame e, in seguito, un periodo di tirocinio teorico-pratico di tre mesi. Il corso sarà attivato nelle due sedi di Casalbordino e Vasto.
Un altro importante appuntamento di ottobre, ancora in data da destinarsi, è il Convegno sulle vaccinazioni contro il Papilloma virus, che si terrà nella ridente cittadina di San Salvo. La Presidente regionale, Maria Teresa Letta, insieme al dott. Biondelli, del reparto di ginecologia del San Pio di Vasto, fornirà un quadro riepilogativo della situazione abruzzese in relazione all’importante iniziativa intrapresa dall’associazione su scala nazionale: il vaccino contro il virus responsabile dei tumori al collo dell’utero, somministrato alle ragazze di età compresa fra i 13 e i 18 anni.
Per informazioni: sede Comitato Locale di Vasto, via Aragona 51, tel. 0873/363300; fax 364487; e.mail: cl.vasto@cri.it
Onna, red carpet sui cadaveri
Dall’ARCI riceviamo:
dal sito
http://antefatto.ilcannocchiale.it/
Red carpet sui cadaveri
15 settembre 2009
Il miglior presidente del Consiglio che l’Italia abbia mai avuto negli ultimi 150 anni va ripetendo in giro che la consegna di 47 chalet a 200 dei trentamila sfollati per il terremoto d’Abruzzo dopo appena 162 giorni rappresenta “il cantiere più grande del mondo”, nonché l’opera di ricostruzione più rapida e imponente della storia dell’umanità. Anche meglio della muraglia cinese e della piramide di Cheope. Non parliamo poi della bonifica delle paludi pontine e della battaglia del grano, che gli fanno un baffo.A tenergli bordone c’è l’eccellentissimo Guido Bertolaso, il gran ciambellano della Protezione Civile nonché “uomo della Provvidenza” che tutto il mondo ci invidia perché senza di lui non sapremmo proprio come fare: anche lui si loda e si imbroda a proposito della ricostruzione più rapida e imponente eccetera. La stampa al seguito registra e rilancia. Peccato che non sia più in vita Indro Montanelli, che dopo il terribile sisma del 1980 in Campania e Basilicata, raccolse tra i lettori del suo Giornale (quello vero, non la tetra parodia oggi in edicola) un bel po’ di quattrini e consegnò ai terremotati di Castelnuovo di Conza un intero villaggio di nuove case, il “Villaggio Il Giornale”, inaugurato insieme all’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini 170 giorni dopo il sisma. Cioè soli 8 giorni dopo l’attuale ricostruzione più imponente e più rapida eccetera.
Ma ci fu anche chi arrivò molto prima: lo staff di Giuseppe Zamberletti, democristiano lombardo concreto ed efficiente, che senza essere sottosegretario a nulla, ma in veste di commissario straordinario di governo, mise a frutto l’esperienza maturata nel 1976 in Friuli e riuscì a consegnare 150 chalet (identici ai 45 inaugurati ieri dal premier, anche se a pagarli è stata la provincia autonoma di Trento, governata da Lorenzo Dellai, centrosinistra) alla popolazione di Ariano Irpino, che aveva appena pianto 300 morti, riuscendo a seppellirli solo tre settimane dopo. Quando avvenne la consegna? Qualcuno, sentita la premiata ditta B&B, nel senso di Berlusconi & Bertolaso, dirà: sicuramente non prima di 170 giorni, altrimenti gli annunci del presidente del Consiglio e del capo della Protezione civile sarebbero nient’altro che balle. E i giornali che le registrano senza batter ciglio sarebbero nient’altro che uffici stampa. Bene, tenetevi forte: Zamberletti consegnò ad Ariano i primi prefabbricati appena 60 giorni dopo il terremoto e le 150 casette con giardino dopo soli 122 giorni, dando un tetto permanente a 450 persone: la metà dei superstiti. Cioè impiegò ben 40 giorni in meno della ricostruzione più imponente e rapida eccetera, per fare il triplo del migliore presidente del Consiglio degli ultimi 150 e del capo della Protezione civile che tutto il mondo ci invidia.
Con tre lievissime differenze, fra il 1980 e oggi. Primo: il terremoto in Campania e Lucania si estese per quasi due regioni intere, fece 3 mila morti (10 volte quelli d’Abruzzo), 9 mila feriti e 300 mila sfollati. Secondo: all’epoca la Protezione civile non esisteva: i soccorsi erano coordinati dalla radio della Rai, con le telefonate in diretta degli amministratori e dei cittadini. Terzo: scalcinata fin che si vuole, l’Italia era ancora una democrazia. E anche il politico più infame avrebbe esitato un po’, prima di pavoneggiarsi a favore di telecamera su un red carpet di cadaveri.
Il grande bluff di Berlusconi e Vespa
Dall’ARCI riceviamo:
Spegni “Porta a Porta” e accendi una candela per la libertà di stampa
DOMANI SERA (stasera ndr) A PARTIRE DALLE 21 ANDRA’ IN ONDA LA PUNTATA SPOT DI PORTA A PORTA IN CUI SILVIO BERLUSCONI “CONSEGNERA'” LE CASE AGLI ABITANTI DI ONNA. DALLE 21 ALLE 24 SPEGNI RAIUNO E ACCENDI UNA CANDELA SULLA TUA FINESTRA O SUL TUO BALCONE A DIFESA DELLA LIBERTA’ DI STAMPA
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IL GRANDE BLUFF DI BERLUSCONI E VESPA
Chi si muove e cosa c’è dietro la puntata di Porta a Porta di domani. Chi l’ha ideata e perché?
Da Publitalia ad Antonio Marano, da Vespa a Berlusconi, tutti i retroscena del più grande bluff dell’Italia televisiva…E’ vero, domani il governo “consegnerà ” le case ai terremotati.
Le consegnerà in diretta tv, solennemente, nel Vespasiano più¹ famoso d’Italia -“Porta a Porta”- dove andrà in scena, per l’occasione, il solito bluff di Berlusconi che, così, potrà dire di aver mantenuto l’ennesimo impegno.
Un grande bluff appunto, poiché, come tutti sanno e soprattutto gli aquilani, Berlusconi consegnerà case – quelle di Onna, unico comune che ha ottenuto una deroga al piano c.a.s.e. tanto sbandierato dal governo – che in realtà sono state donate dalla Provincia di Trento.
Case non sue (del governo) insomma. Come non sua (del governo) è la scuola costruita con la sottoscrizione di “Porta a Porta” (che guarda caso verrà inaugurata domani) su cui si spargeranno fiumi di retorica. E come non sue (del governo) sono i prefabbricati di San Demetrio nei Vestini consegnati il 22 agosto e donati dal Trentino.
Da notare che il 22 agosto, a San Demetrio nei Vestini, non era presente nessun membro del governo ma soltanto un esponente della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis. Sì, perché il 22 agosto gli italiani sono al mare e il ritorno mediatico della messinscena sarebbe stato minimo rispetto al gran fragore che gli effetti speciali sapranno garantire domani, su Rai1, a settembre inoltrato.
Certo, tutto questo ha un costo e lascia tanti cadaveri lungo la strada. Come quello di Ballarò, sacrificato sull’altare della grande mistificazione, di un’operazione pianificata già all’indomani del G8 e in ogni minimo dettaglio dalle teste d’uovo di Publitalia e da Antonio Marano, vicedirettore generale, secondo cui lo spottone di domani serve a “valorizzare un momento importante per il Paese”.
Che poi Floris non sia d’accordo e che consideri la cancellazione di Ballarò un atto immotivato” poco importa. E non importano nemmeno le rimostranze di Ruffini, direttore di RaiTre: “Mi spiace per la Rai non essere stato ascoltato”.
E mentre per il 19 settembre, la Federazione nazionale della Stampa, convoca tutti a Roma per manifestare a difesa della libertà di stampa, ossia dell’articolo 21 della Costituzione; e mentre piovono adesioni – oltre 300.000- a sostegno della petizione di Repubblica; e mentre la stampa internazionale denuncia giorno dopo giorno la condizione di asfissia che vive la democrazia in Italia, Berlusconi e Vespa domani daranno vita al loro gioco più sporco e pericoloso. Già , perché i rischi ci sono e gli italiani potrebbero accorgersi del grande bluff, del tentativo di giocare sulla pelle degli aquilani e, perdi più, oltraggiando la memoria delle vittime del terremoto.
Ma come si dice: lo spettacolo deve continuare.
Contro la violenza sulle donne bisogna ripartire dalla formazione
di Anna Paola Sabatini
Dirigente Provinciale Partito Democratico
e promotrice appello nazionale PD contro la violenza sulle donne
Nell’ambito del panorama nazionale tanti sono anche in provincia di Chieti gli episodi di violenza verso le donne, e soprattutto troppi sono quelli tra questi che non arrivano agli albori delle cronache lasciando così immaginare una realtà diversa da quella che è.
Di fronte a questo panorama così duro non si può più tacere e soprattutto non ci si può più limitare ad offrire servizi che pur necessari agiscono, però, solo sul dopo-evento come i numerosi centri di consulenza e ascolto che stanno nascendo anche sul nostro territorio.
L’unica e la più efficace strategia da perseguire si mostra oggi, invece, quella dell’educazione che si deve necessariamente andare ad inserire in quella più ampia che è quella della prevenzione.
La tematica della violenza sulle donne per una efficace gestione va infatti inserita in quella più ampia delle intolleranze verso la diversità che a causa dei fenomeni immigrativi caratterizzano sempre più anche la nostra società; oltre a ciò va poi considerato che nel campo specifico vediamo aggiungersi un assurdo e anacronistico processo di ritorno ai generi (maschile e femminile) e di mercificazione del corpo femminile.
Paradossalmente, infatti, nello stesso momento in cui dopo tante battaglie e fra tante difficoltà le donne vanno affermandosi in molti campi prima riservati ai soli uomini accade che i mass media continuano invece a trasmettere quasi esclusivamente modelli femminili ormai sorpassati che ripropongono forzatamente uno stereotipo di donna in cui l’apparenza fisica è tutto e il ruolo subalterno all’uomo è l’unico che possano avere.
Di fronte a tutto ciò con grande disorientamento uomini già fortemente disagio a causa dell’emergere crescente nella realtà quotidiana di forti identità femminili -a cui molti non sono ancora preparati- reagiscono aggressivamente confidando purtroppo anche nel fatto che molte delle roccaforti del potere politico ed economico restano tuttora saldamente nelle loro mani.
È evidente che di fronte ad un’analisi quantomeno sociologica di questo tipo, uno degli strumenti più efficaci ed oggi quanto mai necessari si dimostra essere proprio quello dell’orientamento culturale e quindi dell’educazione sin dall’età più tenera.
Richieste dimissioni sindaco di Frisa
Riceviamo e pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA
Frisa – Ch 4 settembre 2009
Il Gruppo di Opposizione nel Consiglio Comunale chiede le dimissioni del Sindaco Rocco Di Battista
Il Comune di Frisa, in controtendenza mondiale, invece di fare la “Festa degli Alberi” fa la “Festa agli Alberi”!
Nei giorni scorsi gli operai del comune, armati di motoseghe e accette, hanno tagliato alcuni dei tigli più caratteristici del Viale della Madonna.
Questi alberi furono piantati più di 60 anni fa per rendere più confortevole e piacevole il paese.
Il Sindaco Rocco Di Battista ha invece deciso unilateralmente che gli alberi sono un danno per la collettività!
Il Gruppo Consiliare Frisa Cambia si chiede: “Dove è la sensibilità, il senso civico e l’impegno per migliorare la qualità della vita della propria cittadinanza?”
L’Amministrazione Comunale dovrebbe tutelare il verde pubblico ponendosi così come esempio ai propri cittadini.
Solo per validi motivi inerenti l’incolumità e la salute pubblica si può procedere al taglio di alberi che nel corso di oltre 60 anni sono diventati patrimonio della collettività!
Visto che nel caso dei tigli di Viale della Madonna non vi era nessun valido motivo che potesse giustificare il loro taglio, l’Amministrazione Comunale di Frisa ha praticamente compiuto un atto vandalico.
I cittadini di Frisa – senza nessuna distinzione politica – sono indignati e chiedono conto al Sindaco Rocco Di Battista della sua decisione perché quanto accaduto non è che l’ultimo di una lunga serie di episodi che rivelano una condotta in contrasto con i criteri di trasparenza e partecipazione che sono alla base della democrazia.”
PER AVERE DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA O PER QUALSIASI ALTRA INFORMAZIONE CONTATTATE
Alessandro Lanci
Gruppo Consiliare FRISA CAMBIA
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