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Archive for aprile 2009

Dal terremoto una lezione per il futuro

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Riceviamo e pubblichiamo.

Comunicato congiunto Comitato Natura Verde-Impronte

Dal terremoto una grande lezione per il futuro prossimo

Di fronte a quella espressione di vuoto stampata sui volti dignitosi degli aquilani che si aggirano per le strade di Giulianova parlare di qualsiasi altra cosa potrebbe suonare offensivo nei confronti del loro dolore.

Tuttavia siamo certi che si farebbe loro un torto ancor più grande se non si ricordasse che si sarebbero potute salvare molte vite umane se a L’Aquila gli edifici fossero stati costruiti secondo scienza e coscienza. E’ forse un caso che sia il Santo Padre sia il Capo dello Stato, toccati dal dolore degli aquilani, abbiano ribadito la necessità di un serio esame di coscienza collettivo affinché –citiamo alla lettera Benedetto XVI- il livello delle responsabilità non venga mai meno?

Noi invochiamo lo stesso principio nella scelta che ad qui a breve si dovrà compiere rispetto alla travagliata vicenda della petrolizzazione della nostra regione affinché un domani nessuno possa piangere anche una sola vita spezzata dagli effetti devastanti ed irreversibili che l’idrogeno solforato, legato alla lavorazione del greggio, è in grado di produrre sulla salute dell’uomo.
Tornando poi ai fatti tragici degli scorsi giorni, auspichiamo che la classe politica tenga conto anche di quanto accertato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che così si esprime a proposito di un’altra area pesantemente interessata dagli insediamenti petroliferi, la Val d’Agri: “La Val d’Agri è una delle aree italiane a maggiore potenziale sismogenetico. Il recente sviluppo urbanistico, in particolare nella parte alta della valle (Villa d’Agri, Viggiano), e la presenza di infrastrutture legate all’attività di estrazione e raffinazione di idrocarburi, contribuiscono ad accrescere il rischio sismico dell’area, che è già stata colpita da un terremoto distruttivo nel 1857”.

DAL PRESENTE, INVECE, NUOVE OMBRE SUL FUTURO DELL’ABRUZZO Gli occhi e le menti di mezzo mondo sono oggi puntati sulla nostra regione eppure tutto questo potrebbe non bastare per scoraggiare le mire delle compagnie minerarie che guardano con grande interesse all’Abruzzo per sviluppare il loro business.

A queste si è aggiunta di recente anche l’americana FOREST CMI, interamente controllata dalla FOREST OIL CORPORATION di Denver, che vanta significative presenze nel Chetino già dal 2007 e che il 24 febbraio scorso ha presentato istanza per estrarre idrocarburi (gas) all’interno di un’area estesa 35 kmq. divisa tra i Comuni di Archi, Bomba, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa e Colledimezzo, e non lontana dal lago di Bomba dove tra pochi mesi si disputeranno le gare di canottaggio dei Giochi del Mediterraneo.
La concessione richiesta è la “Colle Santo” ed è ubicata all’interno del permesso di ricerca “Monte Pallano, conferito dal Ministero dello Sviluppo Economico il 13 febbraio 2004 dopo l’esame della V.I.A. effettuato dalla Regione Abruzzo il 28 ottobre 2003.

Da segnalare una seconda circostanza, del cui legame con la richiesta presentata dalla Forest non siamo certi: nel 2009 un’importante società di ricerca, la Cesi Ricerche S.p.a., ha curato la valutazione della documentazione relativa al progetto di messa in produzione del campo a gas Monte Pallano (ex Bomba) sottostante alla diga e all’invaso artificiale Bomba.

Si ricorda che parte della comunità scientifica internazionale associa all’estrazione del gas metano l’innesco del fenomeno della “subsidenza”, cioè dell’abbassamento del suolo, diffuso soprattutto nel Golfo di Venezia e nel Polesine dove, dal 1951 al 1963, il terreno si abbassò di 3 metri, favorendo ben 35 inondazioni lungo il delta del Po.

f.to
Comitato Natura Verde– Nino Di Bucchianico
Impronte– Enrico Gagliano

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aprile 30, 2009 at 9:27 am

1° maggio di solidarietà a L'Aquila

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Da http://www.campocoppito.net

primomaggio.jpeg Solidarietà per L’Aquila in questa inziativa, promossa dalla CGIL Abruzzo, che verrà realizzata all’interno del Campo di Murata Gigotti a Coppito.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità assolutamente gratuita di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione: artisti, organizzazione, attrezzature tutto a titolo gratuito.

Per questo si ringraziano: Events 365, Teatro Service, Black Service, L’Aquila in festa e tutti i gruppi e gli artisti che saranno presenti alle due serate e tutti quelli che – pur non potendo partecipare – hanno dato la loro disponibilità a prestare gratuitamente la propria collaborazione artistica in futuro.

Vogliamo ricordare tutti coloro che fino ad oggi hanno risposto all’invito della CGIL Abruzzo: Andrea Mingardi, Modena City Ramblers, Ariacorte, Su’d’est, Tammurria, Tamburellisti di Torre Paduli, Arakne Mediterranea, Tarrumba, Canzoniere Grecanico, Idrusa, Anemamè, Allabua, Uccio Aloisi, Discanto.

Si inizia giovedì 30 aprile alle 16:00 e si alterneranno sul palco: Yelly African Ndiguel & Ratablò, da anni il gruppo lavora a L’Aquila in collaborazione con il Laboratorio Coreografico Yejè e il corso di danza di Antonella Gentile proponendo uno spettacolo allegro e coinvolgente: uno straordinario incontro con l’Africa attraverso la danza, la musica e la cultura di etnia Wolof al confine fra tradizione e spiritualità. Assieme al gruppo di tradizione popolare abruzzese dei Ratablò presenteranno un progetto d’incontro fra musica e danza veramente particolare ed originale.

B.I.O. baobab international orchestra, unica nel suo genere perché coniuga in maniera comunicativa e originale la musica contemporanea d’arte con la musica etnica di derivazione mediterranea, sub sahariana e indiana. Riunisce strumentisti di valore ed esperienza in modo funzionale al progetto, provenienti da diversi paesi. Train de Vie, oltre ai brani propri i TdV presentano una serie di cover di artisti nazionali (Finardi Vecchioni,Battiato) e internazionali (Inti Illimani, e altri brani strumentali etnici), con una parte di spettacolo dedicata al grande Fabrizio de André in occasione del decennale della sua scomparsa.

Si prosegue il 1° Maggio dalle ore 15.00 con: Crifiu, la band è alle prese con un tour nazionale che sta portando in giro uno spettacolo impetuoso ed originale dal forte impatto sonoro e in una travolgente miscela di rock, elettronica, dub, drum&bass e melodie mediterranee con brani tratti dall’ultimo lavoro discografico TRA TERRA E MARE (EW/VENUS) (feat. MODENA CITY RAMBLERS, THE-GANG, FOLKABBESTIA, MASCARIMIRI’) e nuove canzoni che ben rappresentano l’identità del gruppo, inedita e personale, potente ed evocativa.

Kamafei, con questo progetto ci portano ad innovazioni vicine alla musica attuale quale dub e reggae, ed inoltre ad avvicinarci a sonorità fisicamente lontane ma vicine come pensiero e stile.(vedi flamenco e musica araba). Kamafei ripropone etnomusica “dal” Salento, canti d’amore e brani originali in lingua salentina per conservarne la memoria e la musicalità.

Terranima, nascono dall’incontro di musicisti professionisti i quali, spinti dalla passione di riscoprire la musica popolare del Gargano, incidono nel 2000 un cd intitolato “La Tarantolata”, distribuito dalla Etnoworld. Questo lavoro è il frutto di svariate esperienze musicali da cui i musicisti provengono in cui la musica popolare assume un carattere armonicamente elaborato, di immediato impatto nell’ascolto.

Manekà, il gruppo nasce circa sei anni fa e si afferma nel salento diventando sin da subito uno dei nomi più importanti nell’ambito della musica popolare salentina testimoniato dalla straordinaria partecipazione alla NOTTE DELLA TARANTA di Melpignano.

I Pizzica Salentina, nati nell’inverno del 2000 come gruppo di riproposta della musica popolare salentina, dopo numerosi concerti in giro per l’Italia a far saltare intere piazze, oggi i PIZZICA SALENTINA, si presentano in una veste totalmente diversa, ma con lo stesso obiettivo di sempre: far ballare e divertire in nome della loro magica terra..il SALENTO.

Mal&PPeggio, la band aquilana è composta da professionisti diplomati in conservatorio in jazz ed ancora studenti in accademie musicali private. Il gruppo è composto da voce, chitarra acustica, basso, batteria e sax. Andrea ”DeDo” De Dominicis, Andrea “Lupin” Rossi, Andrea Reali, Luca “Zuru” Taralli, Damiano “ Matrix” Notarpasquale. I cinque accomunati dalla passione per la musica e provenienti da contesti musicali molto variegati hanno dato vita ad un suono nuovo e particolare, gli addetti ai lavori lo chiamano Happy Music. L’idea è quella di “accorciare” le distanze tra il pubblico ed i musicisti, distanze sia fisiche che acustiche, grazie ai suoni più caldi provenienti dal mondo “unplugged” che aiutano a creare complicità tra chi suona e chi ascolta. Sono proprio gli spettatori che, ascoltando un suono più “naturale”, quale quello di una chitarra acustica, partecipano, inconsapevolmente, alla buona riuscita di una serata!

Conduttore e presentatore d’eccezione della serata: ‘Nduccio.

Durante le due giornate molto probabilmente saranno ospiti d’eccezione ed improvvisi: Ascanio Celestini, Marlene Kuntz ed altri artisti che hanno dato la loro disponibilità a partecipare all’evento.

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aprile 29, 2009 at 12:03 PM

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1° maggio con "The Mojomatics"

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Sideshow Sideshow segnala:

THE MOJOMATICS
VENERDì 1 MAGGIO, ore 22.30, BAR IN PIAZZA, Piazza Rossetti, Vasto (CH)
INGRESSO GRATUITO

Duo (Majomatt: chitarra, voce e armonica. Davmatic: batteria, percussioni) dedito al culto della musica delle radici – blues, country, folk – e Sixties – Stones, Kinks, Beatles -, sono una band con una grande esperienza live frutto di centinaia di concerti in Italia ed in Europa. I loro dischi hanno ricevuto un’ottima accoglienza dalle riviste specializzate di mezzo mondo. Il loro percorso musicale riparte da dove si sono fermati i grandi del passato, con una freschezza ed una sensibilità pop irresistibile, degna dei White Stripes. Sono reduci da un tour intensivo in cui hanno suonato, tra l’altro, con The Hives.

Recensione di Mario Ruggeri su ROCKERILLA:

Due ragazzi. Due: il numero del blues. My and my guitar diceva Robert Johnson. Matt e Dave partono da lì. Blues e alcool. Elettricità e suono dal profondo della terra. Sudore e cuore. Dagli anni ’20 ad oggi, passando per i sixties. Matt e Dave suonano come se non ci fosse più un domani. L’urgenza degli Stones, dei Kinks, di Muddy Waters, degli Yardbirds, del folk di Dylan, del punk e del blues. “A Sweet Mama Gonna Hoodoo Me” nel suo genere è un capolavoro.
Dovreste crederci. In giro per il mondo lo dicono tutti. Lo dicono i ripetuti tour europei che hanno registrano sempre il tutto esaurito ovunque. Lo dice l’infinita serie di date in Italia. Lo dice la gente che esce dai loro concerti. Lo dice il fatto che i loro singoli e il loro debutto su Alien Snatch, vendono e mietono successo ovunque. E ne stanno uscendo altri, pronti a distruggere il mondo del rock. Perché il rock, quello vero, cerca ancora verità. Matt e Dave si siedono e suonano il loro “bad Mojo Stomp”, come se John Lee Hooker e gli Shadows of Knight fossero lì con loro. Lo dice il piatto quando macina i solchi del loro primo disco. Che dovete avere. Chi lo dice? Lo dico io: sono lo spirito del blues e del rock ‘n’ roll. E vedo i miei nipotini crescere molto bene.

www.mojomatics.com
www.myspace.com/themojomatics

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aprile 29, 2009 at 11:57 am

1° maggio Live for L'Aquila ad Atessa

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Riceviamo da Angelo Marrocco:

Rotaract Club Atessa, Pirk, Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti, Atessa Rugby con il patrocinio dell’ Amministrazione Comunale di Atessa presentano: “Primo Maggio Live for L’Aquila”.

Concerto a favore delle popolazioni colpite dal sisma, in programma il 1 Maggio 2009 dalle ore 15 in poi in piazza Oberdan ad Atessa (CH).

La manifestazione totalmente GRATUITA vedrà la partecipazione di numerosi gruppi del panorama regionale.

In particolar modo del gruppo vastese La Differenza, il gruppo di reggae abruzzese Animamè, il nuovo ed emergente “Management del dolore post operatorio” vincitori del premio Italia Wave Band 2009, le “Illusioni sonore” da Teramo, “The Aperitavitis” cover della famosa band di Elio e le Storie Tese, e tanti altri.

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aprile 29, 2009 at 10:09 am

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Flovetro manifesta per la sopravvivenza

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Riceviamo e pubblichiamo.

Flovetro manifesta per la sopravvivenza
Mercoledì 29 Aprile quattro ore di sciopero con presidio dei cancelli.

La Flovetro, nella sua sede in San Salvo, dal 1976 si occupa della produzione di vetro piano per i mercati automotive e edilizia, gestita in comproprietà dalla Saint-Gobain e dalla Pilkington. Sono 110 i lavoratori in forze allo stabilimento e 25 sono coinvolti con le ditte esterne. Sono diciotto, almeno per ora, le settimane di cassa integrazione guadagni richieste dalla Flovetro per il 2009, alcune già fatte, altre da fare.

Lo scorso anno, dopo quasi un decennio di incertezze, l’azienda ha dato forti segnali di continuità con la ricostruzione del forno di fusione; un investimento multi milionario che avrebbe dovuto garantire un solido futuro. A pochi mesi da questa titanica impresa, si nutrono forti preoccupazioni sulla continuità produttiva dello stabilimento di San Salvo.

La Saint-Gobain, multinazionale francese con importanti quote di mercato nel settore vetro, sta chiudendo o ridimensionando tutti i suoi siti produttivi nel territorio italiano. A Savigliano (CN) la Sekurit chiude i battenti e lascia a casa quasi 300 persone fra diretti e indotto. Grossa riduzione di personale alla Euroveder di Cervasca (CN) con altri 143 esuberi. Dimezzamento dello stabilimento principale di Pisa, con la chiusura dei reparti “stampato” e specchi, lo spegnimento del forno e il fermo della linea float per almeno un anno, senza ancora alcuna garanzia di ripartenza. In un quadro complessivo sono già quasi 500 i lavoratori Saint-Gobain con il foglio di via pronto, distribuiti tra i contratti a tempo indeterminato, gli interinali, le ditte esterne direttamente collegate e l’indotto, che ha già subito grosse batoste sin dall’inizio di questa follia, sin da quando tutti hanno iniziato la riduzione dei costi.

I sindacati di categoria hanno definito “irricevibile” un piano industriale fatto di lacrime e sangue dei lavoratori; Mercoledì 29 Aprile dichiarate quattro ore di sciopero nazionale per tutti i dipendenti Saint-Gobain, con manifestazione a Milano davanti alla sede dell’azienda francese. Le Segreterie Nazionali FILCEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILCEM-UIL hanno richiesto un incontro urgente presso il Ministero Sviluppo Economico sulla gravissima situazione nazionale.
Le sorti della Flovetro saranno decise, probabilmente, nell’incontro tra la Saint-Gobain, la Pilkington e i sindacati di categoria previsto per il prossimo 11 Maggio a San Salvo.

I lavoratori Flovetro sciopereranno nelle ultime quattro ore di ogni turno e manifesteranno dalle 8.30 di Mercoledì 29 Aprile con presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di San Salvo.

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aprile 28, 2009 at 12:38 PM

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Il comune di Vasto non rispetta la legge sui servizi pubblici locali

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Riceviamo da “Porta Nuova” il seguente comunicato stampa:

Associazione civica Porta Nuova – Vasto
http://www.portanuovavasto.altervista.org

COMUNICATO STAMPA 25 Aprile ’09

IL COMUNE DI VASTO NON RISPETTA LA LEGGE SUI SERVIZI PUBBLICI LOCALI. Ma tutti fanno finta di niente. Il caso della raccolta differenziata.

1. Troppi interessi. Troppi interessi in gioco. E su tutti l’interesse comune a non pestarsi vicendevolmente i piedi. Parte così, come sempre per le cose che contano, nel completo silenzio della minoranza; e stavolta con il consenso attivo di alcune tra le principali associazioni cittadine, un’operazione in sé buona meritevole e attesa, per la quale noi per primi ci siamo da tempo battuti: la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Ma parte male.

2. Una questione di crescita civile. La raccolta differenziata domiciliare, va da sé, richiede la partecipazione attiva dei cittadini. Ad essi occorre spiegare come si fa, ed è quanto in questi giorni il Comune va facendo; ma bisogna anche convincerli a farlo. Il che, in definitiva, non si ottiene se la gestione del servizio non è credibile e condivisa: per questo c’è bisogno di trasparenza, partecipazione, rispetto della legge. Ciò che per l’appunto manca in Italia, e segnatamente nel meridione.

3. A Vasto è il Comune che per primo non rispetta la legge sui servizi pubblici locali, e proprio in tema di trasparenza e partecipazione. La Legge Regionale 5 agosto 2004, n. 23 – Norme sui servizi pubblici locali a rilevanza economica- (sulla scorta di un’abbondante produzione legislativa nazionale ed europea) agli Artt. 10 e 11 prevede l’obbligo per i gestori di dotarsi di due distinti istituti:

a. La Carta dei Servizi, un documento con cui il gestore garantisce per iscritto ai cittadini e agli utenti le proprie prestazioni minime, indica le modalità di verifica delle stesse, prevede –nel caso in cui non siano rispettate- le procedure di reclamo e di rimborso.
b. La Consulta di Gestione, un organismo composto, oltre che dal gestore, dai rappresentanti delle associazioni degli utenti, ambientaliste etc., volto alla definizione dei contenuti dei contratti di servizio, e al relativo controllo.

Nulla di speciale, si dirà. Infatti, altrove questi sono istituti applicati senza colpo ferire. A Vasto no.

4. I servizi pubblici locali, a Vasto, sono da decenni dominio incontrastato dei partiti: i cittadini non ne hanno parte alcuna. Non manca solo la Carta dei Servizi…Si provi a cercare, sul sito del Comune, il contratto di servizio (vale a dire il documento fondamentale istitutivo del servizio) non solo della Pulchra Ambiente, ma di uno qualunque dei servizi pubblici locali: non c’è, non se ne trova neanche uno. Così i cittadini possono lamentarsi, protestare…; ma sempre senza cognizione dei propri diritti (e dei relativi doveri). In compenso, da sempre i CdA delle società pubbliche o partecipate locali sono feudo dei partiti, e le loro indennità la gabella feudale che la società civile deve pagare loro. Attualmente i due membri di nomina partitica nel CdA della Pulchra ci costano insieme, al netto, 20.520 euro annui.

5. L’applicazione della legge 23/04 è l’unica condizione che avevamo posto all’Amministrazione Comunale –nella persona dell’assessore Marchesani- per la nostra collaborazione all’avvio di questa campagna per la raccolta differenziata. Si noti che la stessa persona, nel lontano Aprile 2007, si era con noi espressamente impegnata in questo senso (si legga sul nostro sito il relativo comunicato). Dopo quasi due anni, ci sarebbe bastata anche una promessa per il futuro, purché entro termini certi. Ci sembrava di essere stati ragionevoli.

La risposta è stata negativa. La risposta è stata negativa anche dagli amici delle altre associazioni (ARCI, Legambiente, WWF) con cui tante battaglie abbiamo in passato condiviso, cui avevamo chiesto solidarietà e appoggio. Hanno prevalso evidentemente altri interessi e altre considerazioni.

6. C’è sempre tempo per rimediare, questo è sicuro. Intanto la situazione è la seguente: l’Amministrazione Comunale si rifiuta di applicare la legge sui servizi pubblici locali, le associazioni ambientaliste fanno finta di non aver sentito, l’opposizione si guarda bene (come ha sempre fatto in passato) dal sollevare la questione. Complimenti…


» Scarica il comunicato originale

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aprile 25, 2009 at 1:40 PM

Tu chiamale se vuoi "Fatalità"

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Riceviamo dall’associazione IMPRONTE:

TU CHIAMALE SE VUOI “FATALITA’”

Nella nostra amata lingua la parola fatalità ha un significato ben preciso: avvenimento dovuto al caso, sorte avversa.

In qualche commento pubblicato qua e là sulla stampa a proposito della sequenza terremoto-alluvione che ha investito l’Abruzzo abbiamo colto un fatalismo che ci è parso francamente fuori luogo. Così giovedì scorso dalle colonne di pagina 45 di un noto quotidiano: “A questo punto non resta che aspettare la visita del Papa e sperare nella benedizione che darà alla popolazione abruzzese. Dopo il sisma del 6 aprile, l’esondazione del fiume Tordino ieri ha seminato nuovo panico nel teramano, soprattutto lungo la costa, dove la gente ha vissuto e pagato sulla propria pelle in passato il prezzo di diverse alluvioni”.

Parole pesanti che fanno male più del piombo e difficili da mandar giù perché al danno aggiungono ulteriore danno costituto da una rappresentazione delle cause di quei fatti molto lontana dalla realtà.

Fiumi di acqua e fango a Tortoreto nell’ottobre del 2006, con danni ingenti a famiglie ed imprese; rischio alluvione a Pineto già lo scorso novembre a causa dell’ennesima piena del Vomano; mercoledì mattina l’esondazione del fiume Tordino con cedimento di un tratto della nuovissima Teramo-Mare (fatto su cui la Procura della Repubblica di Teramo ha aperto un’inchiesta); infine, il capitolo più sanguinoso, quello del terremoto a L’Aquila dove la Procura della Repubblica ha posto sotto sequestro 100 edifici che sono crollati causando vittime innocenti, in Via XX Settembre, alla Casa dello Studente e nello stabile al civico 79.

Cosa c’entra la fatalità con l’ostinazione con cui si continua a costruire e a scavare a margine dei fiumi ed in aree a rischio idrogeologico? Cosa c’entra la fatalità con le continue deroghe e modifiche al PAI che hanno consentito, ad esempio, a Giulianova di edificare ai piedi della collina e a Notaresco di spianare la strada all’ampliamento della discarica? Cosa c’entra la fatalità con tutto quello che di drammatico è accaduto due anni fa a Tortoreto? Cosa c’entra la fatalità con i possibili effetti della scelta di consentire le perforazioni petrolifere in una regione come l’Abruzzo dimostratasi ad elevata sismicità?

Cosa c’entrano con la sorte avversa i crolli ed i morti di Via XX Settembre, della Casa dello Studente e dello stabile al civico 79 a L’Aquila?

Niente. Non c’entrano assolutamente niente.

C’entra invece e molto la mano devastatrice dell’Uomo che ha partita vinta grazie ad amministrazioni pubbliche poco attente (non tutte) e spesso poco attrezzate, ad un certo ambientalismo di maniera tipico di gran parte dei partiti politici, e, soprattutto, all’indifferenza di chi crede, nonostante tutto, che il rispetto delle regole e della legalità sia cosa che interessi poco la nostra dimensione materiale.

Le vicende degli ultimi giorni provano, purtroppo, l’esatto contrario.

F.to Per IMPRONTE – Enrico Gagliano

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aprile 24, 2009 at 2:42 PM

Petizione per richiesta moratoria trentennale idrocarburi

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Ringraziando l’arci Vasto che si rende disponibile per la raccolta dei cartacei di raccolta delle firme, diamo seguito alla petizione per la richiesta della moratoria trentennale delle attività di coltivazione, estrazione e lavorazione idrocarburi sul territorio della regione Abruzzo.

Petizione per richiesta di moratoria trentennale delle attività idrocarburi, per la salvaguardia della regione Abruzzo e delle sue generazioni future.

Al Ministro dello Sviluppo Economico
e, p.c.
al Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare,
al Presidente del Consiglio,
al Presidente della Regione Abruzzo,
al Parlamento Europeo

I sottoscritti cittadini riuniti in associazione sono venuti a conoscenza in maniera casuale, del declassamento dell’Abruzzo in distretto petrolifero,

Premesso che

1. Ben 221 comuni su 305 (oltre il 49% dell’intero territorio) e circa 5.600 kmq di mare antistante la costa abruzzese sono interessati dalla ricerca, coltivazione nonché dalla costruzione di un imprecisato numero dei cosiddetti Centri Oli – sia sulla terraferma che in mare sulle piattaforme di estrazione – per la prima raffinazione del petrolio estratto che, essendo altamente corrosivo e non trasportabile, richiede per la sua depurazione lavorazioni altamente inquinanti e pericolose per la salute umana e per l’ambiente e quindi per l’agricoltura, la pesca ed il turismo;

2. L’Abruzzo è conosciuto come la Regione Verde d’Europa per la peculiarità del suo ambiente naturale, universalmente considerato vero patrimonio dell’Umanità e come tale da proteggere;

3. La qualità e la peculiarità delle risorse agricole ed enogastronomiche dell’Abruzzo sono strettamente connesse a questa unicità e tipicità del territorio;

4. Questa agricoltura di qualità, che è stata continuamente ed abilmente sviluppata grazie all’impegno e dal lavoro dei cittadini residenti e ad interventi comunitari e costituisce la prima voce di reddito della Regione trainando nuove forme di turismo legato alla salubrità del territorio e alla tipicità dei suoi prodotti, subirebbe di conseguenza un inevitabile tracollo;

5. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia spiega chiaramente come le perforazioni legate alla ricerca e coltivazione degli idrocarburi aumentino l’incidenza del rischio sismico in territori simili a quello Abruzzese come ben evidenziato nello studio inerente la Val D’Agri in Basilicata;

6. I proventi delle royalties sulle attività estrattive di idrocarburi saranno per l’Abruzzo insignificanti e di gran lunga inferiori ai gravi danni causati alla salute, all’ambiente e alle attività fondanti la nostra economia come è ben evidenziato dalla vasta bibliografia internazionale sui distretti minerari.

Fanno formale richiesta di revoca di tutti i permessi di ricerca, coltivazione e lavorazione di idrocarburi, sull’intero territorio della regione Abruzzo e sul mare antistante le sue coste per i gravi motivi ambientali ai sensi dell’art. 6, comma 11 e dell’art. 9, comma 2 della Legge 9 gennaio 1991.

Ai sensi della L. 675/96, i dati personali raccolti verranno utilizzati esclusivamente per i fini strettamente legati alla presente petizione. Non saranno ceduti a terzi diversi dalle Istituzioni sopra elencate.

Chiunque puo’ scaricare il testo della petizione, stamparlo e raccogliere firme. Si raccomanda se possibile di raccogliere sempre le firme su fogli che riportino il testo della petizione.

» Scarica il documento

I fogli firmati possono essere consegnati presso la sede dell’ARCI Vasto c/o Bottega del commercio equo e solidale in Corso Plebiscito 77 a Vasto di fronte al teatro Rossetti.

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aprile 24, 2009 at 1:58 PM

Il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta, II° Corso di fotografia naturalistica

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Giardino della Flora Appenninica di CapracottaCon lo sciogliersi delle nevi e lo sbocciare della primavera il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta, a 1500 metri di altitudine, riprende le sue attività. Prima fra tutte un nuovo corso di fotografia naturalistica. Si terrà dal 30 aprile al 3 maggio, dedicato al paesaggio e alle bellezze della natura, nella splendida cornice delle montagne dell’alto Molise.Dopo il successo dell’anno scorso, il Giardino propone una nuova formula che prevede un primo livello, per coloro che vogliono apprendere le tecniche di base, ed un secondo livello, per coloro che voglio perfezionare ed approfondire le proprie conoscenze fotografiche.Il corso è suddiviso in una parte teorica ed una pratica con escursioni all’aperto, durante le quali si potranno subito sperimentare le conoscenze acquisite. Gli insegnati, due fotografi di professione collaboratori della nota casa editrice CARSA di Pescara, saranno a completa disposizione dei partecipanti.Il corso residenziale costituisce anche una piacevole occasione per socializzare, confrontarsi, trascorrendo insieme piacevoli serate.
Al termine, verrà rilasciato un attestato di partecipazione insieme alle dispense delle lezioni.
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al Curatore del Giardino della Flora Appenninica, Dott. Giovanni Pelino (cell. 339.6947019), o visitare il sito http://www.giardinocapracotta.unimol.it.

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aprile 20, 2009 at 11:00 am

Da Vasto la nave per Itaca

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Riceviamo e pubblichiamo.

Da Vasto la nave per Itaca

E’ cominciato da Vasto, lo scorso martedì 14 aprile, il viaggio nel mondo dei migranti proposto in ‘Itaca’ con cadenza settimanale – il programma va in onda ogni martedì, dalle 20:30 alle 21:00 – dall’emittente vastese TRSP (canale 886 su Sky).

In mezz’ora di programmazione, diverse e variegate sono state le rubriche che hanno dato spazio ai protagonisti, a partire dal Comm. Silvio Petroro che, ex emigrante in Australia, è attualmente presidente dell’associazione ‘Pro emigranti abruzzesi’. Il Comm. Ha inaugurato il programma parlando di emigrazione e giovani. Sono stati proprio questi ultimi a raccogliere l’input e ad esporre il loro punto di vista ne ‘Il mondo secondo me’, rubrica che ha raccolto le esperienze di un gruppo di studenti del liceo scientifico ‘R. Mattioli’ di Vasto, reduci da uno scambio culturale in Australia.

Ma le telecamere di ‘Itaca’ sono andate oltre, esplorando nella rubrica ‘Parole incrociate’ il colorato mondo degli stranieri che vivono a Vasto, perfettamente integrati, con le storie a confronto di Hussein e Omar, provenienti rispettivamente dal Pakistan e dalla Tunisia.
“L’obiettivo del programma” hanno spiegato Maria Elena Sfarra e Serena Mancini, le curatrici del format “è non solo quello di intrattenere e di informare, ma soprattutto quello di diffondere messaggi comprensibili a tutti, giovani e meno giovani, messaggi che parlino la lingua dei vecchi e nuovi emigranti. E cominciare con il raccogliere le testimonianze di chi vive a Vasto, città da cui sono partiti in passato migliaia di emigranti, c’è sembrato un giusto inizio”.

La puntata di martedì si è conclusa con le interessanti rubriche ‘Work in progress’, in collaborazione con l’Informagiovani di Vasto, e ‘Il giro del mondo in 5”.

Per scoprire la prossima tappa della nave salpata per ‘Itaca’ non resta che aspettare martedì prossimo.

Written by vastesi

aprile 17, 2009 at 8:47 am