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Archive for settembre 2008

I Tamambulanti e Zi' Giannino al 'Petros'

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L’Arci-Vasto ci informa.

Sabato 27-09-2008
Ore 21.00
Centro Culturale ‘Arci Petros’
Corso Plebiscito, 77 (di fronte Teatro Rossetti)
Vasto

—Ingresso gratuito con buffet a offerta—

I Tamambulanti e la partecipazione di zì Giannino

In occasione della serata organizzata dall’ARCI- VASTO, il gruppo I TAMAMBULANTI, si incontrerà con uno dei più grandi e celebri “maestri cantori” della tradizione orale campana: Giovanni del Sorbo detto zì Giannino. Si realizzerà così il magico incontro tra i VECCHI, che hanno sempre cantato nel loro paese- nel loro dialetto- per addormentare un bambino, corteggiare l’amata, rendere il lavoro meno duro, prendersi in giro, all’interno di codici precisi e condivisi da tutti i compaesani, e i GIOVANI, che cantano gli stessi canti, ma non hanno un paese, non hanno un dialetto, li cantano per motivi vari e molto più astratti, spesso ascoltati da persone che di questi canti sanno poco o nulla.

I VECCHI non possono sbagliare, perché tutta la musica che fanno ha un senso che va oltre la sua qualità estetica, è prima di tutto espressione di soggettività, di storie personali o collettive.
Oltre che virtuosi interpreti, sono prima di tutto testimoni diretti di un mondo dal quale tutti noi in qualche misura proveniamo.

I GIOVANI ci vogliono provare, hanno voglia di sperimentare i propri talenti- e a volte quasi per caso- testimoniano il piacere e la necessità di una ricerca personale che si sforza di intrecciare arte, cultura e apprendimento in maniera organici.

Cosa può esserci dunque in comune tra questi due mondi apparentemente così distanti?
Sembrerebbe nulla, ma sicuramente c’è l’AMORE per la MUSICA e il piacere di suonare e cantare che salda per qualche istante due modi, due tempi così diversi tra loro, ma anche incredibilmente complementari e armonici. Si verifica così un’osmosi di forza e vitalità, una trasmissione di esperienze e insegnamenti tra le generazioni.

Alla luce di questa premessa vado a chiarire il progetto TAMAMBULANTI.

Il gruppo nasce nel 2000 dall’intento di interpretare e o a volte di arricchire, attraverso rielaborazioni, contaminazioni e arrangiamenti spesso bizzarri, sonorità, canti e balli delle diverse culture popolari provenienti dal meridione d’Italia (tammorriate, pizziche, tarantelle) o appartenenti al vasto repertorio dei CLASSICI NAPOLETANI che costituiscono indubbiamente un vero e proprio patrimonio culturale mondiale per l’umanità; non c’è l’intento specifico di riproporre repertori fedeli e aderenti ai codici della tradizione.

L’obiettivo è esattamente l’opposto, cioè quello di sottolineare la diversità che naturalmente caratterizza il modo di cantare dei GIOVANI e quello dei VECCHI, per poi sperimentare l’unione attraverso un ensamble tra i due mondi, rigorosamente improvvisato, a testimonianza che la musica ed il modo di sentirla e comunicarla è l’unica vera forma di linguaggio universale che unisce razze, culture, popoli ed epoche differenti.

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Written by vastesi

settembre 23, 2008 at 4:01 PM

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Bombardamento mediatico in arrivo!

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Riceviamo da “Un elettore vastese”:

Bombardamento mediatico in arrivo!
Con l’arrivo in Abruzzo di Gaetano Quagliarello che di fatto commissaria Forza Italia e ne prende le redini, e’ in arrivo un bombardamento mediatico di imponenti proporzioni su questa Regione poco popolosa, ma importante da un punto di vista politico. Per Berlusconi questa partita si deve vincere alla grande. Che figura ci fa davanti alla Nazione se sciaguratamente il suo partito uscisse sconfitto? Come si giustificherebbe se la percentuale dei votanti non fosse vicina al 60 per cento come ci fanno capire i suoi sondaggi? Ieri a Pescara erano presenti ben sei auto-candidati a Presidente. Quagliarello non puo’ sbagliare, non deve sbagliare pena la sua bocciatura davanti al Capo supremo Berlusconi. E’ di queste ore l’addio da parte di Amicone dall’U.D.C. per salire sul carro dei probabili vincitori del P.D.L. La Politica e’ un’altra cosa da quello che si sta delineando davanti a noi attualmente. Berlusconi vuole vincere ad ogni costo, anche se non costruira’ il centro oli,anche se dara’ garanzie su investimenti sull’energia rinnovabile.E’ una partita truccata? Il popolo abruzzese ancora non ha assorbito la mazzata del 14 luglio. Anche se tra tre o quattro anni usciranno innocenti (Del Turco e compagni) il danno di immagine e’ fatto. Pastore e’ ormai fuori dai giochi decisionali dopo che a Pescara non ha candidato Toto (il favorito di Berlusconi). Una domanda …ma gli altri che fanno? Sono immobili, non si sanno rialzare dalla botta di due mesi fa,non hanno carattere. Se uno ha la stoffa si vede quando se cade nella polvere poi si rialza.Questi non sono capaci o non vogliono rialzarsi? La tempesta mediatica e’ in arrivo. Tutti i canali di informazione del grande capo si attiveranno per lavorare sinergicamente affinche’ l’obbiettivo del 60% sia raggiunto. Tutte le sezioni, tutti i simpatizzanti, tutti i sindacalisti in odore di promozione sono avvisati. Tutti devono lavorare per far apparire il centro-sinistra molto negativamente. Democraticamente il popolo votera’ e spero non loro!
Saluti

Written by vastesi

settembre 22, 2008 at 12:40 am

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Passeggiata archeologica, fine lavori 2008

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Riceviamo da MuseoArcheoVasto:

Dopo l’apertura alla fine di Luglio di via Adriatica (vedi relativo video) in data 12 settembre 2008 sono stati completati -come era stato promesso- tutti i lavori di sistemazione dell’intera Passeggiata Archeologica, ad esclusione della ringhiera metallica sul percorso a valle dei resti e della cartellonistica didattica, che non è stato possibile inserire nei lavori sinora finanziati.
L’area è stata restituita dall’impresa Di Vincenzo al Comune di Vasto, cui spetta, con l’opportuna posa in opera di un manto erboso ed un’adeguata minuta manutenzione del verde, di mantenerla nelle condizioni attuali.
Nell’ambito di un progetto di completamento dei lavori di via Adriatica sino a Madonna delle Grazie, da effettuarsi con apposito stanziamento comunale, è stata infine prevista la realizzazione della recinzione a valle e dei pannelli didattici.

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settembre 22, 2008 at 12:37 am

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East Coast Records contro il Centro Oli

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Riceviamo dall’Arci Vasto la seguente comunicazione:

Spett.le ARCI Vasto
Comitato Natura Verde
WWF
Associazione dei Vescovi Abruzzo/Molise

La ‘East Coast Records’ su richiesta della band pop-rock La Differenza comunica che la stessa farà partire un comunicato ufficiale agli organi di stampa contro la realizzazione del Centro OIL di Ortona e qualsiasi altro progetto similare sul territorio abruzzese.

Inoltre si adopererà per chiedere ausilio ad altri artisti o personaggi dello spettacolo.

Certi di fare cosa gradita all’opinione pubblica e alle future generazioni, porgiamo distinti saluti ed un ringraziamento a chi fino ad oggi si è adoperato nella tutela del territorio.

Vasto 11 settembre 2008

East Coast Records
La Differenza

www.ladifferenza.org
www.eastcoastrecords.it

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settembre 18, 2008 at 1:50 PM

Pronti…Mondo a colori…Via!

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dal Laboratorio “Mondo a colori” riceviamo e pubblichiamo:

Settembre, andiamo, è tempo di ricominciare.
Il Laboratorio Mondo a colori di Vasto – dopo l’intensa parentesi estiva dedicata all’organizzazione di rassegne artistiche e di attività creative per i giovani ospiti della città – torna a presentare l’annuale calendario di corsi, che saranno attivati a partire dalla prima settimana di ottobre.
Il ventaglio di proposte corrispondente al periodo dell’a.s. 2008-2009 rappresenta il coronamento di un lungo ed appassionante percorso, affrontato ogni giorno con tenacia e fantasia: l’associazione, infatti, si appresta a festeggiare i primi 10 anni di attività.
In programma ci sono i laboratori pluridisciplinari di disegno, pittura e ceramica per i bambini dai 4 agli 11 anni, la Piccola Accademia delle Belle Arti per i ragazzi dai 12 ai 14 anni ed i corsi di pittura e ceramica per gli adulti.
Sono aperte le iscrizioni, presso la sede di Via Messina n. 2 (nei pressi della rotatoria di Piazza Verdi), dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 17-20. Info: 339/4287017; 333/7320861.

Written by vastesi

settembre 18, 2008 at 1:30 am

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Una svolta morale per l'Abruzzo

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Giancarlo Spadaccini ci segnala quest’articolo de ‘Il Centro’.

Una svolta morale per l’Abruzzo
di Bruno Forte

Nel messaggio dei Vescovi dell’Abruzzo e del Molise ispirato al tema della III Giornata per la Salvaguardia del Creato «Una nuova sobrietà per abitare la terra» (datato 25 luglio 2008), ci sono considerazioni puntuali su alcune delle sfide con cui il nostro territorio va confrontandosi, dall’impatto ambientale della ipotizzata costruzione del cosiddetto Centro Oli di Ortona – «attività industriale considerata tra le più inquinanti e devastanti per le risorse naturali del territorio circostante, con conseguenze anche gravissime sulla salute degli abitanti» -, alla sconcertante vicenda della «enorme discarica abusiva di rifiuti tossici nei pressi della falda idrica da cui pesca l’acquedotto che fornisce acqua potabile a 450 mila persone», che ha fatto «arrivare acqua inquinata nelle case di un terzo della popolazione abruzzese, per anni, nonostante le tante autorità competenti sul territorio», alla «grave situazione» circa lo smaltimento dei rifiuti e alla conseguente «massima preoccupazione per la situazione che si sta determinando in assenza di piani di intervento urgenti». L’appello rivolto a tutti è a «rivedere in fretta le nostre abitudini sia dal lato dei consumi, che da quello dell’attenzione allo smaltimento dei rifiuti, impegnandoci a fare e diffondere la raccolta differenziata…», puntando a un «un effettivo cambiamento di mentalità che induca ad adottare stili di vita nuovi, ispirati alla sobrietà.

A quanti sono in prima linea responsabili della cosa pubblica i Vescovi chiedono «trasparenza, chiarezza, legalità, corresponsabilità». E’ a questo punto che cade il riferimento alla «grave situazione venutasi a creare nella regione Abruzzo con i procedimenti giudiziari che hanno coinvolto alcuni dei massimi responsabili del governo regionale». Sono tre le sottolineature del messaggio dei Vescovi che meritano di essere richiamate, anche per la rilevanza che esse avranno in rapporto alla scelta elettorale cui saranno chiamati fra breve gli abruzzesi. In primo luogo i Vescovi esprimono fiducia nell’azione della magistratura. Questo punto è di grande importanza, perché nello scenario inquietante che le cronache dell’inchiesta sembrano delineare, occorre avere un riferimento affidabile, che consenta di sperare in un accertamento pieno della verità e delle responsabilità, ai fini di un cambiamento reale delle situazioni denunciate. Parimenti importante è l’appello a non criminalizzare nessuno, a non esprimere giudizi sommari o affrettati, ad avere la pazienza e la tenacia di chi cerca solo la verità e il bene comune. In secondo luogo, i Vescovi non mancano di sottolineare «come siano tanti gli amministratori onesti e fedeli ai vari livelli della cosa pubblica»: anche questo punto è rilevante, perché l’immagine della regione sconvolta dalla bufera giudiziaria rischia di demonizzare un’intera classe politica e dirigenziale e perfino un intero popolo. Questa deriva va evitata con fermezza. E’ la ragione per cui personalmente e in più sedi pubbliche mi sono fatto paladino dei valori e della qualità della nostra gente, che certo non merita giudizi superficiali e generalizzanti. Come me, tanti altri, non solo fra i pastori della comunità ecclesiale, ma anche fra gli operatori del sociale e i rappresentanti della cultura.

C’è infine una terza sottolineatura del messaggio che mi sembra quanto mai utile anche in vista del prossimo confronto elettorale. Scrivono i Vescovi: «Ci facciamo voce del bisogno forte di moralità che si avverte nella vita sociale e politica, delle preoccupazioni per le ricadute degli eventi in atto, soprattutto sulla situazione dell’assistenza sanitaria, in specie ai più deboli, nonché sullo sviluppo economico della regione, con conseguenze drammatiche sul lavoro e la vita di tante famiglie. Invitiamo tutti ad una mobilitazione morale e spirituale per garantire alla regione un futuro sereno e costruttivo per tutti». Mi pare particolarmente importante riflettere su queste parole: esse tracciano una sorta di «identikit» di chi dovrà essere chiamato a servire il bene comune impegnandosi nell’agone politico regionale. A competenza ed esperienza sui problemi da affrontare, va unito il «surplus» di moralità, di onestà, cioè, disinteresse, sincerità e credibilità, provate dai fatti.

Qui l’appello tocca in modo puntuale quanti saranno chiamati a indicare agli elettori i candidati: c’è da auspicarsi che nelle scelte non prevalgano logiche di potere interne ai partiti, né equilibrismi di interessi egoistici, ma che si imponga su tutto – grazie a un vero e proprio sussulto di eticità – la ricerca del bene comune, l’indicazione di persone affidabili per motivazioni etiche, per impegni di servizio vissuti, per conoscenza dei problemi reali della gente e del territorio, per tensione morale e spirituale. Non sarà facile trovarle? La posta in gioco merita però lo sforzo di cercarle, come quello di gettarsi nella mischia, perché in gioco è il futuro di tutti, specialmente dei nostri ragazzi, dei nostri giovani e delle fasce più deboli del tessuto sociale. Da pastore del mio popolo prego con tutto il cuore perché questa svolta ci sia!
Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto.

Written by vastesi

settembre 17, 2008 at 5:34 PM

Pubblicato su Attualità, Open Zone

Il godimento

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Da Arci Vasto riceviamo e pubblichiamo:

Siamo al 15 settembre, data considerata storicamente e culturalmente come fine dell’estate, di solito si fanno i bilanci, a noi non interessa la sterile ed annosa disamina a riguardo dell’1o2% in più o in meno di presenza alberghiera, a noi interessa puntualizzare su come l’estate abbia influito sulla qualità della vita sia dei residenti che dei turisti. L’estate grazie ad una natura e ad un aspetto paesaggistico (nonostante gli innumerevoli scempi) ancora decenti, è stata rigenerante per tutti.
E’ stata rigenerante per tutti quelli che amano il ricreativo attrezzato e la spiaggia libera vedi Vasto Marina, per quelli che amano il ricreativo più tradizionale, vedi la magnifica scogliera, per quelli che amano il ricreativo naturalistico, vedi Punta Penna, Punta D’Erce e Mottagrossa, senza dimenticare la nostra favolosa campagna, il nostro comprensorio gastronomico, la nostra vicinanza
alla montagna, insomma tutti hanno potuto godere a secondo delle proprie attitudini in maniera del tutto naturale, è chiaro che tutto questo godimento produce anche ricchezza e lavoro, ma su questo preferiamo tornarci in un altro momento.
Quello su cui invece vogliamo soffermarci, è il fatto che tutto questo GODIMENTO è fortemente a rischio, per le sciagurate scelte politiche che la nostra classe politica di ambo gli schieramenti vuole prendere sul territorio, la raffineria ENI di Ortona (è vero che l’ANCI e i Vescovi si sono schierati contro, ma noi aspettiamo atti formali, nero su bianco, al momento esiste solo la moratoria regionale fino al 31.12.08), le esplorazioni, le estrazioni e le trivellazioni petrolifere in mare da Pineto a San Salvo, le innumerevoli richieste di esplorazione e trivellazione petrolifere anche sulla terra ferma lungo tutta la dorsale collinare fin dentro la Maiella, il raddoppio del Porto di Vasto (secondo noi a servizio dei progetti petroliferi in atto), l’inceneritore di Cupello, la discarica di rifiuti speciali di Furci, la turbogas di Gissi che dopo due prove di accensione ha già fatto capire cosa succederà in Val Sinello ora che sarà a pieno regime in termini di mutamento del microclima della zona.
Tutte queste sciagurate scelte se attuate, ridurranno al minimo la nostra possibilità di godimento (certamente anche di tipo sessuale, visto le malattie conclamate che questi impianti portano con se).
Noi cittadini dobbiamo preparaci ad una stagione di tanti no, tanti no che si traducono in un grande sì, sì alla vita e al godimento, e se vogliamo anche parlare di sviluppo, possiamo anche lottare per tanti altri sì, sì al Parco Nazionale della costa Teatina, sì alla pista ciclabile e pedonabile Francavilla –San Salvo, si al Parco archeologico di Punta Penna, sì alla Riserva regionale di Casarza, come vedete non siamo affatto il partito del no.
Per concludere vogliamo segnalare la cosa più brutta di quest’estate, sicuramente lo stato di avanzamento delle costruzioni in riva al mare in Contrada Canale, simbolo di una classe politica che non ha certo amato la propria terra, grandi colpe a chi ha reso edificabile quella zona nel PRG a colpi di modifiche del Piano Paesistico, ma colpe anche a chi lo ha ereditato e in maniera passiva non ha minimamente provato a scongiurarlo.In un futuro Parco nazionale ella Costa Teatina tale luogo potrà essere utilizzato come sito da visitare, per far vedere cosa sarebbe stato della nostra costa dopo la dismissione del tracciato ferroviario se non fosse esistito il partito del no o meglio IL COORDINAMENTO PROVINCIALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLA COSTA TEATINA, noi comunque speriamo sempre che il fenomeno dell’innalzamento delle acque acceleri leggermente il suo processo in modo da ripristinare al più presto lo stato precedente in Contrada Canale inghiottendo quelle orribili costruzioni, chiaramente, siccome siamo per la vita senza gli abitanti dentro.
Vasto 15.09.08 ARCI VASTO

Written by vastesi

settembre 15, 2008 at 12:26 PM

Pubblicato su A Vasto, Ambiente, Comunicati, Opinione

Alitalia

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Riceviamo da Giovanni Aquilino.

Ci abbiamo messo tempo, ma ormai anche noi che non sappiamo di economia abbiamo capito la grande trovata del governo Berlusconi. L’Alitalia viene divisa in due: tutte le passività vanno allo Stato, cioè a noi cittadini, contribuenti, viaggiatori, tutto l’attivo ai privati, agli imprenditori, ai nuovi padroni. Loro che hanno fatto una bandiera del mercato, la tradiscono per la bandiera nazionale da agitare strumentalmente in campagna elettorale al fine di interdire Prodi. Non andava bene la vendita ad Air France che prendeva tutto, il buono e il cattivo, produceva meno esuberi, assicurava alla compagnia un futuro di successo intercontinentale? Nelle ultimative e disperate trattative in corso, i sindacati, responsabili anch’essi del fallimento di Alitalia e di quella trattativa, difendono giustamente i lavoratori, ma chi difende i piccoli azionisti? Sono trentamila, ci dicono. Non sono dei criminali, ma dei modesti risparmiatori. In tutta questa logica perversa, aggravata da conflitti di interessi giganteschi di acquirenti insieme creditori e debitori nei confronti della compagnia, non si capisce perché i piccoli azionisti che hanno dato e non avuto sono considerati la parte cattiva dell’azienda e debbono pagare per tutti. Mentre i grandi manager responsabili di queste rovine possono godersi le loro retribuzioni miliardarie.

Giovanni Aquilino

Written by vastesi

settembre 12, 2008 at 11:43 am

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Corso di teatro dell'Arci

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Riceviamo e pubblichiamo.

U.L.T. (Unione libera Teatro)
ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE
presenta

Corso di Acting e Preparazione teatrale

a cura di Maria Cristina Minerva, Marco Ercolano e Raffaella Zaccagna

Il programma prevede:

• Training di base e preparazione psicofisica funzionali al processo creativo di un attore
• Improvvisazioni e scene
• Finalizzazione del lavoro in una performance
• Il suono, la pronuncia, la dizione
• Teoria dello spettacolo

U.L.T. (Unione Libera Teatro) è un circolo specializzato dell’ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE che ha ramificazioni in tutto il territorio nazionale. Il suo campo d’azione prevalente è il teatro, ma spesso ha collaborato con altri settori della creatività quali pittura, musica e cinema. Nel territorio vastese organizza diversi seminari di teatro utilizzando il metodo Stanislavskij/Strasberg e produce reading e spettacoli.

“Creare senza essere se stessi è impossibile” (E. Vachtangov)

Info:

Maria Cristina – 347.0161904
Raffaella – 347.6877435
ARCI NUOVA ASSOCIAZIONE – 0873.378493

-Il corso è a numero chiuso-

Written by vastesi

settembre 11, 2008 at 11:06 am

Quando il sale diventa pepe cocente

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Riceviamo da Massimo Desiati

Quando il sale diventa pepe cocente

E’ passato un po’ di tempo da quando, ragazzi, è iniziato un impegno politico. Tra le tantissime battaglie ingaggiate ve n’era una che ci inorgogliva e rappresentava forte elemento di polemica e contrapposizione nei confronti del “potere costituito”, del “sistema dei partiti” che “occupava” le Istituzioni e di una artefatta interpretazione della “democrazia”. Ci si riferisce al clientelismo.

Condotta politica che assurge a metodo, malvezzo che diventa formula consolidata, tentazione che diventa prassi, il clientelismo accompagna il far politica in modo funzionale e direttamente proporzionale alla capacità di acquisizione del consenso elettorale. Esercizio del potere, buono o cattivo che fosse considerato, il clientelismo è appartenuto a pieno titolo, ed in misura sempre maggiore, alle motivazioni che ispirano l’espressione del voto. Un modus storicamente radicato più nel sud Italia che al nord (retaggio, forse, di forme di vassallaggio meridionali) ma che si ramifica, col tempo e come fosse metastasi, in tutto il Paese.

Il crescente ed evidente utilizzo di questo costume (offerto dal sistema della politica ma, di fatto, richiesto dalla popolazione amministrata) ha “normalizzato” una condotta fino a qualche tempo fa ritenuta, quantomeno, “riservata” ed avvolta da un senso di malcelato pudore. Di questa pratica, negli ultimi tempi, non se ne faceva neanche più mistero ed essa, anzi, è divenuta addirittura motivo di vanto. Si è arrivati così a considerare il clientelismo quale “sale” del far politica, un ingrediente utile… ad insaporire il rapporto con gli elettori, una fattispecie che, comunque, non costituisce reato.

Ma, attenzione! C’è sempre un momento in cui uno stato di cose “normalizzato” riceve il contraccolpo. Sarà stata la cosiddetta “questione morale”, saranno state le vicissitudini giudiziarie di alcuni personaggi politici o le intercettazioni telefoniche fatte a gogò, ecco che sono in molti a dichiarare di non aver mai esperito la pratica del clientelismo e di aborrirne l’uso (sigh!).

Non so quanti dei ragazzi di un impegno politico che fu, divenuti soggetti di politica attiva, possano ritenersi senza peccato e scagliar la prima pietra. Per gli altri riavvolgere il nastro con tanto clientelismo inciso e ricucire una verginità potrà risultare più difficoltoso: chi glielo spiega al proprio elettorato, consolidato con tale mezzo, che non si fa? Non resta altro che coltivar clientela continuando a promettere, salvo poi far proprio nulla per onorare il truffaldino impegno.

E’ così che il “sale” del far politica diventa “pepe cocente”!

Massimo Desiati

Written by vastesi

settembre 4, 2008 at 12:37 PM

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