Archive for giugno 2008
Camminamare 2008
Riceviamo una generosa raccolta fotografica da Vincenzo Di Lello della 11^ edizione della tradizionale escursione “Camminamare – trekking tra cielo, terra e mare nella Riserva di Punta Aderci” tenutasi lo scorso 25 maggio lungo le spiagge ed i sentieri della riserva, organizzata dalla sezione di Vasto del C.A.I. (Club Alpino Italiano).
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Allarme furti a Vasto Marina
Un nostro lettore ci recapita questa segnalazione:
A Vasto Marina e’ allarme furti…perche’ non se ne parla?
Allora vi racconto la mia odissea di lunedi.
Mia moglie e mio figlio vanno al mare in uno stabilimento e prendono posto nell’ombrellone assegnato. Bene, con una persona sotto l’ombrellone un ladro ha sottratto il marsupio di mia moglie contenente due telefonini, chiavi di casa, chiavi della macchina, bancomat, carta di credito, patente e naturalmente i soldi.
Senti e non senti ci sono stati e ci sono quotidianamente furti fotocopia, cioe’ il marsupio sparisce e verso le cinque le sei riappare svuotato del denaro.
Ma ci vuole tanto ad avvisare la clientela di questo problema?
Ci vuole tanto ad avvisare che i furti sotto gli ombrelloni sono all’ordine del giorno?
Ci vuole tanto a tendere una trappola a chi, approfittando dell’assenza della persona, ruba a man bassa? Meno male che i documenti ha avuto il “cuore” di non buttarli in un cassonetto, abbandonandoli sopra una sdraio.
Comunque ieri mattina e’ stata rubata una Mercedes davanti all’Aurora, perche’ non fanno un bel comunicato per innalzare livello di attenzione?
Vasto Marina e’ a rischio furti, attenzione.
"Il Territorio"… inquinato
Riceviamo da Stefano Comparelli:
Il periodico “Il Territorio” Continua a sostenere la causa relativa agli inceneritori, ma ci vediamo costretti ad osservare come tutto ciò venga fatto in maniera speciosa con un informazione generica e priva di riscontri. Non è corretto schierarsi su tematiche così delicate non solo facendo vera e propria opera di disinformazione ma cercando di screditare gli oppositori. In un articolo Gennaro Luciano inventa una artificiosa differenziazione tra il termine “Inceneritore” e “Termovalorizzatore”, una diversità a sua detta non solo terminologica ma relativa al loro funzionamento imputando a “FARE VERDE” di non aver compreso la sottile differenza che esiste tra i due concetti, prosegue informandoci che “il nuovo Piano Regionale Rifiuti prevede l’installazione di Termovalorizzatori e non di Inceneritori ……. tecnologie nettamente differenti con impatti ambientali difficilmente paragonabili…… Bisogna distinguere per non cadere nella retorica dei “NO Ideologici (come il nostro) ma soprattutto non creare facili allarmismi con la cattiva informazione”. A proposito di cattiva informazione diciamo subito che il termine “Termovalorizzatori” non esiste ed è solo una invenzione del “Marketing ambientale” infatti la parola inceneritore ricorda diossina, ricorda Seveso, ricorda morti di cancro, malattie respiratorie, inquinamento. Nessuno vuole un inceneritore. L’ASM Brescia, la multiutility che viene presa a modello in tutta Italia per la costruzione degli inceneritori, pensò di chiamarli termoutilizzatori, affinchè si pensasse fossero una cosa diversa. In seguito si adottò il termine ancora più ingannevole di Termoinnovatore ed infine quello più tranquillizzante di Termovalorizzatore. Da tenere presente che il vocabolo Termovalorizzatore non esiste in nessun altra lingua e viene usato soltanto dai promotori degli inceneritori ; nella normativa italiana e in quella europea esiste il termine inceneritore a recupero energetico o impianto di incenerimento. Proprio la direttiva 2000/76 definisce cosa si intende per impianto di incenerimento: tutte le strutture che fanno parte di un’area che ha lo scopo ultimo di smaltire i rifiuti per incenerimento (art. 3 comma 4 dir. 2000/76/CE)Anche se si tratta di un inceneritore a recupero energetico, non è classificabile come impianto di recupero, bensì come impianto di smaltimento: la Corte di Giustizia Europea, con le sentenze C-228/00 e C-458/00 del febbraio 2003 ha stabilito questa classificazione in quanto la frazione di energia recuperata è di gran lunga inferiore rispetto a quella persa nella combustione dei rifiuti (circa 5-6 volte inferiore). Una centrale elettrica è un impianto il cui scopo è produrre energia elettrica. L’avanzamento tecnologico gli permette oggi di produrre anche energia termica recuperando parte del calore all’interno del processo di produzione di elettricità. In tal modo l’efficienza dell’impianto migliora (arriva anche al 65%) e si hanno meno emissioni gassose. Si parla in questo caso di produzione di energia termica ed elettrica con un alto rendimento (cogenerazione).Un inceneritore a recupero energetico è invece un impianto il cui scopo è smaltire i rifiuti bruciandoli in maniera da comprimerne la massa totale. Si chiama a recupero energetico perché adesso, dato che l’UE impone di applicare le migliori tecnologie possibili se si costruiscono inceneritori, questi devono possedere anche un circuito di recupero dell’energia persa nella combustione dei rifiuti. Questo recupero energetico si traduce in produzione di energia elettrica e termica. Ma gli inceneritori hanno rendimenti bassissimi, praticamente sempre al di sotto del 20%, ancora più scadente delle vecchie centrali elettriche (33-35%); mentre uno dei presupposti per parlare di cogenerazione è appunto un alto rendimento. In base alle norme europee sulla gestione dei rifiuti, l’inceneritore è un tipo di impianto da prendere in considerazione soltanto dopo che sono state avviate strategie di prevenzione, riduzione, riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti; infatti, soltanto dopo aver ben identificato la quantità di rifiuti non recuperabile si può dimensionare un impianto di smaltimento per questo residuo. Un impianto simile, a causa degli elevati costi di gestione, è economicamente conveniente soltanto se la raccolta differenziata non supera il 40% e se brucia più rifiuti possibile, è così perfettamente comprensibile la non compatibilità con la gestione dei rifiuti integrata secondo le norme europee. Anche i dati di fatto dimostrano che dove sorge un inceneritore la RD è ferma al 30-40% . E qua ben si inserisce la parte dedicata alla posizione del Sindaco di Cupello che mischia artificiosamente, mettendo sullo stesso piano, impianti fotovoltaici e di compostaggio con inceneritori e discariche unendo tutto insieme nel concetto di “fonti energetiche rinnovabili” di cui Cupello risulterebbe il polo di sperimentazione e divulgazione. Ci piacerebbe sapere dove il sindaco ha avuto la notizia che un impianto di incenerimento sia annoverabile tra le fonti di energia rinnovabili. Queste affermazioni trovano però adeguato supporto da parte dell’ignoto articolista che continua a candidare Cupello come Città esperta di Rifiuti che non ha paura di prendersene anche altri non suoi perché “ …….è abituata a trattarli , sa farne un valore aggiunto”. Questa massiccia propaganda messa in atto da “Il Territorio” proprio perché fondata su una quasi totale disinformazione non rende un buon servizio neanche a coloro che intenderebbe così sostenere. Ci auguriamo che per le prossime uscite, voglia finalmente dedicare un articolo su la Riduzione degli Imballaggi e la Raccolta Differenziata visto che se attuata coscienziosamente vanificherebbe anche questa “querelle” inutile e dannosa, così come è l’incenerimento dei rifiuti….. inutile e dannoso.
FARE VERDE Vasto
Stefano COMPARELLI
Rassegna nazionale Canti e danze popolari “Citta’ dell’Aquila” – Quarta edizione
L’AQUILA – CORTILE DEL CONVITTO NAZIONALE
SABATO 28 GIUGNO – ORE 21
L’AQUILA. Giunge alla quarta edizione la Rassegna Nazionale di Canti e Danze Popolari “Città dell’Aquila” organizzata dall’Associazione Corale “Gran Sasso”: una manifestazione che da sempre riscuote un larghissimo consenso di pubblico, quest’anno inserita anche nel cartellone “Le stagioni della Cultura” promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune dell’Aquila.
La Rassegna, ad ingresso libero, si svolge Sabato 28 giugno, con inizio alle ore 21presso il Cortile del Convitto Nazionale e vedrà la partecipazione oltre che della Corale “Gran Sasso” dell’Aquila diretta da Carlo Mantini, anche del Gruppo Folcloristico “Giuseppe Moffa” di Riccia in provincia di Campobasso, guidato da Giuseppe Menanno e il Gruppo Folk “Il laccio d’amore” di Penna S.Andrea in provincia di Teramo, sotto la direzione di Guido Iezzi, primo gruppo abruzzese a partecipare alla Rassegna.
Apre la serata il coro Gran Sasso con cinque brani celebri della tradizione popolare abruzzese ed aquilana in particolare: Tutte le funtanelle, Le savetarelle, All’orte, La fija me e Quanno ju core te fa bbu bbu. Quindi si passerà all’esibizione degli altri due gruppi per una ventina di minuti ciascuno. La caratteristica di quest’anno è che i gruppi sono dediti principalmente alla danza, a differenza di altre edizioni dove si è preferito mantenere l’attenzione soprattutto sull’aspetto corale.
Il pubblico sarà immerso in passi, canti, coreografie, strumenti popolari e danze tradizionali, riconoscendo quelli che già conosce e scoprendo quelli di altre tradizioni e culture.
Uno scambio culturale e una reciproca conoscenza delle espressioni popolari che rientra nello spirito aggregante e nella funzione culturale che un gruppo ha nella sua natura.
Caratteristica della Rassegna è anche quella di contribuire alla conoscenza del comprensorio aquilano. Il giorno seguente, domenica 29 giugno, i gruppi saranno portati a visitare i principali monumenti della città e poi trasferiti nella località Corbellino di Fagnano Alto, dove alle ore 16 vi sarà una nuova esibizione. Lo spettacolo di Fagnano, voluto dall’amministrazione, dalla Pro Loco e dalla Comunità montana sirentina, avrà anche un valore sociale che vede protagonista l’Associazione “L’Aquila per la Vita”.
Il Consiglio Comunale interviene sulla questione ambientale e della Costa Teatina
Copiamo e incolliamo da histonium.net.
Questione ambientale e Costa Teatina: il Consiglio Comunale esprime il suo ‘indirizzo’
Da Fabio Smargiassi e Marco Marra, del gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, riceviamo e pubblichiamo: ”Con un Ordine del giorno proposto dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista e a appoggiato dalla maggioranza di centro sinistra, il Consiglio comunale, nella seduta del 24 giugno 2008, ha snocciolato le varie questioni che attanagliano la Costa Vastese e Teatina (i terreni dell´ex tracciato ferroviario e il progetto annesso della pista ciclabile, la perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, il Centro Olii di Ortona e le estrazioni petrolifere in mare a poche miglia dalla costa). Il Consiglio ha espresso preoccupazione per il probabile insediamento del Centro Oli a Ortona e ha impegnato il Sindaco di Vasto e la sua Giunta: a sbloccare la trattativa con FSI per l´acquisto dei terreni dell´ex tracciato ferroviario invitando a stanziare in bilancio le voci necessarie, al fine di far partire il progetto della pista ciclabile; ad attivare un tavolo di monitoraggio e di informazione con gli altri soggetti del territorio (Capitaneria, ARTA, Associazioni) sull´insediamento delle piattaforme petrolifere e sui rischi per la salute e per l´ambiente; a portare a termine l´iter della perimetrazione del Parco Nazionale, rimandando la decisione più rapida alla Regione, evitando un rimpallo di responsabilità e indirizzando la salvaguardia delle aree con pregi paesaggistici istituzionali. Il Consiglio si è espresso con chiarezza su tutte le questioni ambientali che riguardano la Costa, non lasciando al solo territorio Ortonense la questione del Centro Oli, snellendo l´iter della perimetrazione del Parco Nazionale invitando la Regione a fare il suo compito, senza ingessarsi sulle decisioni dei singoli comuni; chiedendo un monitoraggio oculato e partecipato sulle estrazioni petrolifere offshore lungo la costa. Un indirizzo politico che non lascia dubbi: tutelare il nostro territorio costiero e spingere verso uno sviluppo ecosostenibile.
Album "Trabocchi" di Vincenzo Di Lello
Vincenzo Di Lello ci invia una raccolta fotografica sui Trabocchi vastesi. E’ accessibile dalla sezione “Gallerie foto“.
“Il TAGLIO giusto per Vasto“
Massimo Desiati ci segnala che da Sabato 21 Giugno, Solstizio d’Estate, sarà disponibile nelle edicole, nei bar e nei locali pubblici di Vasto, un foglio settimanale gratuito e di approfondimento di alcuni temi di vita cittadina:
« Sarà molto leggero nella forma, spero un po’ meno nella sostanza. Non sosterrà le ragioni di alcun partito ma parlerà anche di Politica amministrativa. Vorrà essere garbato e, mi auguro, strumento di riflessione.
Mi farebbe piacere se volessi prenderlo e sfogliarlo, la sua uscita avverrà tutti i Sabato.
Si chiama: “Il TAGLIO giusto per Vasto” »
'Raffineria di Ortona: Si o No'
Domani venerdi 13 giugno a Lanciano si terrà l’incontro ”Raffineria di Ortona: Si o NO” organizzato da Confcommercio Chieti , Ass. Culturale Frentania Provincia, L’Altritalia, Amici di Beppe Grillo Lanciano.
L’appuntamento è per le ore 17 nell’aula magna del Palazzo degli Studi a corso Trento e Trieste.
Verra’ proiettato il video “Il ritorno di Attila” di Antonello Tiracchia, prodotto dal Comitato Natura Verde ed interverranno le seguenti personalità:
Angelo Allegrino: Presidente Confcommercio Chieti
Luciano D’Alfonso: Segretario Regionale Pd- Sindaco di Pescara
Giusto Di Fabio: Presidente Comitato Natura Verde
Remo Di Martino: Vice-Sindaco di Ortona
???????? ????? ????????Fabrizio Di Stefano: Senatore Popolo delle Libertà
Giovanni Legnini: Senatore Partito Democratico
Alfonso Mascitelli: Senatore Italia dei Valori
Filippo Paolini: Sindaco di Lanciano
Carlo Sanvitale: Operatore Culturale
Fabio Spinosa Pingue: Presidente Giovani Confindustria Abruzzo
Pino Valente: Presidente Associazione Culturale Frentania Provincia
Dal suo sito Maria Rita D’Orsogna, impossibilitata a partecipare al dibattito, propone una serie di 10 quesiti da porre al vicesindaco di Ortona, uno dei sostenitori del progetto petrolifero.
Stasera Alinovi su Italia1
Riprendiamo la notizia da histonium.net:
RICCARDO ALINOVI SU ITALIA 1:
E’ IL PRIMO CONCORRENTE DE ‘IL MOMENTO DELLA VERITA’‘ DI PAOLA PEREGO
”Sono stato il primo politico italiano a sottoporsi alla macchina della verità”. E’ Riccardo Alinovi, vice presidente del Consiglio comunale di Vasto, il primo concorrente de ”Il Momento della Verità”, il nuovo programma che partirà domani sera su Italia 1, alle 21, condotto da Paola Perego. La puntata pilota è stata già registrata venerdì scorso negli studi Mediaset di Cologno Monzese. ”E’ stata – commenta Alinovi – un’esperienza entusiasmante: per circa 30 minuti mi sono sottoposto al test della macchina della verità. Abbiamo parlato di tutto, dalla vita pubblica a quella privata e, naturalmente, di politica. Volete sapere come è andata? Guardatemi su Italia 1 e lo saprete”. Esponte dell’Udeur in rotta con la maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Lapenna, Riccardo Alinovi era stato eletto alle comunali del 2006 nella lista della Margherita. Dopo alcuni mesi, ha iniziato ad assumere un atteggiamento sempre più critico nei confronti dell’amministrazione comunale e del centrosinistra, fino a collocarsi all’opposizione.
Si è reso protagonista spesso di interventi al vetriolo in Consiglio comunale, che lo hanno reso antipatico ai consiglieri di maggioranza e anche ad una parte consistente di quelli del centrodestra. Nel 2007, ha perfino agitato un vaso da notte in aula. E’ stato scelto tra 5 mila pertecipanti e subito voluto dagli autori della trasmissione come ospite nella puntata che darà il via alla serie: ”Due mesi fa – racconta – ho visto l’annuncio in televisione e ho deciso di provarci, riuscendo a superare prima le selezioni di Roma, poi quelle di Milano. La Perego mi ha detto: ‘Sei un personaggio’. Gli autori mi hanno anche chiesto se ero disposto a partecipare al ‘Grande Fratello’. Ci penserò”.