Archive for agosto 2007
Il sopralluogo alla Riserva
In attesa di nuovi sviluppi pubblichiamo anche qui la nota divulgativa che è stata molto cortesemente pubblicata dalle seguenti testate che cogliamo l’occasione per ringraziare:
La Polis
Piazza Rossetti
Vasto San Salvo
Histonium.net
Vasto, 30 Agosto 2007 – Il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, ha incontrato tre rappresentanti del sito internet ‘Notte e jurne penz’a tajie – Coscienze e memorie vastesi’, all’indirizzo vastesi.com, presso Punta Aderci per discutere la proposta, portata avanti dal sito, di chiudere la Riserva ai mezzi motorizzati non autorizzati. All’incontro hanno partecipato anche la dott.sa Alessia Felizzi, in rappresentanza della Cogestre e, in rappresentanza della Fondazione Genova Rulli, l’avv. Levino Torrione e Don Gino Smargiassi.
Il sopralluogo ha fatto seguito ad un incontro avvenuto nei giorni scorsi fra il Sindaco e i giovani che si raccolgono intorno a vastesi.com per contribuire a dare nuovo slancio alla partecipazione dei cittadini di Vasto all’amministrazione della Cosa Comune. In quell’occasione, vastesi.com ha avuto la possibilità di presentare la sua richiesta, appoggiata già da più di cento persone, di rendere effettivo il divieto di accesso alle auto ed altri mezzi meccanici, come previsto dalla legge e com’è chiaramente indicato in uno degli ingressi della Riserva. Al termine di questo primo incontro, è emersa la volontà comune di rendere più incisiva la tutela di questo sito di particolare interesse ambientalistico.
L’odierno incontro in situ è stato necessario per individuare la zona in cui si collocarà una “sbarra metallica” o ostacoli di altro genere per impedire l’accesso alla Riserva ai mezzi non autorizzati, nonchè l’area dove allestire un parcheggio da mettere a disposizione dei fruitori della riserva.
Il Sindaco ha ribadito la volontà dell’amministrazione di salvaguardare l’intera aera e le sue bellezze. L’avvocato Torrione e Don Gino Smargiassi si sono detti favorevoli all’iniziativa e sono stati individuati due terreni di proprietà della Fondazione che hanno i requisiti necessari per essere adibiti a parcheggio. Anche la dott.sa Felizzi si è detta favorevole all’inizaitiva. L’amministrazione avvierà quindi le procedure necessarie per il buon fine dell’iniziativa.Vastesi.com coglie l’occasione per ringraziare il Sindaco, la Cogestre e la Fondazione Genova Rulli per averci dato la possibilità di presentare la nostra richiesta e spiegare le nostre ragioni, sicuri che la chiusura ai mezzi a motore della Riserva sarà garantita a breve. Vogliamo ringraziare anche chi ha firmato la nostra petizione, dimostrando che la Società Civile vastese non è apatica e sonnolenta, come qualcuno la descrive.
L’azione civica e civile di vastesi.com continua: ci sono molte iniziative in cantiere: proposte concrete per migliorare Vasto. Invitiamo i vastesi e tutti coloro che amano Vasto a tener d’occhio il nostro sito (www.vastesi.com) e a collaborare con noi: dal confronto e dalla discussione nascono le idee.
Siamo convinti che l’azione su Punta Aderci debba continuare ed invitiamo tutti coloro che non lo abbiano già fatto a firmare la petizione.
Grazie
Il Sindaco riceve vastesi.com
Ci sono alcune novità sulla nostra iniziativa ‘Libera Punta Aderci dall’auto’.
Martedí 28 agosto, il sindaco ci ha invitato a riunirci per discutere sulle possibili soluzioni a questo problema. Alla riunione hanno partecipato il primo cittadino, due rappresentanti di vastesi.com e la dott.sa Alessia Felizzi, referente del Cogecstre per la Riserva di Punta Aderci. Il Sindaco ha ribadito la sua disponibilità ad ascoltare le richieste dei cittadini e si è detto sensibile al problema delle auto nella Riserva. In un clima cordiale e disteso, dopo un esame della situazione siamo arrivati ad una possibile prima soluzione:
-
– il terreno in cui si trova l’accesso dalla zona industriale è di proprietà della Fondazione Genova Rulli ed è quindi possibile avviare una trattativa tra Comune e Fondazione affinchè quel terreno o parte di esso possa essere destinato ad uso parcheggio ad impatto ambientale minimo, custodito ed a pagamento. Questo in quanto parecchi frequentatori sia di Libertini che di Punta Aderci pur trovandosi d’accordo nel percorrere a piedi il tratto fino alla spiaggia, giustamente non se la sentono di abbandonare il mezzo in punti dove non ci può andare l’occhio. La sbarra verrà apposta nelle immediate vicinanze del parcheggio;
-
– questione piu’ delicata rappresenta il versante di Motta Grossa i cui terreni sono per la stragrande maggioranza di propretà di privati, generalmente ostili alla Riserva;
-
– è stata espressa preoccupazione per le necessità di accesso alla Riserva anche ai diversamente abili e gli anziani. Sono allo studio diverse soluzioni da vagliare attentamente, date le naturali barriere che la Riserva stessa presenta;
-
– infine, abbiamo ribadito la necessità di sbarrare gli accessi con l’approssimarsi della stagione autunnale ed invernale, anche con ostacoli non permanenti per iniziare da ora a dare il messaggio che in Riserva non si può andare con le auto ed anche per evitare che si riempia di nuovo di fazzolettini di carta, preservativi e bottiglie di spumante.
Giovedí 30, ci sarà un sopralluogo in cui saranno presenti il Sindaco, la dott.sa Felizzi, un rappresenatante della Fondazione Genova Rulli e due rappresentanti di vastesi.com. Da questa nuova riunione si dovrebbero trarre conclusioni e azioni concrete nel breve termine sulla gestione di (almeno) quella parte di Riserva.
Ringraziamo il Sindaco e la Cogestre per la loro disponibilità e ribadiamo la nostra richiesta, appoggiata già da più di 100 cittadini: la Riserva di Punta Aderci va chiusa ai mezzi a motore!
Contatto MSN
Buongiorno a tutti!
Per favorire e migliorare la comunicazione tra il sito e gli utenti, soprattutto in vista dell’inizio dei lavori per la pubblicazione della rivista, abbiamo creato un contatto msn del sito: vastesi.com@hotmail.com
Per dubbi, domande, proposte, etc, a parte le note vie di comunicazione, possiamo sfruttare anche questo contatto.
Ciao!
La Fotostoria di Vasto
Ammetto che non si tratta di un’idea originale, nel senso che è spudoratamente copiata, però l’idea del sito è questa, no? Portare a Vasto esperienze fatte fuori.
La Fotostoria di Vasto è un progetto di facile realizzazione ma di un’importanza unica per il futuro. Si tratta di attrezzare un camioncino ed andare in giro per i quartieri di Vasto e per i paesi del vastese per digitalizzare le fotografie che abbiamo in casa. Non tutte, chiaro. L’idea è fissare un anno chiave nello sviluppo della nostra zona e da lì retrocedere senza limiti.
Magari si può pensare ad un incentivo per i volontari che parteciperanno, regalare un CD con i loro contributi, per esempio…
Con le foto digitalizzate e raccolte ci si può fare un buon archivio fotografico comunale e anche una bella mostra. Pensate, fra 70-100 anni i nostri (pro)nipoti potranno vedere foto di due secoli prima!
PS: anche in questo caso, la spesa sarebbe davvero ridicola…
PS’: se avete uno scanner a casa, possiamo iniziare noi!
Accesso alla spiaggia di Punta Penna
Una volta si arrivava con la macchina fin dove oggi inizia la passerella di legno.
Con una strada polverosissima ed impervia che fra macchine e polvere era infernale per chi la faceva a piedi.
Poi decisero di dare una bella pulita e di sistemare finalmente la carreggiata.. bene… ora si andrà molto meglio… non si rimarrà impantanati in una mega pozzanghera (vi ricordate che laghi si formavano dopo un giorno di pioggia? Per passare a piedi si dove salire sui muretti laterali..) e non si rischierà piu’ di spaccare la coppa del motore…
Eh no! Qui si chiude, sbarra.. e taaac! tutti fuori.
Ovviamente il traffico è consentito agli operatori della riserva.
Tutto bene fin qui.. piu’ o meno… pero’…
Dall’anno scorso.. e anche quest’anno, mi è capitato di vedere come l’imbocco della strada di accesso alla spiaggia (quella appena si svolta dalla strada che scende la porto) diventi non piu’ praticabile con la macchina da parte di chi abbia parcheggiato negli appositi spazi nel piazzale antistante la sbarra posta all’inizio dello sterrato.
Bene, se li’ ci sono i parcheggi è giusto parcheggiarci, ma con ordine e regole.
Personalmente non sono piu’ sceso a cercare posto sin dall’inizio e mi fermo sempre nei pressi della fontanella – ristorante ferri e scendo poi a piedi.
Ma spesso ho visto famiglie rimanere bloccate perchè non riuscivano a passare con la macchina.
Una volta ho visto 3 persone spostare a mano una 600, alzandola.
Basterebbe poco: sistemare il divieto di sosta sul lato destro della strada di accesso e farlo rispettare.
Poi potremmo pure entrare nel merito della scelta di spostare la sbarra piu’ avanti per far posto a una bella filla di macchine ordinata sulla sinistra della strada sterrata.. le ultime numerosissime presenze costringevano a parcheggiare fin molto lontano dall’incrocio davanti il ristorante, ai lati di una strada non cittadina, poichè si riempiva su entrambi i lati anche la strada che va verso l’ingresso dell’area portuale.
Quindi un’idea (apparentemente in contrapposizione alla petizione sulla riserva) potrebbe essere di ripristinare il transito fino alla parte piu’ larga della strada sterrata, dove sarebbe possibile fare inversione, per ospitare almeno una cinquantina di veicoli in piu’ e senza ledere gli interessi dell’area.
E nel contempo realizzare una semplice gradinata (sul modello delle altre) per gli accessi pedonali all’altezza della fontana in cima alla strada principale. Il costone si presta a questa installazione senza particolari lavori di preparazione, la pendenza non è eccessiva e si deve solo ripulire il percorso dalle erbacce fino allo sbocco 20 metri prima l’inizio del piazzale coi parcheggi prima menzionato.
22/02/1956 – Parte II
E’ di ieri la notizia dell’esistenza di una possibilità, tutt’altro che remota, che si verifichi un’altra frana in stile 22 febbraio 1956. La lettera dell’architetto Antonucci mi sembra troppo eloquente e circostanziata per essere presa semplicemente come una semplice profezia di sventura.
A chi devo credere?
S’è detto e s’è ripetuto ed è giusto: la pluralità d’informazione è una risorsa, è una fortuna e una manna per la vita politica e sociale di una città. Siamo fortunati, in città non manca gente volenterosa e capace che ha creato e coordina giornali, fogli, siti internet, etc. A parte l’importanza di avere un’informazione fresca e plurale, fa piacere anche constatare la vivacità intellettuale e politica della nostra città, forse socialmente un po’ meno attiva.
Siamo dei privilegiati e se pensiamo all’informazione come ad una merce e a Vasto come il suo mercato, capiamo subito l’importanza della quantità: la ‘concorrenza’ diminuisce il costo dell’informazione e ne aumenta la qualità…Hmm…hmm…ehm…Neanch’io ci credo!
Nei giorni del Vasto Film Festival, non ero a Vasto. Non ho vissuto le notti cinematografiche vastesi e sinceramente non riesco a capire se è stata una buona manifestazione, se l’organizzazione è stata all’altezza, se la gente s’è divertita…Ho letto! Ho letto tutto quello che s’è pubblicato e sinceramente non so a chi credere: flop, successo, spreco, tradizionale, nuovo, popolare, colorato…A chi devo credere?
Non è facile capire cosa leggiamo: opinioni o informazioni? Liti o argomenti interessanti per i vastesi? Ci stanno addottrinando o ci stanno informando? Vastese addomesticato o vastese informato?
Rivista
Ok, ci siamo. Questo fine settimana abbiamo lavorato al disegno di quella che dovrebbe diventare la rivista del sito, presto ve la presenteremo per vedere se vi piace. Se sarà quindicinale o mensile dipende solo da voi e dalla vostra voglia di scrivere!
Mandate articoli, recensioni, critiche, poesie, racconti e tutto quello che vi pare…Vorremmo far uscire il primo numero il 15 settembre, quindi la data ultima per spedire gli articoli la fissiamo al 7 settembre.
C’è ancora da decidere il nome, si accettano proposte!
Buon lavoro!
Porto d'Arte
Una possibilità turistica per il porto è cercare di sfruttare il suo intorno per l’arte…Un porto d’Arte.
Porto d’Arte 1
Si può cercare di valorizzare il porto di Punta Penna artisticamente lanciando un concorso, magari internazionale, per realizzare un’opera d’arte nel porto. Per esempio, sul lungo pontile che è a nord del porto, si possono costruire una serie di sculture. Per farlo si può lanciare un concorso e scegliere tra i vari progetti presentati. Si può pensare a un tema, per esempio ‘Il viaggio del pescatore’ o il ‘Ritorno del pescatore’, ci sono molte possibilità.
Il concorso servirebbe a risparmiare un po’ di soldi: è più economico che contrattare direttamente un artista. Si può anche pensare ai finanziamenti dei privati: sono tante le industrie e le imprese che operano nella zona industriale del porto.
Porto d’Arte 2 (proposta economica)
Se l’idea di una opera d’arte permanente spaventa, si può ripiegare sul più semplice (ed economico) concorso d’arte. Si tratterebbe di organizzare una competizione tra artisti che in un giorno e nella splendida cornice del porto devono realizzare un’opera (quadro, scultura, etc.). Un giurato popolare o specializzato, sceglierà l’opera più bella, che ovviamente vincerà il primo premio.
Il concorso potrebbe inserirsi in contesto più amplio, come una ‘Festa del porto’ (o del ‘Pescatore’?) o, più semplicemente, all’interno della festa che annualmente si fa a Punta Penna.
Che ne pensate?
Percorso natura per andare al mare
Ormai è noto: questo sito è nato per proporre iniziative concrete per migliorare la nostra città. Da quando abbiamo inaugurato ‘Notte e jurne penz’a tajie’ sono molti gli spunti che i suoi utenti hanno lanciato, ma in questa categoria cerchiamo di scrivere su idee fattibile e concretizzarle al massimo.
Inizio io con un ‘Percorso Natura per scendere al mare’, con il doppio fine di incitare i turisti e i vastesi ad andare a piedi e invitarli a fare un bella passeggiata. Si tratta di un sentiero, ovviamente ben segnalizzato e pulito, che va dal centro storico a Vasto Marina. Lo farei passare vicino alla frana per dare una possibilità in più: arrivare fin li in auto e poi scendere a piedi. Per risalire, chiaro, ci sono gli autobus.
Il sentiero dovrebbe evitare la strada e quindi, me ne rendo conto, c’è la difficoltà di dover passare su terre private, ma non penso ci sia altri problemi. Secondo me se ben realizzato e se tenuto in condizioni ottime, è una buona idea.
La discussione è aperta.